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Sostanze chimiche e attivita' a rischio

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Rischio chimico

03/09/2002

Un recente grave infortunio in una impresa di asfaltature stradali dimostra come i rischi chimici nelle attivita' lavorative siano ancora sottovalutati e non adeguatamente affrontati.

Come è noto, il Decreto Legislativo 626 del '94 è stato recentemente modificato aggiungendo una corposa integrazione per quanto riguarda la prevenzione dei rischi chimici (si veda PuntoSicuro n.517.)Prevenzione che riguarda tutte le aziende che utilizzano o trattano sostanze chimiche, non solo in quelle più propriamente "chimiche".

E la necessità di una adeguata prevenzione contro questo tipo di rischi è ribadita da un recente infortunio accaduto in provincia di Venezia.

Un operaio addetto all'asfaltatura, per verificare di aver scelto il giusto additivo chimico da spargere sulla strada, ha tolto il tappo del contenitore e ne ha aspirato i vapori.
La sostanza tossica non ancora diluita gli ha causato gravissime lesioni che tuttora, a distanza di sette giorni dall'incidente, non consentono di sciogliere la prognosi.

L'infortunio dimostra una evidente impreparazione dell'addetto e dell'impresa: la necessità di "annusare" l'additivo è stata probabilmente causata da una mancata etichettatura del contenitore mentre l'azione pericolosa dell'addetto è chiaramente dovuta ad una mancata formazione sui rischi e sulle procedure di sicurezza opportune da mettere in atto.


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