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Piattaforme di lavoro e gestione delle emergenze: il recupero da terra

Piattaforme di lavoro e gestione delle emergenze: il recupero da terra
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Attrezzature e macchine

27/09/2017

Una pubblicazione Inail si sofferma sulle procedure per il recupero degli occupanti della piattaforma di lavoro in caso di emergenza. La procedura per il recupero da terra e per l’eventuale utilizzo di energia ausiliaria.

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Ancona, 27 Set– Nella redazione di un Piano Operativo di Sicurezza (POS) relativo all’esecuzione di lavori in quota con l’utilizzo di una piattaforma di lavoro mobile elevabile (PLE) un elemento da prendere in considerazione è la redazione del piano di emergenza e di soccorso con “specifiche procedure per il recupero degli occupanti della piattaforma di lavoro in caso di emergenza”. E le procedure devono riguardare il recupero con l’uso dei comandi della macchina, il recupero da terra, i problemi relativi alla mancanza di energia e il recupero manuale da terra per assenza di energia.

 

Ne parliamo oggi, con riferimento specifico alla procedura da terra e alla procedura nel caso di mancanza di energia, attraverso i contenuti di una pubblicazione, realizzata da Inail Direzione regionale per le Marche, con la collaborazione di IPAF (International Powered Access Federation), dal titolo “ PLE nei cantieri. L’uso delle piattaforme di lavoro mobili in elevato nei cantieri temporanei o mobili”.

 

Nel documento si ricorda, innanzitutto, che gli esempi di recupero di emergenza riportati “devono essere integrati tenendo conto delle modalità di effettuazione delle manovre di emergenza contenute nel manuale dello specifico modello di macchina”. 

 

Partiamo dal recupero da terra.

 

Si indica, ad esempio, che “se un operatore è incosciente e non è possibile comunicare con lui devono essere immediatamente allertati gli addetti al primo soccorso o l’unità di pronto soccorso più vicina”.

 

E riguardo alla procedura di recupero d’emergenza, si segnala che il recupero della piattaforma di lavoro a terra “viene eseguito utilizzando il quadro comandi posizionato alla base della macchina”. Chiaramente la procedura di recupero può essere, tuttavia, effettuata “esclusivamente da una persona addestrata all’uso dei sistemi di discesa di emergenza e dei comandi a terra della PLE, istruita sulle procedure da seguire in caso di emergenza e autorizzata dal datore di lavoro a eseguire le procedure di recupero a terra”.

 

Altre indicazioni per il recupero:

- “posizionare il comando di selezione situato nel quadro comandi a terra sulla posizione “comandi a terra”. Selezionando il quadro comandi a terra viene escluso il quadro comandi in piattaforma. Con questa modalità tutti i dispositivi di sicurezza rimangono attivi”;

- “controllare il percorso di spostamento della piattaforma e verificare se sono presenti ostacoli che possono impedire l’abbassamento della piattaforma o che possono esser urtati dalla piattaforma durante l’abbassamento. Tenere in considerazione la posizione della piattaforma di lavoro estensibile (se presente);

- i comandi a terra possono non avere la stessa sensibilità e caratteristiche di controllo dei movimenti dei comandi posti sulla piattaforma;

- prestare particolarmente attenzione quando la piattaforma è vicina agli ostacoli;

- quando si usano i comandi, seguire il più possibile la sequenza: rientro con braccio telescopico, abbassamento del braccio/rotazione torretta”.

 

Si ricorda poi che i comandi a terra “sono protetti contro l'azionamento non autorizzato e sono da utilizzare come comandi di emergenza. L’azionamento non autorizzato viene impedito con l’utilizzo di una chiave di selezione o con la chiusura a chiave del quadro comandi”. Per questo motivo nella procedura “dovrà essere definita la modalità di custodia o di reperibilità della chiave”.

 

Veniamo ora alla eventuale mancanza di energia per le macchine con energia ausiliaria d’emergenza.

 

Infatti su molti modelli di macchina “è disponibile una fonte di energia ausiliaria da utilizzarsi nel caso di emergenza per guasto o esaurimento della fonte di energia principale. Ad esempio macchine a motore termico munite di elettropompa alimentata da batteria ausiliaria o macchine elettriche a batteria con elettropompa ausiliaria alimentata da circuito elettrico indipendente”. E normalmente “la soluzione della fonte di energia ausiliaria d’emergenza è utilizzata nelle piattaforme di lavoro semoventi. Alcune macchine dispongono di più di una fonte di energia principale che può essere utilizzata a scelta dell’operatore in determinate circostanze come ad esempio motore diesel per l’utilizzo in aree esterne e motore elettrico per l’utilizzo in aree interne”. 

 

Dunque in caso di guasto o malfunzionamento della fonte di energia principale “il recupero della piattaforma da terra può essere eseguito tramite la fonte di energia ausiliaria d’emergenza dal quadro comandi a terra posizionato alla base della macchina”.

Anche in questo caso la procedura di recupero può essere effettuata “esclusivamente da una persona addestrata all’uso dei sistemi di discesa di emergenza e dei comandi a terra della PLE, istruita sulle procedure da seguire in caso di emergenza e autorizzata dal datore di lavoro a eseguire le procedure di recupero a terra”.

 

Il documento, che vi invitiamo a visionare integralmente, si sofferma poi sulla selezione dei comandi e sull’abbassamento della piattaforma di lavoro.

 

Veniamo, infine, al recupero manuale da terra per assenza di energia.

 

In questo caso possiamo fare riferimento a due procedure diverse:

- procedura di discesa di emergenza a gravità;

- procedura di recupero della piattaforma da terra con pompa a mano.

 

Riguardo alla prima procedura si indica che “sulle macchine a sviluppo verticale o a pantografo generalmente è previsto il recupero a terra della piattaforma di lavoro semplicemente azionando un comando che agisce direttamente sulla valvola posizionata sul cilindro di sollevamento. Azionando la valvola l’olio defluisce lentamente e la piattaforma scende a terra a velocità controllata e molto lenta”.

 

Riguardo, infine, alla seconda procedura di recupero della piattaforma da terra, si segnala che “sulle macchine autocarrate o ‘ragno’ il recupero a terra della piattaforma di lavoro elevabile in caso di mancanza di energia viene effettuato tramite l’utilizzo di pompa a mano”.

 

Viene riportata la procedura da utilizzare – ad esempio in caso di avaria al motore che fornisce la forza motrice, alla pompa ad ingranaggi o mancanza di tensione – per il rientro in posizione di riposo della piattaforma di lavoro tramite la pompa a mano. Una procedura di recupero che può essere particolarmente complessa e che necessita di predisposizione al recupero, descritta nel documento, insieme alle modalità di abbassamento della piattaforma di lavoro.

 

Si ricorda poi che con l’utilizzo della pompa manuale “sono esclusi tutti i dispositivi di sicurezza che necessitano di fonte di alimentazione elettrica (limitatori di sbraccio, limitatori di momento, dispositivi di controllo del carico ecc..). In caso di manovra errata vi è il rischio di ribaltamento della macchina. Bisogna effettuare prima le manovre di rientro del braccio telescopico per mantenere la piattaforma di lavoro in condizione di stabilità”.

Inoltre dopo avere effettuato il recupero della piattaforma con pompa manuale “le valvole devono essere ripristinate in posizione di lavoro e ripiombate; è quindi necessario rivolgersi al fabbricante o ad un’officina autorizzata”. 

 

 

RTM

 

Scarica il documento da cui è tratto l'artico:

Direzione regionale Marche, “ PLE nei cantieri. L’uso delle piattaforme di lavoro mobili in elevato nei cantieri temporanei o mobili”, pubblicazione realizzata da Inail Direzione regionale per le Marche, con la collaborazione di IPAF, edizione 2016 (formato PDF, 3,42 MB).

 

Vai all’area riservata agli abbonati dedicata a “ PLE nei cantieri”.

 

 

 



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