Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Logo PuntoSicuro
  • Iscriviti
  • Abbonati ora
  • Accedi
Il quotidiano sulla sicurezza
  • Home
  • Articoli
    • Sicurezza sul lavoro
    • Incendio, emergenza e primo soccorso
    • Security
    • Ambiente
    • Sicurezza
    • Tutti gli articoli
  • Documenti
  • Banca Dati
    • Banca Dati PuntoSicuro
    • Servizio di attestazione
    • Servizio I tuoi preferiti
  • Approfondimenti
    • Normativa sicurezza sul lavoro: D. Lgs. 81/2008
    • Normativa antincendio: D.M. 10 marzo 1998
    • Normativa primo soccorso: D.M. 388/2003
    • Protezione Dati Personali: GDPR 2016/679
    • Normativa Accordi Stato Regioni
    • Normativa Coronavirus
  • FORUM
  • PUBBLICITÀ

Area riservata:

Password dimenticata?
Username dimenticato?

Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'.

Accetta i cookie


Crea PDF

Donne: cause e conseguenze degli infortuni professionali

Donne: cause e conseguenze degli infortuni professionali
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Differenze di genere, età, cultura

14/03/2017

Un dossier pubblicato dall’Inail riporta informazioni sugli incidenti e le malattie professionali in Italia. Focus sui settori più a rischio, sulle cause e conseguenze degli incidenti, sugli infortuni nelle scuole, in ambito domestico e in itinere.

Donne: cause e conseguenze degli infortuni professionali

Un dossier pubblicato dall’Inail riporta informazioni sugli incidenti e le malattie professionali in Italia. Focus sui settori più a rischio, sulle cause e conseguenze degli incidenti, sugli infortuni nelle scuole, in ambito domestico e in itinere.

Pubblicità
MegaItaliaMedia

 

Roma, 14 Mar – In concomitanza con la “giornata internazionale della donna”, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro ( Inail) ha pubblicato un interessante dossier, sul tema delle tutele delle donne lavoratrici, dal titolo “Infortuni e malattie professionali. Dossier donne”; un documento che riporta, ad esempio, informazioni sull’andamento infortunistico delle lavoratrici, sugli infortuni in itinere, sulle malattie professionali e su un progetto pilota in materia di prevenzione in ottica di genere.

 

Il dossier ci racconta come nel 2015 il World Economic Forum (Forum economico mondiale) con la relazione sulle differenze di genere “aveva fatto sperare in un miglioramento sostanziale dell’Italia, che in un solo anno aveva guadagnato ben 28 posizioni, collocandosi 41esima su 145 nazioni”. Un anno dopo, invece – continua il dossier - l'Italia ha “perso nove posizioni, scivolando al 50esimo posto del Global Gender Gap Index 2016”. Una regressione dovuta principalmente al netto peggioramento nell'indicatore della partecipazione socio-economica. E forti differenze tra i sessi “si riscontrano in particolare a livello di equità salariale. Rispetto a questo indicatore, l’Italia è addirittura 127esima: in termini monetari, a parità di posizione le lavoratrici percepiscono 48 centesimi contro un euro dei lavoratori”.

 

Non ci soffermiamo nel dettaglio dell’andamento infortunistico generale, che abbiamo anticipato pubblicando, nei giorni scorsi, un comunicato stampa dell’Inail sul tema, ma segnaliamo che l’incidenza degli infortuni delle lavoratrici sul totale delle denunce presentate è “particolarmente elevata nei settori dei servizi domestici e familiari (89,5%), della sanità e assistenza sociale (73,6%) e della confezione di articoli di abbigliamento (70,6%). Nel conto Stato si registra un’incidenza infortunistica femminile del 51,1%, mentre lo stesso dato tra i settori più rischiosi dell'industria scende addirittura al 2,9% nelle Costruzioni”.

 

Riguardo agli infortuni al femminile, quali sono le cause e le conseguenze?

 

Il dossier indica che prendendo in considerazione “solo i casi avvenuti in occasione di lavoro e accertati positivamente, la caduta si conferma la prima causa di infortunio per le donne (30,7% sul totale degli infortuni occorsi alle lavoratrici) e la seconda per gli uomini (20,8%), seguita dalla perdita di controllo di una macchina/mezzo di trasporto (17,2%), che per i lavoratori rappresenta invece la prima causa (29,3%)”. E le conseguenze più rilevanti di questi infortuni risultano essere “contusioni e lussazioni, con pesi relativi maggiori per le lavoratrici (rispettivamente 35,6% contro il 28,2% dei lavoratori e 31,8% contro 25%)”.

 

Riportiamo anche qualche dato specifico riguardo alle denunce di infortunio.

 

Ad esempio riguardo alle lavoratrici straniere si indica che le denunce di infortuni nel 2015 “sono state 27.352, pari al 12% del totale delle donne infortunate. Le più colpite, in valore assoluto, sono state le lavoratrici nate in Romania (5.195 casi), Albania (1.983) e Marocco (1.969). Le donne straniere decedute sono state 19 (il 17,3% dei 110 decessi femminili denunciati) pari al 9,7% delle 196 denunce di infortuni mortali occorsi a lavoratori stranieri di entrambi i sessi”.

 

Veniamo invece agli infortuni nelle scuole, un settore ad alta occupazione femminile.

 

Si segnala che nel 2015 “sono stati denunciati quasi 15mila infortuni occorsi a insegnanti e maestri delle scuole pubbliche e private: circa l’87% dei casi ha riguardato il genere femminile”. Tra gli studenti, invece, “la componente femminile è pari al 43% dei circa 80mila infortuni occorsi nel 2015 nelle scuole pubbliche e private”.

 

Qualche informazione viene fornita anche sugli infortuni in ambito domestico.

 

In questo caso si indica che le “denunce legate alla polizza assicurativa contro gli infortuni domestici – obbligatoria per tutte le persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni che si occupano della cura della casa in maniera abituale, esclusiva e gratuita – sono state complessivamente 637. La quasi totalità (623) ha riguardato, come atteso, le donne, con un calo del 15,7% rispetto alle 739 denunce femminili del 2014 (su un totale di 757)”.

 

Riportiamo dal dossier un breve report di dati relativo alle cause degli infortuni accertati in occasione di lavoro occorsi a donne: 

 

 

Concludiamo la presentazione del documento tornando a parlare degli infortuni in itinere e del “rischio strada” a cui abbiamo dedicato recentemente alcune interviste, ad esempio ad Andrea Bucciarelli della Consulenza Statistico Attuariale dell’Inail. 

 

Come riportato nell’intervista, rispetto al numero complessivo delle denunce, “la quota degli infortuni in itinere, avvenuti cioè nel tragitto casa-lavoro-casa, per le donne si conferma decisamente più elevata rispetto agli uomini, sia in valore assoluto (per il 2015 rispettivamente 49.721 casi contro 45.722) che in percentuale (21,9% contro 11,2%)”.

 

Inoltre si segnala che l’incidenza del “ rischio strada” sulle lavoratrici è ancora più evidente se si fa riferimento alle denunce dei casi mortali: “per le donne, sempre per l’anno 2015, più di un decesso su due (52,7%) è avvenuto in itinere, mentre tra gli uomini lo stesso rapporto è di circa uno su cinque (22,1%)”. Un divario di genere che si mantiene anche sommando le denunce dei casi mortali avvenuti in itinere e quelli in occasione di lavoro, entrambi con coinvolgimento di un mezzo di trasporto. Questo probabilmente “perché le donne sono occupate per oltre il 50% nel ramo dei servizi, in attività solitamente meno pericolose di quelle industriali, ma comunque soggette al rischio che si corre negli spostamenti tra l’abitazione e il luogo di lavoro, anche molto frequenti e ripetuti in attività come quelle del personale domestico e di assistenza sociale domiciliare, in cui prevale nettamente la quota femminile”.

 

Nel dossier, che vi invitiamo a leggere integralmente, è poi presente uno studio specifico della Consulenza statistico attuariale Inail e alcuni indicazioni sui fattori di rischio del pendolarismo.

 

Riguardo a quest’ultimo aspetto si evidenzia come il pendolarismo “aumenti sia le difficoltà nella vita familiare e sociale, legate anche a stress emotivo (separazione/divorzio dal coniuge, gestione della casa, dei bambini, degli anziani...), sia i disturbi del sonno. Il maggiore rischio per le donne pendolari sarebbe anche dovuto al minore tempo di recupero, riposo e svago, elementi che possono influire negativamente sull’attenzione, sia nella guida del veicolo che negli spostamenti casa-lavoro, incrementando il rischio di incidenti stradali”.

 

Concludiamo riportando l’indice del dossier:

 

Donne e lavoro

 

L’andamento infortunistico

 

Le caratteristiche del fenomeno

 

Gli infortuni in itinere e il “rischio strada”

 

Gli infortuni in Europa

 

Le malattie professionali

 

Prevenzione di genere: un progetto pilota

 

Infortuni al femminile: i dati in pillole

 

 

Inail, “ Infortuni e malattie professionali. Dossier donne”, edizione 2017 (formato PDF, 4.43 MB).

 

Inail, Infografiche - Donne e lavoro, le denunce di infortunio nel 2015

 

 

Vai all’area riservata agli abbonati dedicata a “ Donne: infortuni e malattie professionali”.

 

 

RTM



Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'


Pubblica un commento

Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro

Banca dati, normativa sulla sicurezza

Altri articoli sullo stesso argomento:

Riconoscere le risorse per sviluppare il benessere organizzativo

Online il Dossier donne 2025 dell’Inail

Come intraprendere il cammino verso la parità di genere

La valutazione dei rischi in ottica di genere: le risorse per le aziende


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Notizie FLASH

09LUG

Lavoro: no alle impronte digitali per la rilevazione presenze

07LUG

Regione Lombardia firma un protocollo per la salute e la sicurezza

03LUG

Patente a crediti nei cantieri

Consulta gli ultimi documenti della Banca Dati

Banca dati, normativa sulla sicurezza
11/07/2025: MASE – Interpello nr 0177797 del 01.10.2024 - Indicazioni in merito a interpello ex art. 3-septies del D. Lgs 152/2006 in ordine all’applicazione della disciplina REACH ai materiali End of Waste.
11/07/2025: Regione Emilia-Romagna - Ordinanza n. 150 del 30 giugno 2025 - Ordinanza contingibile e urgente per motivi di igiene e sanità pubblica - Misure di prevenzione per attività lavorativa in condizioni di esposizione prolungata al sole.
10/07/2025: Regione Liguria - Ordinanza 26 giugno 2025, n. 1 – emergenza caldo
10/07/2025: Suva - Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni - Lavorare in sicurezza con scale portatili e sgabelli a gradini - 2023
ACCEDIABBONATI ORA

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Articoli per categorie


SICUREZZA STRADALE

2 preziosi manuali per accrescere la sicurezza stradale


RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI

La gestione sicura dei medicinali pericolosi sul posto di lavoro


LAVORATORI AUTONOMI, IMPRESE FAMILIARI

Radiazioni ionizzanti: quali sono le novità per i lavoratori autonomi?


RADIAZIONI OTTICHE

Nuovi fogli di calcolo per valutare l’esposizione a ROA sul lavoro


TUTTE LE CATEGORIE

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

PuntoSicuro Media Partner

PuntoSicuro Media Partner Healthy Workplaces

REDAZIONE DI PUNTOSICURO

  • Direttore: Luigi Meroni

  • Redazione: Federica Gozzini e Tiziano Menduto

CONTATTI

  • redazione@puntosicuro.it

  • (+39) 030.5531825

CHI SIAMO

  • Cos'è PuntoSicuro
  • Newsletter
  • FAQ Newsletter
  • Forum
  • Video PuntoSicuro
  • Fai pubblicità su PuntoSicuro

PUNTOSICURO È UN SERVIZIO

Logo Mega Italia Media

SEGUICI SUI SOCIAL

FacebookTwitterLinkedInInstagramYouTubeFeed RSS

PuntoSicuro è la testata giornalistica di Mega Italia Media. Registrazione presso il Tribunale di Brescia, n. 56/2000 del 14.11.2000 - Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione n. 16562. ISSN 2612-2804. È sito segnalato dal servizio di documentazione INAIL come fonte di informazioni di particolare interesse/attualità, è media partner della Agenzia Europea per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro EU-OSHA per le campagne di sensibilizzazione su salute e sicurezza.
I contenuti degli articoli possono contenere pareri personali degli autori. Non si risponde per interpretazioni che dovessero risultare inesatte o erronee.
I documenti della Banca dati di PuntoSicuro non possono essere considerati testi ufficiali: una norma con valore di legge può essere ricavata solo da fonti ufficiali (es. Gazzetta Ufficiale). Per informazioni su copyright e modalità di consultazione: Condizioni di abbonamento.
I prodotti e i servizi pubblicitari sono commercializzati da Punto Sicuro con queste Condizioni di vendita.

Mega Italia Media S.p.A. | Via Roncadelle, 70A - 25030 Castel Mella (BS) - Italia
Tel. (+39) 030.2650661 | E-Mail: info@megaitaliamedia.it | PEC: megaitaliamedia@legalmail.it
C.F./P.Iva 03556360174 | Numero REA BS-418630 | Capitale Sociale € 500.000 | Codice destinatario SUBM70N | Codice PEPPOL 0211:IT03556360174

Privacy Policy | Cookie Policy | Dichiarazione di accessibilità