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I sistemi di gestione: un’opportunità per le imprese

I sistemi di gestione: un’opportunità per le imprese
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: SGSL, MOG, dlgs 231/01

02/07/2013

Un seminario ha affrontato le applicazioni operative e l’utilità dei sistemi di gestione per le imprese. I modelli organizzativi, la definizione dei compiti, il monitoraggio, il riesame del sistema, l’organismo di vigilanza e il sistema di sanzioni.

Firenze, 2 Lug – I Sistemi di Gestione della Sicurezza del Lavoro (SGSL) sono ormai considerati la “nuova frontiera” della sicurezza. Una frontiera che deve essere facilmente “raggiungibile” da ogni impresa, piccola o grande che sia.
Per questo motivo PuntoSicuro continua la pubblicazione di articoli, interventi a seminari e convegni, che si soffermano sulle caratteristiche, sulle applicazioni operative e sull’utilità dei  sistemi di gestione per le imprese.
 
Un seminario su questi temi è stato organizzato da AIAS (Associazione italiana Ambiente e Sicurezza), sede regionale toscana, e si è tenuto a Firenze il 24 gennaio 2013. Gli atti del seminario, dal titolo “L'importanza di una efficace implementazione dei sistemi di gestione della sicurezza. Riflessioni ed indicazioni operative”, sono stati pubblicati sul sito dell’ ASL 10 di Firenze.
 
Ci soffermiamo sull’intervento “Sistemi di Gestione Sicurezza del Lavoro (SGSL) -  Metodologia pratica e casi applicativi”, a cura dell’Ing. Francesco Bini (Consulente Sicurezza Teseo S.r.l.).
L’autore ricorda che “la gestione del ‘nuovo’ (o della ‘minaccia’) obbliga ad intraprendere azioni ‘nuove’ che possono determinare effetti positivi nella vita dell’Azienda se l’impresa si dota di metodi adeguati”.  E un impresa efficiente e bene organizzata si dota di sistemi di gestione. 
Tra l’altro “una recente ricerca condotta dall’INAIL ha evidenziato che l’andamento infortunistico nelle aziende italiane che svolgono la propria attività adottando SGSL presentano una riduzione del:
15,4% nell’indice di frequenza (If);
22% nell’indice di gravità (Ig) rispetto ai valori nazionali”.

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L’autore sottolinea che un sistema di gestione per la sicurezza e salute sul lavoro (SGSL) è in realtà quel “complesso di cure e di cautele che il datore di lavoro deve impiegare per adempiere ai propri doveri”.
 
Dopo aver riportato le indicazioni dell’art. 30 (Modelli di organizzazione e di gestione) del Decreto legislativo 81/2008, l’intervento si sofferma sugli “aspetti da affrontare concretamente nella definizione di un corretto modello di organizzazione e di gestione”:
- adozione modelli organizzativi;
- gestione: stabilire come si compiono determinate attività;
- nominare un organismo di vigilanza interno;
- stabilire un sistema di sanzioni
 
Modelli organizzativi
L’autore segnala che “i modelli con cui è stato interpretato nel corso del tempo il funzionamento delle organizzazioni aziendali può essere di diverso tipo tra cui:
- “Approccio classico o Taylorismo;
- Interazionismo;
- Motivazionismo;
- Cognitivismo;
- TQM-total quality managment” 
 
Gestione aziendale
È necessaria una definizione dei compiti e delle responsabilità.
“Le mansioni, le competenze e le responsabilità devono essere definite chiaramente e rese note all'interno dell'azienda. È necessario predisporre la qualifica indispensabile all'assolvimento dei compiti e attribuire anche le competenze atte a garantire un idoneo adempimento delle mansioni conferite. Le disposizioni adottate vanno redatte per iscritto, documentate e comunicate agli interessati. In una corretta organizzazione aziendale tutti i partecipanti all’attività produttiva hanno un ruolo definito ed a tutti noto e, conseguentemente, i relativi compiti e responsabilità”.
Riguardo alle responsabilità deve essere chiaro:
- Chi è responsabile;
- Per cosa è responsabile;
- Quando è responsabile;
- Con quali risultati previsti.
 
Esercizio del sistema
Ricordando che “la sicurezza non è ‘qualcosa’ da fare oltre le altre cose di ogni giorno, ma il modo di farle, nella normale attività di tutta l’azienda”, vengono affrontati alcuni importanti aspetti del SGSL:
- informazione, formazione, addestramento: con riferimento a “sensibilizzazione (consapevolezza); informazione; formazione e addestramento”. L’autore a questo proposito riporta un  proverbio cinese: “Se lo dici, dimentico. Se mi fai vedere, ricordo. Se mi coinvolgi, capisco”;
- monitoraggio e registrazioni: “il monitoraggio e le registrazioni costituiscono una fase fondamentale perché consentono di tenere sotto controllo la propria attività, riscontrando eventuali anomalie rispetto agli standard di processo, non solo in termini di SSL ma anche in termini produttivi e qualitativi. La conoscenza degli eventuali scostamenti dagli obiettivi pianificati può evidenziare le eventuali carenze e far comprendere dove e come intervenire per assicurare il raggiungimento degli obiettivi preposti”;
- riesame del sistema: “il riesame del sistema consente al vertice dell’azienda di ottenere gli elementi quantitativi e qualitativi atti a consentire una corretta e documentata valutazione sul funzionamento del sistema e sul raggiungimento degli obiettivi generali dell’azienda e sulla adeguatezza degli obiettivi stessi”.
Argomenti tipici del riesame possono essere:
- “statistiche infortuni;
- risultati dei monitoraggi interni;
- azioni correttive intraprese;
- rapporti sulle emergenze (reali o simulate);
- rapporti dal responsabile designato dalla direzione sulle prestazioni complessive del sistema;
- rapporti sulla efficacia del sistema di gestione;
- rapporti sulla identificazione dei pericoli e sulla valutazione e controllo dei rischi”.
 
Organismo di controllo
L’ Organismo di vigilanza è un organismo interno all’ente “che abbia compiti di iniziativa e di controllo sulla efficacia del modello e che sia dotato di piena autonomia nell’esercizio della supervisione e del potere disciplinare”. Le sue caratteristiche devono essere: “Autonomia ed indipendenza, Professionalità (capacità e poteri), Continuità di azione”.
 
Sistema di sanzioni
Qualora dall’attività di controllo emergessero delle violazioni, “l’organismo di vigilanza deve applicare sanzioni amministrative di entità adeguata, tali da poter essere applicate senza ulteriore accettazione da parte della direzione”.
 
Per concludere l’adozione del SGSL:
- “permette di analizzare in maniera più immediata i rapporti tra i rischi valutati e le misure adottate;
- consente di osservare in maniera più consapevole gli obblighi della normativa sulla sicurezza”; 
- “aumenta l’efficienza e le prestazioni aziendali, che si riflettono anche sulle procedure di sicurezza, e pertanto comporta una maggiore produttività”.
 
 
Gli atti del seminario, pubblicati sul sito dell' ASL 10 di Firenze
 
- “ Sistemi di Gestione Sicurezza del Lavoro (SGSL) -  Metodologia pratica e casi applicativi”,  Ing. Francesco Bini - Consulente Sicurezza Teseo S.r.l. (formato PDF, 1.0 MB);
 
- “ La strategia sistemica nella gestione della salute e sicurezza. Dall’implementazione alla certificazione verso la tutela del modello 231”, Ing. Luca Matteini - Presidente Società di Consulenza Direzionale Exprit S.R.L. (formato PDF, 2.04 MB);
 
- “ L’importanza di una efficace implementazione dei sistemi di gestione della sicurezza. L’approccio dell’organo di vigilanza”, Dott. Giuseppe Petrioli – Direttore Dipartimento della Prevenzione ASL 10 Firenze (formato PDF, 43 kB).
 
 
 
Tiziano Menduto
 
 

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