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Sicurezza in condominio: ambienti confinati e impianti elettrici

Sicurezza in condominio: ambienti confinati e impianti elettrici
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Spazi confinati

19/11/2018

La sicurezza nei condominii e negli ambienti di vita con riferimento alla presenza e alle eventuali attività in ambienti sospetti di inquinamento o confinati e allo stato degli impianti elettrici nelle abitazioni.

 

Milano, 19 Nov – Molti articoli di PuntoSicuro hanno messo in rilievo, in questi anni, come gli ambienti confinati siano spesso luoghi non facilmente etichettabili come pericolosi. E nel senso comune sono generalmente visti solo come “spazi angusti”, luoghi in cui “si lavora con difficoltà, fondamentalmente per ristrettezza degli spazi”, spesso per attività che possono avere durata anche molto breve”. E “l’idea di entrare in uno spazio ristretto, per compiere un’attività che richiede breve permanenza, prescinde nel senso comune dalla possibilità che in così poco tempo possa verificarsi una condizione di rischio”.


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A parlare in questi termini di questa possibile errata percezione del rischio è un intervento di Nicola De Lussu (ATS Milano) che affronta il tema della sicurezza sia nei condominii che, più in generale, negli ambienti di vita con riferimento a vari rischi e ambienti (spazi confinati, infortuni elettrici, scale, …).

L’intervento è stato proposto all’attenzione dei partecipanti al convegno “ Prevenzione in condominio e nella proprietà immobiliare” (Milano, 15 novembre 2017) ed è stato presentato al seminario intersocietario dal titolo “La prevenzione e la promozione della salute in Lombardia: criticità e prospettive” (Milano, 27 ottobre 2017).

 

Gli ambienti confinati e la sicurezza in condominio

Sempre sul tema degli ambienti confinati Nicola De Lussu indica che nella percezione comune a volte è “lontana l’idea che per attività lavorative di breve durata sia necessario allestire misure di emergenza per soccorrere chi si trova all’interno di un luogo al massimo percepito come angusto. Questo anche in considerazione del fatto che molto spesso l’idea di soccorso e di apprestamento per l’emergenza è giustificata solo se preventivamente si ha consapevolezza del pericolo”. 

 

Inoltre:

  • “l’emergenza non viene invece riconosciuta per fattori diversi che prescindono dalla natura dell’intervento, legati alla necessità di recupero di un lavoratore in caso di malore, mentre si trova in una condizione operativa difficoltosa”;
  • la criticità di questa condizione aumenta quando l’intervento viene effettuato da un lavoratore che opera da solo, soprattutto quando i lavori vengono affidati a lavoratori autonomi, senza alcun tipo di supporto”. 

 

Veniamo, in specifico, alla sicurezza in condominio.

 

Si indica che il condominio “è un luogo dove è possibile che si verifichino condizioni di rischio dovuto alle interferenze con le normali attività dei condomini, alcune casuali e altre invece ricercate”. Non di rado poi capita “che nella normale prassi di socializzazione, durante le attività svolte, i condomini partecipino ai lavori anche solo per dare una mano a chi sta operando, soprattutto quando i luoghi in cui si svolgono le lavorazioni non possono essere efficacemente delimitati”.

 

Il documento riporta poi anche alcuni esempi di ambienti a sospetto di inquinamento o confinati:

  • “Cisterna fognaria nella quale potrebbe essere necessario accedere per sostituire una pompa idraulica. Nel 2001 a Cefalù (PA) in una cisterna simile tre operai impegnati nella manutenzione della rete fognaria sono morti soffocati dalle esalazioni, mentre nel 2014 a Molfetta (BA) durante i lavori di pulizia di una cisterna sono deceduti padre e figlio.
  • Cisterna di gasolio interrata che potrebbe contenere un’atmosfera esplosiva a causa dei vapori dei combustibili che vi erano contenuti e nelle quale potrebbe essere necessario accedere per effettuarne la bonifica. Ad Affori (MI) alcuni anni fa durante le operazioni di bonifica di una cisterna tre operai sono rimasti gravemente ustionati a causa di una esplosione.
  • Vasca utilizzate per la raccolta dell’acqua piovana nelle quale potrebbe essere necessario accedere per effettuarne la pulizia. Nel 2011 a Vipiteno due operai sono morti mentre stavano ripulendo alcune vasche di un edificio residenziale”.

 

Spazio confinato

 

I rischi elettrici nei condominii e nelle abitazioni

L’intervento di Nicola De Lussu si sofferma poi sui problemi degli impianti nei condominii con riferimento ai guasti elettrici e ad un articolo del giornale “La Stampa” che segnala come in questi ambienti ci sia un morto al giorno per guasti elettrici. In particolare ‘i due terzi delle abitazioni italiane non rispettano le norme sulla sicurezza elettrica: il 13% sono esposte al rischio di incendio per motivi elettrici e nel 18% dei casi manca il differenziale elettrico che la legge ha reso obbligatorio. E, come se non bastasse, più della metà degli impianti, il 52%, rischia la fulminazione a causa di componenti elettriche danneggiate o in cattivo stato’.   

 

Dunque nelle abitazioni ogni anno “si verificano 30.000 incidenti gravi di cui 6.000 proprio di origine elettrica”. E ‘circa 1,2 milioni di condomini sono a rischio sicurezza’, denuncia Francesco Burrelli, presidente della principale associazione di amministratori di condominio, l’Anaci. E tutto questo malgrado “l’intervento legislativo messo in campo con la legge 46/90 prima e il DM 37/08 che ha normato il settore degli impianti civili” ( Decreto 22 gennaio 2008, n. 37).

 

E riguardo all’interruttore differenziale nel condominio, nella relazione si indica che “in un edificio civile gli impianti elettrici dei singoli condomini e dei servizi condominiali sono alimentati dal distributore in bassa tensione (sistema TT) per cui devono essere protetti da interruttori differenziali” (fonte TNE 3/2007).

 

In relazione poi alle verifiche periodiche la relazione riporta alcune indicazioni tratte dal lavoro del Gruppo Macchine e Impianti del Coordinamento Tecnico Interregionale. In particolare, si segnala che le verifiche periodiche di cui al D.P.R. 462/01 nei condomini sono obbligatorie “solo se il Condominio ha istituito un rapporto di lavoro (ad es. portierato); in assenza di questo requisito questo obbligo non esiste. Nel caso di lavori edili o di ingegneria civile svolti all’interno di un condominio, anche senza dipendenti, si rientra nel campo di applicazione del Titolo IV del D.lgs. 81/08 e pertanto l’Amministratore assume il ruolo di Committente. Rimangono a carico del Condominio invece tutte le manutenzioni degli impianti condominiali effettuate da personale competente (artt. 8 e 10 del DM 37/2008)”.

 

Concludiamo segnalando che l’intervento di Nicola De Lussu, che vi invitiamo a visionare integralmente, si sofferma anche su altri aspetti della sicurezza nei condominii e negli ambienti di vita: uso di scale portatili, incidenti con gli ascensori, manutenzione del verde, …

 

 

 

Tiziano Menduto

 

 

Scarica i documenti da cui è tratto l'articolo:

La prevenzione in Regione Lombardia e l’applicazione della Legge 23/2015: la situazione e le proposte. Territorio e salute: il contributo della sanità pubblica alla qualità ambientale e degli ambienti di vita: sviluppo urbano, qualità delle acque, qualità delle abitazioni e degli ambienti di vita”, a cura di Nicola De Lussu (ATS Milano), intervento al seminario interassociativo del 27 ottobre 2017 “La prevenzione e la promozione della salute in Lombardia: criticità e prospettive” (formato PDF, 8.47 MB).



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