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Gestione delle emergenze: gli incendi e gli eventi idrogeologici

Gestione delle emergenze: gli incendi e gli eventi idrogeologici

Un documento con linee di indirizzo per sistemi di gestione nel settore eolico si sofferma sulla preparazione e risposta alle emergenze. Gli incendi e la gestione delle emergenze dovute a condizioni meteorologiche, idrogeologiche e idrauliche.

 

Roma, 11 Giu – Le linee d’indirizzo relative ai sistemi di gestione in materia di salute e sicurezza (SGSL), generalmente si articolano in capitoli contenenti le principali fasi (pianificazione, attuazione, verifica, riesame) e nei vari capitoli sono riportate schede, paragrafi in cui sono descritti i requisiti e le modalità di corretta gestione di alcuni specifici processi.

Queste schede e paragrafi possono offrire per i nostri lettori un interessante e utile esempio di gestione di aspetti critici e rilevanti in materia di sicurezza.

 

Ci soffermiamo oggi in particolare sulla preparazione e risposta alle emergenze con riferimento a quanto contenuto nel documento InailLinee di indirizzo SGSL per l’esercizio dei parchi eolici”. Linee di indirizzo che sono state sviluppate, in collaborazione con varie altre realtà, con riferimento a parchi eolici realizzati con aerogeneratori di grossa taglia, per la produzione di energia elettrica da immettere nella rete elettrica nazionale.

 

Il paragrafo relativo alle emergenze si sofferma, ad esempio, sulla gestione degli incendi e delle emergenze dovute alle avverse condizioni meteorologiche e agli eventi di tipo idrogeologico e idraulico (frane, allagamenti, inondazioni, …).

 

Questi gli argomenti affrontatati nell’articolo:


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Linee di indirizzo SGSL: la preparazione e risposta alle emergenze

Il documento - curato da Susanna Costa, Luciano Di Donato, Ruggero Maialetti, Francesco Meduri, Andrea Minniti, Francesco Napolitano e Laura Tomassini – segnala che le indicazioni contenute nel paragrafo relativo alla “preparazione e risposta alle emergenze” hanno lo scopo di “identificare le potenziali situazioni di emergenza e preparare la risposta a tali situazioni al fine di prevenire o mitigare le relative conseguenze negative per la SSL dei lavoratori e di tutte le parti interessate”. E l’obiettivo è quello di “definire e adottare le misure tecniche (attrezzature ed impianti) ed organizzative (le strutture organizzative e modalità operative) idonee ad affrontare le situazioni di emergenza”.

 

In particolare si indica che l’azienda deve “stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure (Procedure gestione emergenza) per la gestione delle emergenze”. E queste procedure devono:

  • “considerare tutte le situazioni di emergenza che possono manifestarsi, tenendo conto del tipo di attività svolta, delle caratteristiche dei luoghi di lavoro e delle vie di accesso e di esodo, che devono esser mantenute disponibili ed efficienti
  • definire per ciascun tipo di emergenza i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell’emergenza
  • considerare le attrezzature e gli impianti necessari alla gestione dell’emergenza (compresa la segnaletica e l’illuminazione sussidiaria di sicurezza), nonché le modalità per mantenerli efficienti nel tempo, attraverso verifiche (ove previste) controlli e manutenzione
  • definire la struttura organizzativa e le modalità di designazione preventiva dei lavoratori incaricati dell’attuazione di misure specifiche previste per le emergenze individuate, ed in particolare per quelli espressamente previsti dalla legislazione vigente
  • definire i compiti e le modalità operative dei lavoratori incaricati
  • definire di formazione e addestramento specifico dei lavoratori incaricati
  • definire le modalità con cui informare tutti i lavoratori che possono essere esposti a un pericolo grave e immediato circa le misure predisposte e i comportamenti da adottare
  • definire i mezzi e le modalità con cui i lavoratori e in generale le persone coinvolte nell’emergenza, in caso di pericolo grave e immediato che non può essere evitato, possano cessare la loro attività e mettersi al sicuro, abbandonando immediatamente il luogo di lavoro, se necessario
  • definire i provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed immediato per la propria sicurezza o per quella di altre persone e nell’impossibilità di contattare il competente superiore possa prendere le misure adeguate per evitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici disponibili
  • stabilire le modalità per la definizione e la comunicazione del cessato allarme e per il ripristino dei luoghi
  • pianificare, programmare ed eseguire con periodicità adeguata esercitazioni pratiche per verificare l’efficacia delle procedure di emergenza adottate la loro corretta attuazione da parte dei lavoratori, coinvolgendo le parti interessate pertinenti a seconda di quanto appropriato
  • analizzare in maniera sistematica le emergenze che si sono verificate per individuarne le cause e le dinamiche e rivedere le soluzioni tecniche e metodologiche attuate al fine di migliorare la gestione di analoghi eventi futuri”. 

 

Il documento si sofferma poi su alcuni esempi di situazioni di emergenza e ricorda che “le diverse procedure potranno essere raccolte nel Piano di Emergenza previsto dalla legislazione vigente in relazione alla gestione dei rischi da incendio, nei casi in cui è richiesto”.

 

Indicazioni e procedure per la gestione degli incendi

Riguardo alla gestione di alcune possibili situazioni di emergenza, presentiamo alcune indicazioni per la gestione degli incendi.

 

A questo proposito “tra le informazioni che devono essere specificate nel Piano di Emergenza, si riportano:

  • le caratteristiche dei luoghi e le vie di esodo (per i luoghi di lavoro di grandi dimensioni, è necessario includere una planimetria dettagliata, con chiara indicazione degli elementi rilevanti ai fini della gestione dell’emergenza)
  • le modalità e i sistemi con cui si effettua la rilevazione e la diffusione dell’allarme a seguito di un incendio, nonché l’ubicazione dei componenti degli eventuali impianti
  • tipo, numero ed ubicazione delle attrezzature e degli impianti di estinzione
  • il numero delle persone presenti (o previste) e la loro ubicazione
  • eventuali lavoratori esposti a rischi particolari (es. difficoltà di comunicazioni, difficoltà di evacuazione, ecc.) e le specifiche misure da porre in atto nei loro confronti
  • i riferimenti dei lavoratori incaricati dell’attuazione di misure specifiche previste, compresi gli addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione dell’emergenza, nonché i relativi compiti e doveri
  • il livello di informazione e formazione fornito ai lavoratori, anche in relazione agli specifici incarichi inerenti l’emergenza, e le modalità per assicurarlo
  • le procedure per la chiamata dei vigili del fuoco, per informarli al loro arrivo e per fornire la necessaria assistenza durante l’intervento
  • le procedure per l’assistenza alle persone disabili in caso di incendio”.

 

Inoltre si indica che “per tutte le attività che prevedono l’accesso dei lavoratori al parco eolico è necessario considerare anche misure tecniche e organizzative per:

  • rilevare e segnalare rapidamente incendi esterni agli aerogeneratori, che potrebbero interessare il parco eolico
  • rilevare e segnalare rapidamente condizioni di impraticabilità delle vie di accesso o di esodo dal parco eolico
  • garantire in caso di necessità la più veloce chiamata dei vigili del fuoco e il loro più veloce ed efficace intervento, attraverso l’individuazione precisa del punto a cui è necessario accedere, anche attraverso specifica segnaletica, e delle migliori vie di accesso in relazione alla specifica situazione (ad esempio stabilendo un coordinamento preventivo con i vigili del fuoco, fornendo loro le coordinate geografiche dei singoli aerogeneratori del parco eolico, e dell’accesso più vicino e/o agevole, finalizzata ad una mappatura digitalizzata)
  • impedire che l’impiego di attrezzature o impianti per l’estinzione degli incendi possano a loro volta costituire un pericolo per la salute e sicurezza dei lavoratori (ad esempio per soffocamento)
  • garantire nel tempo l’efficienza, la formazione e l’addestramento per il corretto utilizzo dei dispositivi ed equipaggiamenti previsti per l’abbandono in sicurezza degli aerogeneratori
  • garantire sempre, nel parco eolico, la presenza, in numero adeguato in base alla valutazione dei rischi, di lavoratori addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione dell’emergenza, in grado di intervenire e attuare le misure necessarie a fronteggiare l’emergenza
  • garantire comunque che tutti i lavoratori che accedono all’aerogeneratore siano nominati e formati come addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione dell’emergenza, in grado di intervenire e attuare le misure necessarie a fronteggiare l’emergenza Nelle specifiche lavorazioni che richiedono la presenza di lavoratori nelle pale o nel mozzo dell’aerogeneratore, nelle procedure deve esser prevista la presenza di almeno un lavoratore nelle immediate vicinanze in continuo contatto radio con i colleghi che stanno eseguendo dette lavorazioni, per garantire la pronta segnalazione delle condizioni di emergenza e coordinarne la gestione”.

 

Le emergenze dovute a condizioni meteorologiche, idrogeologiche e idrauliche

Ci soffermiamo infine sulla gestione delle emergenze dovute a condizioni meteorologiche, idrogeologiche e idrauliche.

 

 

Oltre a quanto già indicato a livello generale, il documento indica che le procedure “devono garantire:

  • il coordinamento continuo delle attività di gestione dell’emergenza in accordo con la struttura organizzativa definita
  • il rispetto delle indicazioni divulgate dal Servizio di Protezione Civile e dalle altre autorità competenti in materia”.

 

E in particolare, “per tutte le attività che prevedono l’accesso dei lavoratori al parco eolico, le procedure devono tener conto anche delle misure tecniche e organizzative per:

  • assicurare che i lavoratori si accertino della presenza delle condizioni di sicurezza prima di accedere al parco eolico
  • evitare che i lavoratori intraprendano/proseguano il loro viaggio verso il parco eolico, qualora manchino o sia prevista la mancanza delle condizioni di sicurezza
  • evitare che i lavoratori salgano sull’aerogeneratore se non ci sono le condizioni di sicurezza
  • rilevare tempestivamente l’approssimarsi di condizioni di emergenza durante l’esecuzione dei lavori nell’aerogeneratore (es. temporali o condizioni metereologiche che potrebbero determinarli)
  • abbandonare l’aerogeneratore rapidamente (senza attendere di completare l’attività in corso o fermarsi a recuperare le attrezzature di lavoro, ma lasciando in sicurezza l’aerogeneratore) e con le modalità più idonee alla specifica emergenza in atto (es. indicando la possibilità o meno di utilizzare i mezzi di accesso normali o i sistemi di evacuazione di emergenza) se le condizioni di emergenza si manifestano durante l’esecuzione dei lavori nell’aerogeneratore
  • attivare i soccorsi necessari in relazione alla specifica emergenza
  • isolare le fonti di energia che possono esporre a rischio, se necessario in relazione alla specifica emergenza
  • individuare il mezzo/percorso più idoneo in relazione alla specifica emergenza per l’abbandono del parco eolico ed il rientro in sicurezza verso un luogo sicuro”.

 

Concludiamo segnalando che le linee di indirizzo SGSL per i parchi eolici si soffermano anche su altre possibili situazioni di emergenza:

  • necessità di assistenza medica di emergenza (primo soccorso)
  • terremoto
  • mancanza di energia elettrica
  • atti vandalici e terroristici
  • attacchi da parte di animali (imenotteri, ragni, serpenti, ecc.).

 

 

Tiziano Menduto

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione Inail, Dipartimento DIT Inail, Direzione Centrale Prevenzione, Associazione Nazionale Energia del Vento, UILM, FIM CISL, Comitato paritetico di coordinamento, “ Linee di indirizzo SGSL per l’esercizio dei parchi eolici”, a cura di Susanna Costa (Uil), Luciano Di Donato (Inail, Dit), Ruggero Maialetti (Inail, Contarp), Francesco Meduri (Anev - GE Renewable), Andrea Minniti (Cisl), Francesco Napolitano (Anev - Nordex Group) e Laura Tomassini (Inail – DIT), Collana Salute e sicurezza, edizione 2019 (formato PDF, 14.60 MB).

 

 

Vai all’area riservata agli abbonati dedicata a “ I sistemi di gestione per l’esercizio dei parchi eolici”.

 


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Rispondi Autore: Claudio Aradori - likes: 0
15/06/2021 (16:02:19)
Buongiorno ,sarei interessato a sapere quale formazione dovrebbero svolgere gli addetti antincendio e chi la dovrebbe fare , sarei interessato a partecipare .
grazie per l'eventuale risposta

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