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Regione Lombardia: linee guida per la sorveglianza sanitaria in agricoltura
Milano, 14 Mar – Come segnalato in molti nostri articoli, l'agricoltura è sicuramente tra i settori lavorativi che espongono i lavoratori a maggiori rischi di infortuni e malattie professionali. Rischi dovuti magari a lavori usuranti, all’esposizione a sostanze nocive o a macchinari pericolosi o usati non correttamente.
Senza dimenticare poi la necessità, in un comparto caratterizzato per lo più da piccole aziende e dal frequente uso di manodopera stagionale, di una tutela specifica anche per i lavoratori stagionali e per i lavoratori a tempo determinato.
Proprio in relazione alla necessità di migliorare la prevenzione e le tutele dei lavoratori del comparto agricolo, la Regione Lombardia ha approvato una Deliberazione della Giunta regionale - DGR n. XII/294 del 15 maggio 2023 - con in oggetto: “Approvazione delle nuove linee guida per la sorveglianza sanitaria ad aggiornamento del DDG 3959 del 22 aprile 2009 in agricoltura ed attuazione dei relativi programmi di applicazione”.
Le linee guida, predisposte dal Tavolo Tecnico “Agricoltura” - Sottogruppo “Sorveglianza Sanitaria”, aggiornano le precedenti linee approvate con il decreto DDG 3959 del 22 aprile 2009.
L’articolo nel presentare le linee guida si sofferma sui seguenti argomenti:
- La sorveglianza sanitaria in agricoltura: DGR n. 294 del 15 maggio 2023
- La sorveglianza sanitaria in agricoltura: i lavoratori degli allevamenti
- L’indice delle linee guida della Regione Lombardia
La sorveglianza sanitaria in agricoltura: DGR n. 294 del 15 maggio 2023
Nella Deliberazione della Giunta regionale - DGR n. XII/294 del 15 maggio 2023 – si legge, tra le altre cose, che il documento “Linee guida per la Sorveglianza Sanitaria in Agricoltura” allegato alla deliberazione – “configurando scenari diversi di sorveglianza sanitaria in funzione delle diverse tipologie di rapporto di lavoro, evidenzia la necessità di una tutela specifica per i lavoratori stagionali e per i lavoratori a tempo determinato”.
Il documento sostiene l’opportunità di un modello organizzativo territoriale - all’interno del “Sistema Integrato della Prevenzione” – “in grado di garantire la sorveglianza sanitaria di lavoratori stagionali e lavoratori a tempo determinato attraverso:
- i Comitati Paritetici territoriali per l’agricoltura che, in rappresentanza delle imprese, gestiscono la domanda dei lavoratori, anche dei coltivatori autonomi, fornendo adeguato supporto organizzativo;
- una struttura sanitaria preposta ad attuare la sorveglianza sanitaria secondo il protocollo condiviso nel Tavolo Tecnico Agricoltura, anche tenendo in considerazione indirizzi scientifici più avanzati, e valutandone nel tempo l’efficacia mediante opportuni indicatori”.
Il DGR 294/2023 approva, dunque, il documento “Linee guida per la Sorveglianza Sanitaria in Agricoltura” allegato e delibera di “assicurare l’effettuazione di visite preventive ai lavoratori stagionali e ai lavoratori a tempo determinato attraverso programmi che le ATS a vocazione agricola - ATS Milano per il territorio di Lodi, ATS Pavia, ATS Brescia, ATS Montagna, ATS Valpadana – trasmettono ogni anno, entro il 30 marzo, alla DG Welfare”.
La sorveglianza sanitaria in agricoltura: i lavoratori degli allevamenti
Riguardo alle linee guida ci soffermiamo brevemente sulla “Parte speciale” (punto 6) del documento relativo ai protocolli standard di sorveglianza sanitaria.
Se nel punto 6.1.1 il documento si sofferma sugli accertamenti comuni a tutti i lavoratori, veniamo, invece, al punto 6.1.2 relativo agli accertamenti specifici per sottogruppi di lavoratori.
Vediamo, ad esempio, gli accertamenti per esposti ad agenti biologici - rischio zoonosi (6.1.2.1.).
Queste, a titolo indicativo, le “principali possibili patologie a carattere zoonosico suddivise per tipologia di allevamento:
- Bovini: Brucellosi, Tubercolosi, Febbre Q, Dermatomicosi, Tetano, Lysteriosi, Leptospirosi
- Suini: Brucellosi, Leptospirosi, Mal Rossino, Streptococcosi, Tetano.
- Ovi-caprini: Brucellosi, Echinococcosi, Dermatomicosi, Parassitosi, in particolare tenia, Febbre Q
Inoltre – continua il documento – “la letteratura scientifica degli ultimi dieci anni suggerisce una crescente importanza delle malattie trasmesse da zecche”. E per un adeguato monitoraggio e prevenzione di queste patologie “è necessaria, e viene pertanto raccomandata, una stretta collaborazione con i veterinari ed i centri Zooprofilattici”.
Il documento si sofferma poi sui criteri per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori degli allevamenti.
Si indica che oltre agli accertamenti previsti per tutti i lavoratori agricoli, “i lavoratori degli allevamenti saranno sottoposti ad un‘attenta valutazione dermatologica nel corso dell’esame obiettivo (micosi, verruche, eritema migrans da borrelia...)”. E le prove di funzionalità respiratoria “saranno principalmente mirate alle seguenti patologie: alveoliti allergiche estrinseche, asma allergico, bronchite cronica”.
Saranno poi “definiti criteri per la raccolta di informazioni sull’entità del rischio sui seguenti aspetti del rischio biologico nel settore, individuati in base all’appartenenza a diversi comparti produttivi”:
- allevatori suinicoli: in base al giudizio del Medico Competente, e indicativamente solo in situazioni di post-esposizione rilevante, ad es. dopo ingestione accidentale di materiale infetto o attività di macellazione di carni infette, potrà essere effettuato tampone faringeo per Streptococcus suis sierotipo 2 (in grado di causare anche meningite nell'uomo). È stato descritto in letteratura e rientra tra le malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità (Lista 1 D.M. 27/04/2004).
- allevatori di bovini: eventuale intradermoreazione alla tubercolina secondo Mantoux. Eventuale test interferone (a parere del medico competente ed eventualmente a seguito di specifiche segnalazioni da parte del veterinario).
- allevatori di ovicaprini: Toxo-test; test sierologico per echinococco. In casi selezionati, in base alla valutazione del medico competente e alle indicazioni del veterinario, potranno essere effettuati un esame Rx del torace o una ecografia epatica eco epatica per ricerca cisti da echinococco.
Ricordiamo che le linee guida si soffermano anche sulle malattie allergiche e del sistema immunitario in agricoltura, sui lavoratori esposti a rumore e vibrazioni e sul rischio da agenti chimici.
L’indice delle linee guida della Regione Lombardia
Riportiamo, in conclusione, l’indice del documento “Linee guida per la Sorveglianza Sanitaria in Agricoltura” approvato dalla Regione Lombardia con DGR n. XII/294 del 15 maggio 2023.
1. Analisi del bisogno: le principali indicazioni che emergono dal censimento agricoltura 2020
1.2 Le tendenze dell’agricoltura in Lombardia
2. L’agricoltura ambito strategico di prevenzione negli obiettivi del PNP e del PRP
3. Rischi presenti e malattie professionali
3.1 L’obbligo della sorveglianza sanitaria
3.2 I fattori di rischio per la salute negli stagionali e nei lavoratori a tempo indeterminato
3.3 Le malattie professionali in agricoltura
3.4 I dati di Lombardia
4. Descrizione del modello organizzativo ed esplicitazione delle sue finalità
4.1 Analisi della normativa in materia di stagionali
4.2 I diversi scenari
4.3 La proposta organizzativa
5. Analisi del bisogno formativo delle diverse figure (MC, RSPP, RLS, lavoratori)
6. Parte speciale
6.1 Il protocollo standard di sorveglianza sanitaria e le risorse necessarie
6.1.1: accertamenti comuni a tutti i lavoratori
6.1.2: Accertamenti specifici per sottogruppi di lavoratori
6.1.2.1 Accertamenti per esposti ad agenti biologici (rischio zoonosi)
6.1.2.2 Malattie allergiche e del sistema immunitario in agricoltura: diagnosi e prevenzione
6.1.2.3 Criteri per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a rumore
6.1.2.4 Criteri per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a vibrazioni
6.1.2.5 Rischio da agenti chimici
6.1.3 Protocollo stagionali
6.1.4 Protocollo lavoratori autonomi
7. I flussi obbligatori di dati
Allegato 1 Gli obiettivi dei Piani di Prevenzione Regionale e Nazionale
Allegato 2 Criteri per l’interpretazione del tracciato audiometrico e l’espletamento delle incombenze medico-legali connesse
Ricordiamo, infine, che successivamente alla stesura e approvazione delle linee guida ci sono state alcune modifiche al decreto legislativo n. 81 del 2008 in materia di sorveglianza sanitaria (art. 41). Per un approfondimento rimandiamo alla lettura dell’articolo “ DdL lavoro e D.lgs. 81/2008: quali modifiche per la sorveglianza sanitaria”.
RTM
Scarica la normativa di riferimento e il documento da cui è tratto l’articolo:
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