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Scale in sicurezza: casseri d’armatura, solai e automezzi telonati

Scale in sicurezza: casseri d’armatura, solai e automezzi telonati
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Rischio cadute e lavori in quota

27/05/2015

Misure e prescrizioni correlate all’utilizzo delle scale portatili per la posa e disarmo dei casseri d’armatura, per la realizzazione delle opere di banchinaggio e per l’apertura e chiusura della copertura superiore degli automezzi telonati.

Milano, 27 Mag – Nel comparto edile la caduta dall’alto rappresenta la modalità di accadimento di infortunio che più frequentemente genera infortuni gravi e mortali. Ed una delle principali tipologie di caduta – secondo una ricerca sugli infortuni mortali registrati dal Sistema di sorveglianza Infor.MO – è la caduta dalle scale portatile.
 
Per questo motivo torniamo oggi a parlare di prevenzione relativa all’uso delle scale con riferimento alle “schede di attività” allegate alle “ Linee Guida per l'utilizzo di scale portatili nei cantieri temporanei e mobili” approvate dalla Regione Lombardia con Decreto n. 1819 del 5 marzo 2014 (in sostituzione delle precedenti linee guida approvate con Decreto n. 7738 del 17 agosto 2011).
Ricordiamo che, in relazione a queste linee guida, PuntoSicuro si è già soffermato in precedenti articoli sull’uso delle scale portatili nella realizzazione dei pilastri in calcestruzzo, nel superamento di dislivelli per passaggio da solaio a solaio, nella movimentazione di monoblocchi di cantiere, nell’esecuzione di finiture ed intonaci e nell’ installazione di impianti.


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La prima scheda di cui ci occupiamo riguarda l’utilizzo di scale portatili per la posa e disarmo dei casseri d’armatura.
 
Infatti la realizzazione delle strutture verticali in calcestruzzo armato con l’uso di casseformi prefabbricate “è caratterizzata essenzialmente dalle seguenti fasi:
- costruzione dei casseri a terra;
- posa in opera dei casseri con l’ausilio di apparecchio di sollevamento;
- getto del calcestruzzo;
- disarmo con l’ausilio di apparecchi di sollevamento”.
E la posa e il disarmo del cassero “sono caratterizzate dall’utilizzo di semplici attrezzature manuali non eccessivamente pesanti; salvo casi particolari le lavorazioni in quota necessarie sono in molti casi effettuate con le scale portatili”.
 
La scheda indica che è possibile utilizzare la scala portatile:
- “se nel POS è documentata la non possibilità ovvero controindicazione per motivi di sicurezza all’utilizzo di opere provvisionali, ‘trabattelli’, piattaforme elevabili o piattaforme di getto che incorporano il dispositivo di protezione collettiva;
- se le condizioni di utilizzo della scala non sono aggravate dal contesto di cantiere ovvero da eventuali rischi interferenti quali mezzi di movimentazione, pericolo di caduta al di sotto del piano di appoggio, presenza di elementi lesivi al piano (ferri, casseri, ecc.)”.
 
Ricordando che la tipologia di scala da usarsi preferibilmente è la scala semplice di appoggio a gradini, veniamo alle prescrizioni e divieti riferiti alla specifica circostanza di utilizzo della scala:
- “se si opera ad altezza superiore a 2 m, utilizzare un dispositivo di posizionamento vincolato alla scala che mantenga la persona all’interno dei montanti;
- nelle fasi di lavoro, per il rispetto dei requisiti sia di sicurezza che di ergonomia è controindicato utilizzare le scale a pioli ma solamente l’uso di quelle a gradini;
- il sito dove viene installata la scala deve essere sgombro da eventuali materiali quali ferri di armatura ecc., e libero da interferenza per passaggio di mezzi o persone;
- deve essere garantita una base di appoggio stabile e piana;
- la scala deve essere utilizzata da una sola persona per volta limitando il peso dei carichi da trasportare nel rispetto della portata massima dichiarata dal costruttore;
- la scala deve essere posizionata con un angolo compreso tra i 60° ed i 70°, e vincolata alla base e alla sommità sui due montanti mediante sistemi antiscivolamento ed antiribaltamento;
- la scala non deve presentare segni di deterioramento che ne compromettano la funzionalità e la stabilità;
- l’operatore deve raggiungere una posizione ergonomicamente corretta in funzione della operatività;
- durante la fase di fissaggio la scala deve essere trattenuta al piede;
- è vietato sporgersi lateralmente”.
 
Una seconda scheda è relativa invece all’utilizzo di scale portatili per la realizzazione delle opere di banchinaggio, dove le opere di banchinaggio “consistono nella realizzazione di un sistema di sostegno provvisorio del solaio, necessario per sostenere il peso dell’opera fino alla maturazione del getto in cemento. Il sistema di sostegno è costituito da puntelli, su cui poggiano strutture tra loro ortogonali quali travetti, piattabande, rompitratta; tali elementi possono essere sostituiti da un sistema di casseratura continua”.
 
Rimandando alla lettura della scheda per le prescrizioni e i divieti (si indica, ad esempio che “è vietato l’utilizzo di scale semplici di appoggio, se non per l’accesso e debitamente vincolate”), diamo qualche indicazione sulla giusta priorità nella scelta della tipologia di scala da usare:
- “scala a castello autoportante dotata di corrimano e piattaforma di stazionamento protetta da parapetti;
- scala doppia con piattaforma e ‘guarda corpo’;
- scala semplice di appoggio esclusivamente per l’accesso”.
 
Ci soffermiamo infine su una terza scheda dedicata all’utilizzo di scale portatili per l’apertura e chiusura della copertura superiore degli automezzi telonati.
 
Infatti durante le operazioni di carico e scarico dell’automezzo telonato “può rendersi necessario avvolgere/svolgere a soffietto il telone superiore del mezzo per consentire la movimentazione del carico anche dall’alto. Lo spostamento del telone superiore avviene normalmente tirando manualmente la copertura una volta raggiunta la quota superiore dell’automezzo”. E la scheda sottolinea che quando per questa attività si utilizzano scale portatili “occorre tener presente che la forza applicata per tirare il telone tende a spostare in orizzontale la parte superiore della scala ed a farla ruotare. Inoltre chi utilizza la scala deve sporgersi orizzontalmente da essa”.
 
Riguardo alle scale da utilizzarsi preferenzialmente, in assenza di altre opere fisse all’uopo costruite - presenti ad esempio nei piazzali di carico e scarico – “possono essere usate:
- scala a castello autoportante dotata di corrimano e piattaforma di stazionamento protetta da parapetti;
- scala portatile doppia a gradini dotata di guarda corpo, disposta in modo che la scala consenta all’operatore di lavorare ortogonalmente alla linea di trazione del telo. da scegliersi tenendo conto dei rispettivi limiti d’impiego”.
 
Veniamo infine alle prescrizioni e divieti riferiti alla specifica circostanza di utilizzo della scala:
- “l’automezzo telonato non è dotato di sistemi di posizionamento per manovrare la copertura superiore. pertanto, quando si renda necessario aprire e chiudere il telo superiore di un automezzo, occorre programmare anticipatamente tali operazioni, affinché la manovra possa avvenire in sicurezza ed evitare di ricorrere a modalità improprie quali utilizzare scale semplici o operare all’interno del cassone;
- deve essere adeguatamente programmato il coordinamento fra i due componenti della squadra, mediante iniziative di formazione ed addestramento;
- durante gli spostamenti laterali nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala;
- la scala deve essere utilizzata da una sola persona per volta;
- controllare che la scala poggi su superfici idonee atte a sopportare lo sforzo esercitato dall’intero peso;
- le scale non devono presentare segni di deterioramento che ne compromettano la funzionalità e la stabilità;
- lo spostamento e il posizionamento di queste attrezzature deve essere effettuato su un piano orizzontale sgombro da materiali”.
 
Ricordiamo, in conclusione, che nelle schede sono fornite anche altre informazioni sull’uso della scala portatile, ad esempio sul dislivello prevedibile fra base e sommità, sulla durata prevedibile dell’utilizzo e sui punti di appoggio.
 
 
 
 
RTM
 
 

 


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