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Revisione della direttiva macchine: come potrebbe cambiare la normativa?

Revisione della direttiva macchine: come potrebbe cambiare la normativa?
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Normativa

12/02/2020

Un intervento si sofferma sull’attuale lavoro di revisione della Direttiva Macchine 2006/42/CE. Gli argomenti affrontati, lo studio di valutazione di impatto, i primi risultati della consultazione pubblica e i prossimi step.

 

Milano, 12 Feb – La Direttiva Macchine 2006/42/CE raccoglie un importante insieme di regole definite dalla Commissione Europea per stabilire i requisiti essenziali per la salute e la sicurezza relativi alla progettazione e alla costruzione delle macchine con il fine di migliorare la sicurezza dei prodotti immessi sul mercato europeo.

Tuttavia la direttiva macchine deve essere costantemente aggiornata per migliorare ulteriormente i livelli di sicurezza e tener conto delle ultime innovazioni.

 

E all’inizio del 2019 la Commissione Europea ha lanciato un’attività orientata verso la revisione della direttiva, una revisione che, come riportato sul sito della Commissione Europea:

  • allinea la direttiva alla legislazione armonizzata dell'UE in materia di salute e sicurezza dei prodotti e
  • affronta le sfide che possono sorgere dal progresso tecnico nella digitalizzazione.

 

Per parlare dello sviluppo di questa revisione e degli esiti possibili, ci soffermiamo su un intervento al seminario “ Il 10° Rapporto Inail sulla sorveglianza del mercato per la direttiva macchine” che, organizzato dall’Inail, si è tenuto a Milano l’11 dicembre 2019 e ha presentato i risultati dell’attività di sorveglianza del mercato con particolare attenzione al 10° rapporto Inail.

 

Questi gli argomento toccati dall’articolo:



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Macchine
Formazione sui rischi specifici degli operatori che utilizzano macchine utensili e carrelli elevatori (Art. 37 D.Lgs. 81/08)

 

Gli argomenti affrontati nella revisione della direttiva macchine

Nell’intervento “La nuova Direttiva macchine: la visione dei fabbricanti”, a cura di Enrico Annacondia (Direzione Tecnica UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE) si ricorda che UCIMU (Associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e di prodotti a questi ausiliari), nell’ambito di CECIMO (European Association of the Machine Tool Industry and related Manufacturing Technologies), “sta contribuendo al processo di revisione, fornendo pareri e contributi”.

 

Il link della Commissione Europea relativo al lavoro di revisione in atto.

 

Nella relazione si ricordano gli argomenti in discussione:

  • “Adattamento al Nuovo quadro legislativo e conversione in un Regolamento
  • Adattare/introdurre nuovi requisiti di salute e sicurezza per affrontare le tecnologie digitali emergenti (AI, IoT, sicurezza informatica)
  • Formati digitali per la documentazione
  • Adeguamento del campo di applicazione e delle definizioni della direttiva
  • elenco di categorie speciali di macchine nell’Allegato IV”. 

 

Sono poi riportate informazioni e indicazioni relative allo studio di valutazione d’impatto.

Ne riprendiamo alcune: 

  • “Gennaio 2019 - febbraio 2020
  • Studio per valutare l'impatto di diverse opzioni per l'eventuale revisione”.

Sono poi riportate nella relazione indicazioni sulle varie partecipazioni, consultazioni e colloqui relativi allo studio di valutazione.

 

Si ricordano poi le interviste e questionari mirati: 

  • “Ulteriori interviste con vari stakeholder, compresi i produttori
  • Presentazione dei primi risultati della valutazione d'impatto durante il Gruppo di lavoro Macchine del 2-3 dicembre 2019 
  • Questionario per le aziende che desiderano rispondere ad alcune domande aggiuntive”.

Questo, per avere ulteriori informazioni su interviste e questionari, è il link relativo al sondaggio online per la valutazione d’impatto della direttiva macchine, ne riprendiamo uno strlacio:

 

 

I primi risultati della consultazione pubblica

La relazione riporta poi i risultati preliminari della consultazione pubblica (fonte CE), relativi a 528 risposte:

  • La maggioranza degli intervistati è favorevole all'allineamento della direttiva al Nuovo quadro legislativo e alla sua conversione in un Regolamento
  • Ambito e definizioni;
    • La maggioranza degli intervistati vede rischi nell'escludere le apparecchiature della categoria I dalla direttiva PED e vorrebbe rivisitare il concetto di PCM
    • i pareri sono divisi in merito alle proposte di chiarimento della linea di confine con la LVD e alla necessità di aggiornare l'allegato IV
  • Tecnologie emergenti (AI, IoT);
    • La maggioranza degli Stati membri, degli organismi notificati e delle associazioni dei consumatori vede la necessità che la direttiva macchine copra meglio la sicurezza della collaborazione uomo robot, l'apprendimento automatico, la trasparenza degli algoritmi, gli aggiornamenti del software, mentre la maggior parte delle associazioni industriali non lo fa;
    • la maggior parte degli intervistati ritiene che il software che garantisce una funzione di sicurezza ed è immesso in modo indipendente sul mercato dovrebbe essere esplicitamente coperto;
    • i pareri sono divisi su come dovrebbero essere implementati nell'UE i requisiti di sicurezza informatica per i produttori di macchinari;
    • i pareri sono divisi tra gli Stati membri in merito all'autorizzazione delle istruzioni digitali”.

 

Nella relazione si segnala anche cosa ne pensa l’Associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e di prodotti a questi ausiliari (UCIMU), una posizione che è “pressoché coincidente con quella di CECIMO”:

  • La Direttiva Macchine è uno strumento molto importante e di successo per l'industria europea e deve rimanere invariata nelle sue basi
    • Adattarsi a regole diverse e nuove comporta sempre una curva di apprendimento, costi molto elevati per la formazione delle persone e l'aggiornamento del prodotto.
    • Ciò potrebbe influire in modo significativo sul nostro settore, considerando i cambiamenti fondamentali nel paradigma di prodotto che sta subendo in alcuni dei nostri settori di base dei clienti (come il settore automobilistico).
    • Una modifica sostanziale del campo di applicazione della direttiva e dei requisiti essenziali di sicurezza sarebbe molto negativa per il settore delle macchine, che sta già affrontando una forte concorrenza da parte dei produttori di tutto il mondo. Ciò avrebbe anche conseguenze negative per l 'economia europea.
  • Cambiamenti radicali della Direttiva Macchine avrebbero un profondo impatto sulle norme
    • Lo sviluppo di un nuovo set di standard, allineato ai nuovi requisiti, potrebbe richiedere da 3 a 5 anni, molto probabilmente anche più tempo. Fino a quando gli standard non verranno aggiornati, le aziende e gli utenti finali non beneficeranno del loro supporto nel garantire la conformità dei prodotti, lasciando il mercato dei macchinari in una ‘zona grigia’
  • Sebbene l'intelligenza artificiale (AI) non sia nuova e si sia notevolmente evoluta negli ultimi decenni, lo sviluppo di applicazioni pertinenti nel settore delle macchine utensili e delle tecnologie di produzione è limitato e ancora in una fase di sviluppo iniziale.
    • Alcune aziende del settore macchine hanno iniziato a esplorare le possibilità di tali tecnologie, al fine di sviluppare applicazioni utilizzate per l'ottimizzazione dei processi, la manutenzione predittiva e il monitoraggio delle condizioni”
    • La discussione sull'intelligenza artificiale e le tecnologie correlate deve “essere basata su fatti e ciò che è effettivamente tecnologicamente possibile”
  • La sicurezza informatica è un problema che coinvolge diversi attori e non dipende solo dai costruttori di macchine, ma da una vasta gamma di attori tra cui fornitori, utenti e fornitori di infrastrutture/software.
    • Il campo di applicazione della Direttiva macchine è limitato per stabilire requisiti essenziali per i produttori, immettendo le macchine per la prima volta nel mercato dell'UE. L'inclusione dei requisiti di cibersicurezza in una direttiva rivista non porterebbe quindi ad un approccio efficace
    • Potrebbe invece aprire la strada a una situazione in cui diversi atti legislativi settoriali includono requisiti diversi e incoerenti sulla cibersicurezza. 

 

Il futuro della Direttiva Macchine

La relazione si sofferma, infine, sugli step passati e futuri di cui riprendiamo una rappresentazione tratta dalle slide:

 

 

Si ricorda poi l’appuntamento del GDL Macchine del 2/3 dicembre 2019 e che tale Gruppo di Lavoro Macchine “sarà trasformato in un Gruppo di Esperti nel 2020”.

Si segnala che per far parte del Gruppo di Esperti, “è necessario essere un rappresentante di uno Stato membro UE/EFTA, ente di normazione o associazione europea pertinente”.

 

Si ricorda, infine, che il 6 novembre 2019, la Commissione ha pubblicato la nuova edizione (Edizione 2.2) della Guida all'applicazione della Direttiva macchine.

Guida che include chiarimenti:

  • “sul fatto che le stampanti 3D desktop sono coperte dalla Direttiva Macchine e non dalla Direttiva Bassa Tensione
  • sulle unità di controllo delle macchine e sui componenti di sicurezza considerati come unità logiche”.

 

 

Tiziano Menduto

 

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

La nuova Direttiva macchine: la visione dei fabbricanti”, a cura di Enrico Annacondia (Direzione Tecnica UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE), intervento al seminario “Il 10° Rapporto Inail sulla sorveglianza del mercato per la direttiva macchine” (formato PDF, 1.13 MB).

 

 

Scarica la normativa di riferimento:

Direttiva 2006/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 maggio 2006, relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE (rifusione).

 

Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 17 - Attuazione della direttiva 2006/42/CE, relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori.

 



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