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Incentivi per le auto a metano e ampliamento della rete di distribuzione
Con la stipulazione della ''Convenzione delle città'', denominata ''Progetto Metano'', è stato dato l'avvio operativo dell'Accordo di Programma, siglato dal Ministero dell'Ambiente, Fiat e Unione Petrolifera, per la realizzazione di un piano nazionale per lo sviluppo dell'utilizzo del metano per autotrazione nelle aree urbane e metropolitane.
L'accordo, siglato nel dicembre 2001, punta a ridurre l'inquinamento da polveri sottili (PM10) nei centri urbani promuovendo l'utilizzo degli automezzi alimentati a metano, sia stanziando incentivi per l'acquisto dei mezzi sia ampliando la rete di distribuzione di questo combustibile.
La difficoltà a trovare distributori di metano scoraggia infatti in molti casi l'acquisto di questi automezzi a combustibile ''pulito''.
L'Accordo complessivamente prevede nel quadriennio 2002-2005 un impegno finanziario globale di quasi 600 milioni di euro, di cui circa 250 milioni sono finanziamenti del Ministero, mentre la quota rimanente riguarda gli investimenti di Fiat e di altri operatori.
In base all'Accordo la Fiat è impegnata ad ampliare la gamma di offerta di vetture e veicoli per il trasporto merci, oltre che di autobus, di compattatori e di mezzi di raccolta rifiuti alimentati a metano, l' Unione Petrolifera si impegna per la diffusione dei distributori di metano.
Per il 2002 sono già disponibili 15,5 milioni di euro.
Le prime città interessate al progetto sono Torino, Bologna, Padova e Palermo; entro fine giugno sarà avviato in altre 17 città: Bari, Brescia, Catania, Firenze, Foggia, Genova, Livorno, Messina, Milano, Napoli, Parma, Roma, Siracusa, Taranto, Trieste, Venezia e Verona.
L'Accordo di Programma riassume l'insieme delle iniziative volte al sostegno ed allo sviluppo dell'autotrazione alimentata a metano, integrando con fondi aggiuntivi i provvedimenti oggi esistenti ed ampliando i soggetti destinatari dei benefici che sono:
-le aziende che gestiscono flotte di autoveicoli in servizio pubblico e privato;
-le aziende che gestiscono servizi di trasporto pubblico locale;
-le aziende che gestiscono servizi di pubblica utilità;
-le aziende o gli imprenditori che gestiscono servizi di taxi, servizi di noleggio con conducente; altri servizi di noleggio;
-le aziende e gli imprenditori privati del settore della distribuzione urbana delle merci e le aziende di logistica;
-le aziende e gli imprenditori privati che intendono realizzare impianti di distribuzione del metano per autotrazione;
-le utenze private di mobilità individuale.
L'accordo, siglato nel dicembre 2001, punta a ridurre l'inquinamento da polveri sottili (PM10) nei centri urbani promuovendo l'utilizzo degli automezzi alimentati a metano, sia stanziando incentivi per l'acquisto dei mezzi sia ampliando la rete di distribuzione di questo combustibile.
La difficoltà a trovare distributori di metano scoraggia infatti in molti casi l'acquisto di questi automezzi a combustibile ''pulito''.
L'Accordo complessivamente prevede nel quadriennio 2002-2005 un impegno finanziario globale di quasi 600 milioni di euro, di cui circa 250 milioni sono finanziamenti del Ministero, mentre la quota rimanente riguarda gli investimenti di Fiat e di altri operatori.
In base all'Accordo la Fiat è impegnata ad ampliare la gamma di offerta di vetture e veicoli per il trasporto merci, oltre che di autobus, di compattatori e di mezzi di raccolta rifiuti alimentati a metano, l' Unione Petrolifera si impegna per la diffusione dei distributori di metano.
Per il 2002 sono già disponibili 15,5 milioni di euro.
Le prime città interessate al progetto sono Torino, Bologna, Padova e Palermo; entro fine giugno sarà avviato in altre 17 città: Bari, Brescia, Catania, Firenze, Foggia, Genova, Livorno, Messina, Milano, Napoli, Parma, Roma, Siracusa, Taranto, Trieste, Venezia e Verona.
L'Accordo di Programma riassume l'insieme delle iniziative volte al sostegno ed allo sviluppo dell'autotrazione alimentata a metano, integrando con fondi aggiuntivi i provvedimenti oggi esistenti ed ampliando i soggetti destinatari dei benefici che sono:
-le aziende che gestiscono flotte di autoveicoli in servizio pubblico e privato;
-le aziende che gestiscono servizi di trasporto pubblico locale;
-le aziende che gestiscono servizi di pubblica utilità;
-le aziende o gli imprenditori che gestiscono servizi di taxi, servizi di noleggio con conducente; altri servizi di noleggio;
-le aziende e gli imprenditori privati del settore della distribuzione urbana delle merci e le aziende di logistica;
-le aziende e gli imprenditori privati che intendono realizzare impianti di distribuzione del metano per autotrazione;
-le utenze private di mobilità individuale.
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