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Autotrasporto: le responsabilità del fissaggio del carico
Napoli, 17 Mar – Più volte PuntoSicuro ha focalizzato l’attenzione sui rischi correlati al trasporto dei carichi, carichi che possono essere, ad esempio, posizionati male o con un inadeguato ammarraggio (ancoraggio). Ma quali sono le indicazioni per le merci pericolose? Quali sono le buone pratiche per il fissaggio del carico? E come si ripartiscono le responsabilità?
Per rispondere a queste domande pubblichiamo un contributo di alcuni nostri lettori sui profili di responsabilità relativi al corretto fissaggio del carico.
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Settore Autotrasporto: le criticità sui profili di responsabilità relativi al corretto fissaggio del carico
Ing. Carmela Venere (Libero Professionista, Ingegnere Edile, Consulente ADR – DGSA), Dott. Salvatore Di Ruocco e Dott. Antonio Santarpia (Università degli Studi di Napoli Federico II, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione, Dipartimento di Sanità Pubblica).
Quando si trasporta un carico, fissarlo in modo adeguato permette di evitare danni al veicolo e lesioni ai passeggeri o ad altri utenti della strada, e di evitare ingorghi dovuti alla perdita del carico.
Il carico non assicurato adeguatamente può cadere, sbilanciare il veicolo e a volte può perfino farlo rovesciare e urtare altri veicoli.
Nella filiera del trasporto merci il quesito ricorrente è capire a chi compete il corretto posizionamento del carico sul veicolo ed il relativo ammarraggio.
A tal proposito si indica che il caricatore ha l'obbligo, tra gli altri, "quando carica merci pericolose in un veicolo, in un grande container o in un piccolo container, di osservare le prescrizioni concernenti il carico e alla movimentazione"; per quest'ultime il cap. 7.5.7 Movimentazione e stivaggio dell'ADR recita quanto segue: “se il caso, il veicolo o il container deve essere munito di dispositivi atti a facilitare lo stivaggio e la movimentazione delle merci pericolose. I colli contenenti merci pericolose e oggetti pericolosi non imballati devono essere stivati con mezzi capaci di trattenere le merci (come cinghie di fissaggio, traverse scorrevoli, supporti regolabili) nel veicolo o nel container in modo da impedire, durante il trasporto, ogni movimento suscettibile di modificare l’orientamento dei colli o di danneggiarli. Quando le merci pericolose sono trasportate insieme ad altre merci (per esempio, grosse macchine o gabbie), tutte le merci devono essere solidamente sistemate o inzeppate all’interno dei veicoli o dei container per impedire che le merci pericolose si spandano.
Si può ugualmente impedire il movimento dei colli riempiendo i vuoti mediante dispositivi di inzeppatura o di bloccaggio e di tiraggio. Quando sono utilizzati dispositivi come nastri di cerchiatura o cinghie, questi non devono essere troppo serrati al punto di danneggiare o deformare i colli.
Le prescrizioni di questo paragrafo si considerano rispettate se il carico viene stivato conformemente alla norma EN 12195-1:2010.
I colli non devono essere impilati, salvo se sono progettati per questo scopo. Quando differenti tipi di colli progettati per essere impilati sono caricati insieme, conviene tener conto della loro compatibilità per quanto concerne l’impilamento. Se necessario, si utilizzeranno dispositivi portanti per impedire che i colli impilati su altri colli danneggino questi ultimi. Durante il carico e lo scarico, i colli contenenti merci pericolose devono essere protetti contro i danneggiamenti".
Volendo considerare solo l'ADR, la responsabilità del carico e del relativo fissaggio è del caricatore.
Esistono inoltre anche altri riferimenti che vengono riportati di seguito.
Fissazione del carico per il trasporto su strada: Linee guida europee 2014 sulle migliori pratiche
1.3. Responsabilità funzionali
Tutti i soggetti impegnati nel processo logistico, compresi imballatori, caricatori, imprese di trasporto, operatori e conducenti, concorrono ad assicurare che il carico sia adeguatamente imballato e caricato su un veicolo adatto. È essenziale comprendere che le responsabilità relative alla fissazione del carico si basano su convenzioni e regolamenti internazionali, sulla legislazione nazionale e/o su contratti tra le parti in causa. Si consiglia pertanto di stipulare un accordo contrattuale sulle responsabilità funzionali. In assenza di tale accordo tra le parti coinvolte, e fatta salva la legislazione vigente, la catena di responsabilità riportata di seguito individua le principali responsabilità funzionali in materia di fissazione del carico:
Responsabilità/azioni relative alla pianificazione del trasporto
1. Corretta descrizione del carico che comprende almeno
a) la massa del carico e di ciascuna unità di carico;
b) la posizione del baricentro di ciascuna unità di carico se non è al centro;
c) le dimensioni di imballaggio di ciascuna unità di carico;
d) le limitazioni relative all’impilamento e all’orientamento da applicare durante il trasporto;
e) tutte le informazioni supplementari necessarie per la corretta fissazione del carico;
2. assicurare che le unità di carico siano adeguatamente imballate per resistere alle sollecitazioni previste in condizioni di trasporto normali, comprese le forze di ancoraggio applicabili;
3. assicurare che le merci pericolose siano correttamente classificate, imballate ed etichettate;
4. assicurare che i documenti di trasporto per le merci pericolose siano debitamente compilati e sottoscritti;
5. assicurare che il veicolo e i sistemi di fissazione siano idonei al carico da trasportare;
6. assicurare che il caricatore abbia ricevuto tutte le informazioni relative alle funzionalità di fissazione del carico del veicolo;
7. assicurare che non possano verificarsi interazioni indesiderate tra i carichi di caricatori diversi.
Responsabilità/azioni relative alle operazioni di carico
1. Accertarsi che vengano caricate solo merci sicure e idonee al trasporto;
2. verificare la disponibilità di un piano di fissazione del carico quando si inizia a caricare;
3. accertarsi che possano essere forniti tutti i certificati dei componenti del veicolo utilizzati per la fissazione del carico;
4. accertarsi che il veicolo sia in buone condizioni e che il vano di carico sia pulito;
5. accertarsi che tutte le attrezzature necessarie alla fissazione del carico siano disponibili e in buono stato quando si inizia a caricare;
6. accertarsi che il pavimento del veicolo non venga sollecitato eccessivamente durante le operazioni di carico;
7. accertarsi che il carico sia correttamente distribuito nel veicolo, tenendo conto della distribuzione del carico sugli assi e degli spazi vuoti ammessi (nel piano di fissazione, ove disponibile);
8. accertarsi che il veicolo non venga caricato eccessivamente;
9. accertarsi che tutte le attrezzature supplementari quali tappeti anti-slittamento, materiali di riempimento e di fardaggio, barre di bloccaggio e tutte le altre attrezzature di ancoraggio da fissare durante le operazioni di carico, siano posizionate correttamente (in base al piano di fissazione, ove disponibile);
10. accertarsi che il veicolo sia correttamente sigillato, se del caso;
11. accertarsi che tutte le attrezzature di ancoraggio siano correttamente posizionate (in base al piano di fissazione, ove disponibile);
12. chiudere il veicolo, se del caso.
Responsabilità/azioni relative alla guida
1. Esame visivo dell’esterno del veicolo e del carico, ove accessibile, per verificare la presenza di situazioni di evidente pericolo;
2. accertarsi che possano essere presentati tutti i certificati/contrassegni dei componenti del veicolo utilizzati per la fissazione del carico, se necessario;
3. effettuare controlli regolari della fissazione del carico durante il viaggio nella misura in cui sia possibile accedervi.
Dotazione del veicolo: Va ricordato che eventuali accessori o equipaggiamenti presenti sul veicolo in via permanente o temporanea sono anch’essi considerati parte del carico.
Come hanno dimostrato alcuni incidenti mortali, i danni che possono essere causati da una zampa di appoggio non adeguatamente fissata, che si estende mentre il veicolo è in marcia, sono enormi. Eventuali attrezzature non fissate come cinghie, funi, teloni, ecc. vanno inoltre posizionate in modo da non arrecare danno agli altri utenti della strada. È buona pratica disporre di un vano separato in cui conservare in sicurezza questi articoli quando non vengono utilizzati. Se invece vengono tenuti nell’abitacolo, devono essere riposti in modo da non interferire con i comandi del conducente.
In conclusione, le responsabilità del carico restano, in assenza di accordi, del caricatore, anche se la messa a disposizione delle cinghie è prettamente delegata al trasportatore.
Bibliografia
- ADR (Accord Dangereuses Route) - Accordo europeo relativo ai trasporti internazionali di merci pericolose su strada;
- Decreto Ministeriale 16 gennaio 2015 – Aggiornamento 2015 dell’accordo ADR per i trasporti nazionali;
- Norma EN 12195-1:2010 - Sicurezza per il Carico lo Scarico e lo Stivaggio di Merci Pericolose sui Veicoli;
- Linee guida europee sulle migliori pratiche per la fissazione del carico per il trasporto su strada.
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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Rispondi Autore: Eugenio Roncelli - likes: 0 | 17/03/2016 (08:20:18) |
Direi che ci si è dimenticati del Codice della Strada: la responsabilità è del conducente del veicolo !!!!!!!!!!!!!!!!!!! |
Rispondi Autore: Domenico D'Erchia - likes: 0 | 18/03/2016 (10:29:53) |
Le conclusioni mi sembrano affrettate e l'aspetto delle merci pericolose non è rappresentativo per tutto il settore dell'autotrasporto |
Rispondi Autore: Giovanni Borgo - likes: 0 | 15/10/2018 (19:06:26) |
Mi spiace vedere che il legislatore, una volta ancora, non tiene conto di fattori normali che concorrono alla stabilità del carico: - il tipo di trasportatore, che molte volte arriva in azienda sprovvisto di tutto e che le cinghie di fissaggio vengono fornite a lui da noi; - trasportatori che hanno già del materiale caricato nei pianali e che ci chiedono di modificare lo stivaggio esistente per farci stare maggiore quantità di prodotti; - gli autisti devono avere il CQC, certificato di qualità del conducente, il cui corso prevede l'insegnamento delle variabili nei vari carichi; - i trasporti ADR sono diversi dai carichi "normali", ma si è fatta di ogni erba un fascio; - di questo passo il caricatore è responsabile anche se il mezzo circola senza assicurazione e con la revisione scaduta; - con gli stranieri come la mettiamo? talvolta le gomme del veicolo sono già sulle tele...e di questo deve controllarlo il caricatore? - tra un pò diventerà nelle competenze del caricatore anche la verifica se il trasportatore è in regola con gli orari di guida e con le pause obbligatorie.....magari non riuscirà a capire come può fare con la doppia tessera... visto che è di moda in questi periodi... - i caricatori, solitamente dei normali carrellisti e più spesso solo magazzinieri...., non hanno nel proprio curriculum le pratiche dei trasportatori, ovviamente fanno un lavoro diverso. Mi sembra davvero una buffonata legislativa formulata solo per dare del fumo sugli occhi alle critiche severe che provengono per la sicurezza nell'autotrasporto. |