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Commissione Consultiva: sistema di controllo e sistema disciplinare

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Linee guida e buone prassi

13/07/2011

Indicazioni e chiarimenti della Commissione Consultiva Permanente relativa al sistema di controllo e al sistema disciplinare per le aziende che adottano un modello organizzativo e di gestione. Correlazione tra Testo Unico, Uni-Inail e OHSAS 18001:2007.

 
Roma, 13 Lug - Il 9 marzo 2011 il Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) della Commissione Consultiva Permanente aveva approvato un documento inviato all’esame della stessa Commissione Consultiva Permanente ex Art. 6 DLgs 81/08. Un documento che offriva chiarimenti sul sistema di controllo (comma 4) ed indicazioni per l’adozione del sistema disciplinare (comma 3) per le aziende che adottano un modello organizzativo e di gestione definito conformemente alle Linee Guida UNI-INAIL (edizione 2001) o alle BS OHSAS 18001:2007.
 

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Il 20 aprile 2011 la Commissione Consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro ha approvato il documento e ha provveduto a fornire i primi chiarimenti su questi temi attraverso una lettera circolare dell’11 luglio 2011 – pubblicata sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – che riporta anche la tabella di correlazione tra l’art.30 del Decreto legislativo 81/2008 – Linee Guida UNI INAIL – BS OHSAS 18001:2007 per l’identificazione delle “parti corrispondenti” di cui al comma 5 dell’ art.30.
 
Il documento approvato dalla Commissione, congiuntamente alla tabella di correlazione, ha l'obiettivo di “fornire indicazioni alle Aziende che si sono dotate o che, in attesa della definizione di procedure semplificate per l'adozione e la efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese, intendono dotarsi di un modello di organizzazione e di gestione della sicurezza conforme alle Linee Guida UNI INAIL (edizione 2001) o alle BS OHSAS 18001:2007, affinché possano:
- accertare, in un processo di autovalutazione, la conformità del proprio Modello ai requisiti di cui all'articolo 30 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successive modificazioni e integrazioni, di seguito D.Lgs. n. 81/2008, per le parti corrispondenti;
-  apportare eventuali integrazioni organizzative e/o gestionali e/o documentali, necessarie allo scopo di rendere il proprio modello di organizzazione e di gestione conforme ai requisiti di cui all'articolo 30 del D. Lgs. n. 81/2008, con particolare riferimento al sistema di controllo (comma 4 dell'articolo 30 del D. Lgs. n. 81/2008) ed al sistema disciplinare (comma 3 dell'articolo 30 del D. Lgs. n. 81/2008)”.
Dalla "Tabella di Correlazione art. 30 DLgs 81/08 - Linee Guida UNI INAIL - BS OHSAS 18001:2007" allegata emerge infatti che “l'unica parte non corrispondente tra le Linee Guida UNI — INAIL, le BS OHSAS 18001:2007 e quanto richiesto all'art. 30 del D.Lgs. n. 81/2008, è l'adozione di un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello.
 
A questo proposito si riportano alcuni “chiarimenti in merito alla conformità del sistema di controllo di cui al comma 4 dell'articolo 30 del D. Lgs. n. 81/2008 rispetto ai contenuti delle Linee Guida UNI-INAIL e delle BS OHSAS 18001:2007”.
 
Dopo aver ricordato il comma 4 dell’articolo 30 del D.Lgs. n. 81/2008, il documento sottolinea che “qualora un'azienda si sia dotata di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro conforme ai requisiti delle Linee Guida UNI-INAIL o delle BS OHSAS 18001:2007, essa attua il proprio sistema di controllo secondo quanto richiesto al comma 4 dell'articolo 30 del D.Lgs. n. 81/2008, attraverso la combinazione di due processi che sono strategici per l'effettività e la conformità del sistema di gestione stesso: Monitoraggio/Audit Interno e Riesame Della Direzione”.
Si evidenzia tuttavia che tali processi rappresentano un sistema di controllo idoneo ai fini di quanto previsto al comma 4 dell'articolo 30 del D. Lgs. n. 81/2008 “solo qualora prevedano il ruolo attivo e documentato, oltre che di tutti i soggetti della struttura organizzativa aziendale per la sicurezza, anche dell'Alta Direzione (intesa come posizione organizzativa eventualmente sopra stante il datore di lavoro) nella valutazione degli obiettivi raggiunti e dei risultati ottenuti, oltre che delle eventuali criticità riscontrate in termini di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro”.
E con "documentato" si intende che la “partecipazione dell'Alta Direzione sia comprovata da atti e documenti aziendali”.
Si evidenzia inoltre che l' audit interno deve “verificare anche l'effettiva applicazione del sistema disciplinare di cui al punto successivo”.
 
Il secondo punto contenuto nel documento approvato è relativo alle “indicazioni per l'adozione di un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel Modello di Organizzazione e Gestione attuato dall'azienda in applicazione dell'articolo 30 del D. Lgs. n. 81/2008”.
 
Il comma 3 dell’articolo 30 del D.Lgs. n. 81/2008 si occupa dell’adozione di un "sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate dal modello".
È dunque necessario che “l'Azienda sia dotata di procedure per individuare e sanzionare i comportamenti che possano favorire la commissione dei reati di cui all'articolo 300 del D. Lgs. n. 81/2008 (articolo 25-septies del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, e successive modifiche e integrazioni, di seguito D. Lgs. n. 231/2001) e il mancato rispetto delle misure previste dal modello. Il tipo e l'entità dei provvedimenti disciplinari saranno coerenti con i riferimenti legislativi e contrattuali applicabili e dovranno essere documentati”.
 
Si indica poi che “il sistema disciplinare dovrà essere definito e formalizzato dall'Alta Direzione aziendale e quindi diffuso a tutti i soggetti interessati quali ad esempio:
- Datore di lavoro (articolo 2, comma 1, lett. b, D. Lgs. n. 81/2008);
- Dirigenti (articolo 2, comma 1, lett. d, D.Lgs. n. 81/2008) o altri soggetti in posizione apicale;
- Preposti (articolo 2, comma 1, lett. e, D.Lgs. n. 81/2008);
- Lavoratori (articolo 2, comma 1, lett. b, D. Lgs. n. 81/2008);
- Organismo di Vigilanza (ove istituito un modello ex D.Lgs. n. 231/2001);
- Auditor/Gruppo di audit”.
Ad “Auditor/Gruppo di Audit” (“una o più persone incaricate ed aventi le competenze per: la pianificazione, la preparazione, la conduzione degli audit, la valutazione dei risultati e la determinazione delle carenze riscontrate nel corso degli stessi”) si fa menzione specifica al par. 4.5.5 delle BS OHSAS 18002:2008.
 
Inoltre l’Azienda dovrà “definire idonee modalità per selezionare, tenere sotto controllo e, ove opportuno, sanzionare collaboratori esterni, appaltatori, fornitori e altri soggetti aventi rapporti contrattuali con l'azienda stessa. Perché tali modalità siano applicabili l'azienda deve prevedere che nei singoli contratti siano inserite specifiche clausole applicative con riferimento ai requisiti e comportamenti richiesti ed alle sanzioni previste per il loro mancato rispetto fino alla risoluzione del contratto stesso”.
 
Ricordiamo, per concludere, che al documento è allegata la "Tabella di Correlazione articolo 30, D.Lgs. n. 81/2008 - Linee Guida UNI INAIL - BS OHSAS 18001:2007".
 
A titolo esemplificativo riportiamo cosa indica la tabella rispetto alla lettera a) del comma 1 dell’articolo 30 (rispetto degli standard tecnico strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici). A questa lettera a) sono correlati:
- nella Linee Guida Uni Inail (2001) i punti: A. Finalità; B. Sequenza ciclica di un SGSL; C.     La politica per la sicurezza e salute sul lavoro; D.    Pianificazione; E.1 II sistema di gestione; E.6 Documentazione;  E.7 Integrazione della salute e sicurezza sul lavoro nei processi aziendali e gestione operativa;
- in BS OHSAS 18001:2007 i punti: 4.1 Requisiti generali; 4.2    Politica della salute e sicurezza sul lavoro; 4.3.1 Identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e determinazione dei controlli; 4.3.2 Prescrizioni legali e di altro tipo; 4.3.3 Obiettivi e programmi; 4.4.4 Documentazione; 4.4.6 Controllo operativo; 4.5.2 Valutazione della conformità.
 
 

 
 
 
 
 
Tiziano Menduto
 
 


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