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Ignoranza o indifferenza?

Luigi Matteo Meroni

Autore: Luigi Matteo Meroni

Categoria: Informazione, formazione, addestramento

13/10/2010

Infermiera in coma per un pugno alla stazione del metrò: nessuno le presta aiuto e nessuno mette in pratica le minime procedure di primo soccorso che tutti dovrebbero conoscere. Il commento di Luigi Matteo Meroni, direttore di PuntoSicuro.

Ignoranza o indifferenza?

Infermiera in coma per un pugno alla stazione del metrò: nessuno le presta aiuto e nessuno mette in pratica le minime procedure di primo soccorso che tutti dovrebbero conoscere. Il commento di Luigi Matteo Meroni, direttore di PuntoSicuro.

 
L'episodio accaduto nella stazione della metro di Roma ed il relativo video non sono un esempio di grande civiltà per l'Italia. Anzi sono un esempio di barbarie.
Non è possibile che nessuna persona si sia accucciata vicino alla vittima tentando di verificare il suo stato di coscienza.
 
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Non è possibile che nessuno di quei passanti avesse mai fatto un corso di primo soccorso, i cui rudimenti sono obbligatori nei corsi sulla sicurezza in ogni posto di lavoro e nei quali le prime regole che vengono insegnate sono:
- verifica lo stato di coscienza
- dai l'allarme al 118 comunicando i dati dell'incidente.
 
Nota: Si veda in fondo all'articolo alcuni suggerimenti per un approfondimento sulle procedure di primo soccorso.
 
In questo video ripreso dalle telecamere della stazione da parte dei Carabinieri della durata di 3 minuti nessuno si è chinato di fianco alla vittima per verificare lo stato di coscienza. Le sono passate di fianco centinaia di persone.
E' una cosa veramente di cui vergognarsi. Un paese che fa così non è un paese civile.
Un paese i cui cittadini non sono formati sui rudimenti del primo soccorso non è un paese civile.
Vergognamoci tutti per questo fatto accaduto a Roma e, come operatori della sicurezza facciamo il possibile per cambiare questo orrendo stato di cose.
 
 
 
Luigi Matteo Meroni
 
Questi alcuni degli approfondimenti che PuntoSicuro ha presentato recentemente utili per conoscere le modalità più efficaci per soccorrere una persona in difficoltà:
 
Un manuale per gli addetti al primo soccorso in azienda
 
Guida al primo soccorso sul telefonino
 
Pronto soccorso per soccorritori occasionali
 
“Aspettando l’ambulanza” e “aspettando il medico”: una guida del Ministero della Salute
 


Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
 

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Rispondi Autore: Giuliano Palotto immagine like - likes: 0
13/10/2010 (08:54:29)
Sono d'accordo su tutto l'articolo, su quello che è stato detto dai media e sul pensiero di Luigi Matteo Meroni. E' scandaloso che in un paese "civile" la gente comune non sappia le tecniche di primo soccorso. Ma analizzando le cause che hanno portato al fatto (leggi prevenzione), non è altrettanto scandaloso che per un millantato diritto di precedenza sul passaggio nei tornelli (se questa è la vera versione) si arrivi ad insulti, attacchi verbali, sputi, schiaffi e pugni in faccia? Credo che in Italia si stia dimenticando quali sono le cose che hanno un valore reale, e non parlo di macchine, telefonini e computer.
Rispondi Autore: Massimiliano Carpene immagine like - likes: 0
13/10/2010 (10:11:57)
3° possibilità: paura di essere indagati da qualche magistrato. Nemmeno le suore si fermano. Che paese di m...
Un mio amico in auto vede cadere 100 m davanti a sè un uomo in ciclomotore. Si ferma per soccorrerlo e si accorge che è ubriaco. Arriva la polizia che per prima cosa si avvicina all'infortunato e chiede se è stato il mio amico a farlo cadere. Se nella confusione del momento questo avesse risposto si per il mio amico sarebbe cominciato un calvario. Comunque nel caso ripreso mi sarei fermato. A titolo di cronaca ho partecipato, ovviamente assieme a tante altre persone, a 10 corsi di primo soccorso, anche con il defibrillatore.
Rispondi Autore: Luigi Matteo Meroni immagine like - likes: 0
13/10/2010 (10:36:43)
ricordiamoci che in Italia esiste il reato di OMISSIONE DI SOCCORSO:
L'omissione di Soccorso è un reato contro la persona, e più specificatamente contro la vita e l'incolumità individuale.

Tale norma ha la funzione di rafforzare il senso della solidarietà umana. Esso è un reato omissivo proprio, nel quale il legislatore viene a reprimere il mancato compimento di una azione giudicata come doverosa, indipendentemente dal verificarsi o meno di un evento come conseguenza di tale omissione.
Rispondi Autore: Paolo Alemani immagine like - likes: 0
13/10/2010 (11:30:49)
Sono stufo! Sono stanco di violenze, di idioti (veri o finti) che appestano le nostre vite, di violenti (stranieri o no non fa differenza). Ma, almeno per quanto riguarda questo filmato, mi permetto di dissentire da quanto esposto. Almeno in parte.
Sono d’accordo che spesso tutti noi abbiamo la tendenza a non interessarci di quello che accade alle persone che incrociamo casualmente, come nel caso, in una stazione o per la strada. Ma non mi sembra questo il caso.
Premetto che non sono mai stato un entusiasta dei corsi di primo soccorso così come sono definiti per legge. 12 o 16 ore di corso (anche con la rianimazione del manichino) non permettono certo di avere le capacità di affrontare qualsiasi problema medico si presenti. E’ necessaria esperienza e affiancamento con persone esperte (come ben sanno i volontari e i professionisti del soccorso).
Di contro 12 o 16 ore di corso (e aggiornamenti successivi) mi sembrano troppe per valutare lo stato di coscienza e chiamare il 118. Forse siamo di fronte all’ennesimo esempio di business incentrato sulla formazione? Ma torniamo a bomba sul filmato…….
A sec. 0:25 l’uomo sferra il pugno alla donna che cade.
In quel momento nessuno interviene, anche se forse solo la persona seduta sulla prima panchina può aver visto qualcosa (il campo inquadrato è abbastanza sgombro).
Ma seguite l’aggressore, si allontana come se niente fosse ma poi verso il fondo del campo inquadrato (tra le colonne rosse) viene fermato da un uomo con una valigetta (sec. 0:38.)
In quei momenti passano una ragazza e una signora anziana (che effettivamente passa via guardando senza fermarsi). Intanto l’uomo sulla panchina, che probabilmente ha visto l’aggressione, si alza e se ne va (ma siamo sicuri?).
Nel frattempo l’uomo con la valigetta pressa l’aggressore e non lo fa allontanare (anche se tenta di spostarsi verso la panchina. Min 1:00; sono passati 45 secondi dal fatto..).
A 1:02 spunta dalla colonna vicino al cestino verde un uomo con una borsa di plastica chiara che si avvicina e si ferma (un po’ titubante ma sfido chiunque, in quel frangente, a essere rapido e lucido).
Sembra mettere le mani in tasca…..se guardate bene è lo stesso soggetto che era sulla panchina e che precedentemente sembra allontanarsi! Forse tenta di chiamare i soccorsi?
Io avrei fatto lo stesso, il soggetto a terra è privo di sensi da almeno un minuto. Aggredito, potrebbe avere delle lesioni. Cosa dicono i corsi di primo soccorso? Non muovetelo! Qualche eroe vorrebbe tentare una manovra CPR? Col rischio di lesionare le vertebre cervicali già messe male per il pugno?
Appena l’uomo si ferma a valutare la situazione si forma un capannello di gente mentre una persona (pantaloni grigi e camicia bianca) si stacca per raggiungere l’aggressore e l’uomo con la valigetta e sembra interrogarli (qualche funzionario? Poliziotto? O chi solo qualcuno che voleva dare una mano?). Tanti altri guardano e passano…..
Intanto diverse persone si avvicinano alla vittima e sembra che cerchino di capire se è cosciente (è vero, nessuno si inginocchia, ma è strettamente necessario? Chiediamoci, noi cosa avremmo fatto?) Sono passati 1 minuto e 25 secondi dal fatto…..L’aggressore, l’uomo con la camicia bianca e quello con la valigetta si portano verso la vittima e non lasciano l’area fino alla fine del filmato.
Mi rimane un dubbio…….dopo quanto tempo sono arrivati i soccorritori? Magari a 3:10 minuti dall’inizio del filmato? Perché si omette questo elemento fondamentale? Solo per poter dire: “era pieno di gente e tutti se ne sono fregati?”
Magari qualcuno dei presenti è corso al posto di polizia per chiedere aiuto direttamente, magari qualcun altro ha chiamato col cellulare i soccorsi.
Per quanto ne sappiamo dopo 2 minuti e 45 secondi dal pugno i soccorsi non erano arrivati.
Mi sembra un tempo più che ragionevole, viste le condizioni nelle quali si è svolto il fatto.
In questo tempo l’aggressore è stato fermato, qualcuno ha valutato la situazione e sicuramente (anche se non si vede dal filmato) l’allarme è stato lanciato. I tempi in gioco sono giustificati dall’evento violento ed improvviso. Giustamente nessuno è partito con manovre di primo soccorso (che potevano mettere ancora più a rischio la vittima o la salute del soccorritore (regola fondamentale dei corsi di primo soccorso: Il soccorritore deve cautelare prima di tutto la sua sicurezza!).
Ultima cosa……siamo già circondati da una masnada di giornalisti idioti che manipolano le informazioni.
In nome del diritto di cronaca ci presentano foto fuori contesto e filmati montati e fermati dove più conviene. Non caschiamo tutti in queste trappole mediatiche, sviluppiamo il nostro spirito di osservazione e il senso critico nei confronti di chi dovrebbe fare informazione. E non solo business…..
Rispondi Autore: Mario immagine like - likes: 0
13/10/2010 (12:06:44)
chiamare il 118 dopo 1 minuto e mezzo è considerata omissione di soccorso?
Rispondi Autore: Luigi Matteo Meroni immagine like - likes: 0
13/10/2010 (13:01:13)
@ Alemani. Io mi sarei fermato e chinato vicino alla vittima e avrei verificato il suo stato di coscienza e immediatamente avvisato il 118. Verificare lo stato di coscienza non determina alcun trauma alla persona e non si parla di rianimazione cardiopolmonare che, se fosse stata necessaria, avrei comunque praticato.
Se una persona è in arresto cardiaco è infatti moralmente obbligatorio intervenire dato che dopo 3 minuti di mancanza di afflusso di ossigeno nel sangue ed al cervello la persona può riportare danni permanenti ed irreversibili o, semplicemente, morire.
Il comportamento a cui assistiamo nel video da parte di tutti i presenti è indegno.
Se questo fatto fosse accaduto in paese dove la cultura della sicurezza è + avanzata (mi riferisco ad esempio ai paesi nordici dove insegnano le manovre di soccorso a partire dalla scuola) il video sarebbe stato molto diverso.
Non capisco il suo accenno ai corsi di primo soccorso come se fossero inutili. Se sono fatti bene danno tutti gli elementi per intervenire e il senso della prova pratica sul manichino è proprio quello: spiegare come intervenire in caso di necessità.
Rispondi Autore: Paolo Alemani immagine like - likes: 0
13/10/2010 (13:06:26)
Abbiamo centrato il punto nodale del discorso! Io non ho detto che i corsi di primo soccorso siano inutili……forse sono ipertrofici, inutilmente lunghi. Soprattutto tenendo conto dei destinatari del corso.
Qualcuno, dopo aver frequentato i corsi, si sente pienamente in grado di mettere le mani su un paziente? Secondo i lettori un soccorritore (volontario o professionista) sarebbe in grado di operare al termine del corso senza la necessaria esperienza che solo un affiancamento e un addestramento pratico possono dare?
La valutazione dello stato del paziente è una cosa che non sempre è facile fare.
Se non si hanno conoscenze sull’evento che ha prodotto l’infortunio si potrebbe intervenire malamente. Un intervento corretto può salvare una vita, uno sbagliato la può troncare.
La teoria mi dice che dopo tre minuti di assenza di circolazione il danno cerebrale è certo, tutto chiaro, limpido e cristallino, in teoria. Non si tiene minimamente conto dell’emotività delle persone, quasi nessuno ha la prontezza di mettere in pratica la teoria e pochissimi hanno l’esperienza per farlo correttamente.
Nel caso in oggetto il soggetto ferito è stato affiancato dopo poco tempo da qualcuno che l’avrà visto privo di coscienza chissà, magari anche in grado di respirare autonomamente. Sicuramente qualcuno avrà chiamato i soccorsi. Non mi sembra che se si fossero fermate tutte le persone del filmato la cosa si sarebbe potuta risolvere in altro modo.
La mia critica, oltre all’ipertrofia dei corsi di primo soccorso, è rivolta a chi divulga notizie in modo scandalistico e a chi se le beve senza neppure pensare: “Aspetta un secondo….ma le cose sono andate così davvero?” “Perché non si vedono i soccorsi? Non è che sono arrivati dopo 5 secondi dalla fine del filmato?” “E’ vero che tutti sono così “str….” da non fare niente?”
Ho cercato velocemente su youtube altre versioni del filmato, tutte si interrompono prima di vedere i soccorsi arrivare…..un caso? (Attenzione prima o poi tutti ci caschiamo. Prendiamo le notizie pre-digerite da qualcun altro e le facciamo nostre, stavolta m’è saltata la mosca al naso ma chissà quante altre volte per il naso mi ci hanno preso!).
Ultima cosa, la frase :” Il comportamento a cui assistiamo nel video da parte di tutti i presenti è indegno” non rende giustizia alla persona che ha avuto il coraggio di fermare l’aggressore, a chi sicuramente avrà chiamato i soccorsi e a chi si sia reso disponibile per le indagini. Non tutti siamo così “str……”.
Rispondi Autore: Luigi Matteo Meroni immagine like - likes: 0
13/10/2010 (13:45:20)
Per verificare lo stato di coscienza bisogna accucciarsi a fianco della persona e chiamarla scuotendola leggermente. Se non risponde è in stato di incoscienza. Non bisogna essere dei geni e neppure dei santi o degli eroi per farlo. Nel caso in questione nessuno lo ha fatto. Comportamento incivile e indegno.

I corsi di primo soccorso servono ad insegnare il primo soccorso, ovvero le prime manovre da mettere in atto in caso di infortunio nei luoghi di lavoro nell'attesa dei soccorsi professionali. Manovre che possono salvare delle vite (BLS ad es.) o ridurre fortemente i danni (blocco di emorragie ad. es.).
Se il corso è ben fatto dopo 12 ore un allievo dovrebbe essere in grado di mettere in atto le manovre e procedure basilari.
E se l'azienda rispetta la legge ogni anno dovrebbe fare delle esercitazioni di ripasso.

C'è ancora tanta strada da fare...

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