Nuove sfide nel campo della sostenibilità ambientale

Nuove sfide nel campo della sostenibilità ambientale

I produttori di apparati elettronici e i gestori di sistemi informatici devono prepararsi a fronteggiare gli ultimi sviluppi in tema di sostenibilità ambientale per la produzione, l’utilizzo e il riciclaggio di apparati elettronici e sistemi informativi.

La sostenibilità ambientale sta diventando, ogni giorno, un argomento sempre più importante, attirando l’attenzione dei grandi committenti e della società civile in genere. Sono in corso di elaborazione numerose normative e i produttori e gestori di apparati elettronici e di comunicazione devono prepararsi a fronteggiare capitolati, che pongono vincoli sempre più stringenti.

Il 30 aprile 2023, si è tenuto presso ETSI-European Telecommunication Standard institute, un convegno in cui sono stati presentati gli ultimi sviluppi in tema di normative di sostenibilità ambientale per la produzione, l’utilizzo ed il riciclaggio finale di apparati elettronici e, più in generale, di sistemi informativi di comunicazione.

I relatori hanno messo in evidenza che, tra breve, in molte gare pubbliche verranno inseriti requisiti speciali, facenti riferimento a norme del settore, che dovranno essere puntualmente rispettate da tutti coloro che vorranno partecipare a grandi gare pubbliche ed altrettanto grandi gare private.

Il termine “ sostenibilità ambientale” si addice a tutte le azioni e processi che cercano di conservare e limitare l’uso di risorse naturali, e che cercano di proteggere gli ecosistemi, al fine di accrescere il benessere della popolazione, pur tenendo conto di esigenze di crescita economica.

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Come si vede da questa definizione, questa espressione è oltremodo articolata e tocca una moltitudine di settori. Il fatto che ormai da anni siano disponibili sul mercato delle normative specifiche sulle modalità con cui è possibile progettare, utilizzare e, al termine della vita utile, riciclare apparati e sistemi informatici dimostra come la comunità tecnica e scientifica si sia mossa per tempo.

Oggi tocca ai rappresentanti politici dare una spinta decisiva in questa direzione. Già da più parti si propone che in imminenti capitolati di fornitura si faccia riferimento a queste norme, il mancato rispetto delle quali può portare all’esclusione del prodotto o del servizio offerto dall’elenco delle aziende ammesse a concorrere.

Nella giornata del 30 marzo i rappresentanti di molte aziende di alto valore hanno confermato come da tempo esse stiano già operando in questa direzione e ciò significa che le aziende, che ancora non si muovono in questa stessa direzione, potranno trovarsi in un domani prossimo venturo in grosse difficoltà.

Ad esempio, la norma ETSI ES 203199 definisce i criteri con cui è possibile fare una valutazione di sostenibilità ambientale dell’intero ciclo di vita di un prodotto (LCA- life cycle assessment). La norma presenta un metodo analitico, grazie al quale gli impatti ambientali, legati all’utilizzo di apparati, reti e servizi ITC, possono essere accuratamente valutati. Gli aspetti più attraenti di questa norma non riguardano solo i vincoli posti all’utilizzo di apparati e sistemi, ma anche alla messa in evidenza dei vantaggi sostenibili ambientali, che si ottengono proprio dall’uso di sistemi ITC di ultima generazione.

Sono stati presentati alcuni esempi, apparentemente banali, ma che moltiplicati per qualche milione di eventi possono dare risultati assolutamente sorprendenti. Si pensi ai sistemi automatici di accensione e spegnimento delle luci, ai sistemi intelligenti di gestione degli ascensori, in cui la pulsantiera di scelta del piano non è posta all’interno dell’ascensore, ma è posta nella zona di sbarco; ciò facendo, se più persone devono andare allo stesso piano, si può ottimizzare il movimento dell’ascensore, portando tutte queste persone contemporaneamente allo stesso piano, senza fermate intermedie. Sembrano banalità, ma spesso si ottengono risultati più brillanti da 1000 banalità, che da soluzioni rivoluzionarie, che può essere difficile applicare su larga scala.

Tutti sappiamo come i servizi nel cloud si appoggiano a giganteschi sistemi informatici, spesso addirittura installati sottoterra, che assorbono mostruose quantità di energia elettrica, per il trattamento dell’aria e per l’alimentazione degli apparati.

Se è possibile trovare soluzioni, grazie alle quali il servizio cloud possa funzionare perfettamente, con un impatto ambientale ridotto, non si vede perché un’azienda non dovrebbe preferire questo tipo di cloud, rispetto ad altri di minore efficienza energetica. Ecco perché, ad esempio, è stata sviluppata un’apposita norma , EN 303470, che permette di misurare l’efficienza energetica dei server, che costituiscono il cuore informatico di un cloud.

Un sistema ITC efficiente ed efficace risulta quindi attraente non solo per i grandi committenti, ma anche per gli utenti medio-piccoli, che, a parità o similitudine di condizioni, possono indubbiamente concentrare la loro attenzione su sistemi più sostenibili.

Ricordo ai lettori che oggi, in fase di relazione annuale all’assemblea degli azionisti, il tema della sostenibilità aziendale deve essere esaminato in modo particolare e devono essere offerte indicazioni concrete agli azionisti sul modo in cui la loro azienda presenta bilanci, non solo attraenti sul piano economico, ma anche sul piano della sostenibilità.

A questo convegno hanno partecipato esponenti, provenienti da tutto il mondo, e il convegno ha rappresentato uno straordinario momento di confronto tra produttori e utilizzatori.

Adalberto Biasiotti

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