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Fonti informative per la valutazione del rischio chimico
Le Fonti informative per la valutazione del rischio chimico. Un nuovo e-book contiene i risultati di una ricerca sulle banche dati consultabili onlinerelative ai rischi chimici, realizzata da Lidia Fubini e Luisella Gilardi, due ricercatrici consulenti del DoRS, il Centro di Documentazione per la Salute della Regione Piemonte.
Con l'espressione 'valutazione del rischio chimico' si intende l'identificazione della pericolosità di una sostanza ottenuta dal complesso delle informazioni disponibili. La valutazione del rischio è possibile solamente se è disponibile un insieme adeguato, affidabile e completo di informazioni, in gran parte costituita dai dati che identificano la pericolosità intrinseca della sostanza chimica, ovvero la capacità di indurre effetti nocivi.
L'obiettivo di questo lavoro è quello di fornire alcune indicazioni presentando un primo elenco di banche dati e di siti di organizzazioni internazionali di rilievo nell'ambito della prevenzione.
Infatti, negli ultimi anni la comunità scientifica ha fatto un grande sforzo per la produzione e la diffusione di questi dati. Paradossalmente, non è la scarsità d'informazioni, bensì la loro notevole mole a disorientare chi si occupa di prevenzione. Il Web permette l'accesso a una grande quantità d'informazioni; tuttavia, trovare esattamente ciò che serve resta un compito impegnativo.
Con l'espressione 'valutazione del rischio chimico' si intende l'identificazione della pericolosità di una sostanza ottenuta dal complesso delle informazioni disponibili. La valutazione del rischio è possibile solamente se è disponibile un insieme adeguato, affidabile e completo di informazioni, in gran parte costituita dai dati che identificano la pericolosità intrinseca della sostanza chimica, ovvero la capacità di indurre effetti nocivi.
L'obiettivo di questo lavoro è quello di fornire alcune indicazioni presentando un primo elenco di banche dati e di siti di organizzazioni internazionali di rilievo nell'ambito della prevenzione.
Infatti, negli ultimi anni la comunità scientifica ha fatto un grande sforzo per la produzione e la diffusione di questi dati. Paradossalmente, non è la scarsità d'informazioni, bensì la loro notevole mole a disorientare chi si occupa di prevenzione. Il Web permette l'accesso a una grande quantità d'informazioni; tuttavia, trovare esattamente ciò che serve resta un compito impegnativo.
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