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Sicurezza nella scuola: valutazione, procedure e piano degli interventi

Sicurezza nella scuola: valutazione, procedure e piano degli interventi
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Valutazione dei rischi

28/07/2014

Un intervento affronta l’applicazione del D.Lgs. 81/2008 nelle scuole, l’organizzazione della sicurezza scolastica e le modalità per rispondere alle aspettative della direzione scolastica. La valutazione di rischi, le procedure e le istruzioni specifiche.

Asti, 28 Lug – Inevitabilmente molti dei nostri articoli che presentano materiali, indicazioni normative, interventi tratti da convegni sulla materia della sicurezza scolastica sono destinati a suscitare interesse e dibattito tra i nostri stessi lettori. Segno che, per quanto riguarda la sicurezza nella scuola e tutti gli adempimenti correlati, c’è ancora molto da fare, dire e chiarire.
 
Per questo motivo torniamo a parlare del convegno “ La sicurezza degli edifici scolastici e i rapporti tra ente proprietario e Dirigenti Scolastici” che si è tenuto ad Asti il 10 aprile 2014, organizzato da EcoSafecon il patrocinio dell’ASL AT e il supporto di vari enti e associazioni.
 
In particolare presentiamo l’intervento di Andrea Costantino, HSE Consultant di EcoSafe e RSPP nelle scuole, che ha affrontato alcuni temi caldi: le modalità applicative del D.Lgs. 81/08 nelle scuole, l’organizzazione della sicurezza scolastica, e le aspettative verso l’RSPP da parte di chi gestisce la scuola.
 
In “Modalità applicative del D.lgs. 81/08 nelle scuole. Come redigere e mantenere aggiornato il Documento di Valutazione dei Rischi. Sviluppo del piano formativo alla luce dell'Accordo Stato Regioni” l’autore ricorda innanzitutto che, riguardo all’applicazione del D.Lgs. 81/2008, “anche la scuola è un luogo di lavoro”!
 
Dopo aver indicato l’organizzazione per la sicurezza nelle scuole, l’intervento si sofferma sulle “aspettative della direzione scolastica: garantire il rispetto della normativa vigente; garantire il rapido accesso e diffusione delle nuove normative”.
 
 

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Come riuscirci?
 
L’autore individua quattro step:
 
- Primo STEP: “Analisi Iniziali (Analisi dei dati generali – AUDIT Documentale). Acquisizione piano manutenzione ordinaria/straordinaria Ente Proprietario;
- Secondo STEP: programma di aggiornamento /predisposizione Documento di Valutazione dei Rischi (D.V.R.) e procedure specifiche;
- Terzo STEP: attività di pianificazione e gestione delle misure di prevenzione e protezione emerse dall’elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi;
- Quarto STEP: attività di miglioramento e monitoraggio continuo”.
 
Vediamo qualche dettagli del primo step relativi ai sopralluoghi preliminari e all’AUDIT
tecnico/documentale.
Sono da predisporre al fine di:
- “conoscere l’ambiente scolastico e la struttura organizzativa;
- analizzare i dati generali della Scuola (utili al fine della predisposizione/aggiornamento del D.V.R.): descrizione attività specifiche svolte dalle singole mansioni; elenchi del personale e mansioni svolte; dettaglio e caratteristiche delle macchine, attrezzature ed impianti presenti nei luoghi di lavoro; layout del plesso; utilizzo prodotti chimici; analisi infortuni; dispositivi di protezione individuale in uso (D.P.I.);
- analizzare la documentazione autorizzativa, tecnico/impiantistica, progettuale, ecc. a disposizione del Plesso e del D.V.R. predisposto ai sensi del D.Lgs 81/08;
- analizzare le attività effettuate o pianificate in tema di informazione, formazione ed addestramento dei lavoratori;
- analizzare, definire / aggiornare l’organigramma sulla sicurezza, predisponendo eventuale aggiornamento delle lettere di nomina predisposte ai sensi del d.lgs. 81/08”.
 
Riguardo al secondo step vengono ricordati i contenuti specifici del Documento di Valutazione
dei Rischi e la definizione delle principali procedure.
Riguardo al documento di valutazione sono evidenziati:
- Rischi Organizzativi: “valutazione rischi psicosociali ( stress lavoro correlato, mobbing, ecc); valutazione accertamenti di assenza alla tossicodipendenza; valutazione rischi particolari (lavoratori stranieri, disabili); valutazione lavoro minorile; valutazione lavoro isolato; valutazione lavoro notturno; valutazione lavoratrici in gravidanza; valutazione lavoratori con contratto di lavoro atipico e flessibile; valutazione fumo passivo; valutazione consumo di alcolici e superalcolici; valutazione aggressione (dall’interno e dall’esterno)”;
- Incendio – Emergenze: valutazione rischio incendio e incidenti rilevanti; piano gestione delle emergenze (piano di evacuazione e piano di primo soccorso);
- Luoghi di lavoro: valutazione luoghi di lavoro (aule, spazi comuni, uffici, laboratori, palestre, spazi esterni, ecc.), luminosità, scivolosità dei pavimenti e microclima; valutazione vulnerabilità sismica degli elementi strutturali e non; valutazione lavori in quota; valutazione segnaletica di sicurezza;
- Impianti - Macchine – Attrezzature: valutazione impianti (elettrico, termico, ecc.); valutazione macchine e attrezzature; valutazione postazioni dotate di videoterminali (VDT);
- Movimentazione Manuale dei Carichi: valutazione movimentazione manuale dei carichi; valutazione sforzi ripetuti/ CTD (Cumulative Trauma Disorders, ndr);
- Rumore: valutazione relativa al livello di esposizione personale al rumore;
- Vibrazioni: valutazione relativa all’esposizione alle vibrazioni meccaniche;
- Radiazioni: valutazione relativa al livello di esposizione ai campi elettromagnetici (non ionizzanti); valutazione relativa al livello di esposizione alle radiazioni ottiche artificiali; valutazione relativa al livello di esposizione alle radiazioni ionizzanti;
- Chimico: valutazione rischio agenti chimici, cancerogeni, mutageni, biologici e amianto;
- Esplosioni (ATEX): classificazione aree a rischio esplosivo e Valutazione da atmosfere esplosive;
- Valutazione, analisi e scelta dei D.P.I.”.
 
Nelle slide, che vi invitiamo a visionare integralmente, sono presenti alcuni esempi di documenti di valutazione dei rischi relativi alle singole mansioni.
 
Vengono poi ricordate anche alcune utili procedure e istruzioni specifiche: gestione degli appalti, gestione operativa delle emergenze; utilizzo ed accesso ai laboratori (informatici, scientifici, chimici, palestra, ecc.); movimentazione manuale dei carichi; pulizia e disinfezione; utilizzo postazioni dotate di videoterminale; utilizzo prodotti chimici; accesso aree vietate; acquisto macchine ed attrezzature; ascensori / montascale; consegna dpi; info-formazione; lavori in quota; utilizzo utensili ed elettroutensili portatili, ...
 
Riguardo al terzo step vengono poi fornite utili informazioni e esempi relativi all’attività di pianificazione e gestione delle misure di prevenzione e protezione emerse dall’elaborazione del
Documento di Valutazione dei Rischi, ad esempio con riferimento al piano degli interventi.
 
Infine il quarto step riguarda l’attività di miglioramento e il monitoraggio periodico. Ad esempio con riferimento a: aggiornamento periodico e costante del piano formativo; riunione annuale art. 35; incontri periodici con DS, ASPP, RLS, MC, lavoratori; aggiornamento periodico e costante del D.V.R.; prove semestrali di gestione emergenze; sopralluoghi costanti negli ambienti di lavoro; audit e check periodici,...
 
Concludiamo ricordando che l’intervento si conclude con una disamina delle azioni di informazione e formazione ai sensi del D.Lgs 81/08 e s.m.i. nelle scuole (lavoratori, datore di lavoro/RSPP, preposti, dirigenti, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, formazione antincendio, emergenze, evacuazione e primo soccorso, ...).
 
 
 
Modalità applicative del D.lgs. 81/08 nelle scuole. Come redigere e mantenere aggiornato il Documento di Valutazione dei Rischi. Sviluppo del piano formativo alla luce dell'Accordo Stato Regioni”, a cura di Andrea Costantino (HSE Consultant di EcoSafe), intervento al convegno “La sicurezza degli edifici scolastici e i rapporti tra ente proprietario e Dirigenti Scolastici” (formato PDF, 5.75 MB).
 
 
RTM
 
 
 

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