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Flash safety lab: un fab lab per l’informazione e la sicurezza

Flash safety lab: un fab lab per l’informazione e la sicurezza
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Informazione, formazione, addestramento

23/06/2020

INAIL presenta un ambiente di apprendimento condiviso e interconnesso che utilizza la dimensione creativa e digitale del DIY (do it by yourself) al fine del trasferimento dei contenuti tecnico scientifici della cultura della sicurezza sul lavoro.

Flash safety lab: un fab lab per l’informazione e la sicurezza

INAIL presenta un ambiente di apprendimento condiviso e interconnesso che utilizza la dimensione creativa e digitale del DIY (do it by yourself) al fine del trasferimento dei contenuti tecnico scientifici della cultura della sicurezza sul lavoro.

Pubblichiamo il factsheet di INAIL che presenta il fab-lab dell’informazione "Flash Safety Lab", un ambiente di apprendimento condiviso e interconnesso che utilizza la dimensione creativa e digitale del DIY (do it by yourself) al fine del trasferimento dei contenuti tecnico scientifici della cultura della sicurezza sul lavoro, realizzato dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici.
 

FLASH SAFETY LAB

L’evoluzione social di Internet e la distribuzione di massa dei devices di connessione hanno impattato fortemente i sistemi di apprendimento: make, do it by yourselfes, share, sono le parole chiave della cultura condivisa per la quale il discente apprende, crea e insegna, è responsabile dei suoi contenuti e influenza chi decide di seguirlo. Le strutture della conoscenza, mutate dalla tecnologia, hanno acquisito una vocazione esperienziale, artigianale e laboratoriale e attraverso internet, innescano nuovi ambienti dalla duplice natura: formativa e produttiva. Anche la cultura della sicurezza si misura coi nuovi scenari dell’innovazione tecnologica e il rischio di un indebolimento dell’efficacia delle metodologie formali di formazione: una cultura condivisa e interconnessa della sicurezza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che affronti i nuovi rischi fi gli di una tecnologia pervasiva e rivoluzionaria, è uno degli obiettivi che si prefi ggono coloro che si occupano di trasferimento tecnologico ed in particolare nei contesti sociali, di relazione e di incontro peer-to-peer, come le grandi piattaforme social di rete o le manifestazioni fieristiche. Un fab-lab dell’informazione, il Flash Safety Lab, realizzato da alcuni ricercatori Inail, viene ad essere un prezioso alleato nella concretizzazione produttiva dell’apprendimento condiviso e della sperimentazione sinergica tra competenza e creatività personale, attraverso la rete, un contributo alla prevenzione e all’informazione.
 
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ARTIGIANATO, FAI DA TE E CONOSCENZA

La commistione tra artigianato, fai da te e formazione ha una radice storica e si proietta, oggi, nella dimensione creativa e digitale del DIY (do it by yourself), che ha sviluppato, anche, grazie alla rete, nuove opportunità e categorie professionali. Queste ultime, attraverso l’uso e lo sviluppo di internet, si avvalgono della nuova concezione di ambiente interconnesso, come risultanza sovradimensionale di diversi luoghi di lavoro/studio in rete, che grazie alla connessione, in tempo sincronico e diacronico, realizzano prodotti in modo artigianale e creativo e dal prodotto sviluppano conoscenze. In questo contesto la tradizionale figura del “maestro” del mestiere è la risultanza di una pluralità di voci e competenze che si incontrano su piattaforme di rete o in ambienti fisici che consentono la condivisione di conoscenze. Alcune piattaforme social come Youtube e Instagram, in particolare, nascondono tra le pieghe infinite dei loro canali un sapere infinito, quotidianamente trasferito in un dialogo incessante tra utenti. Assistiamo alla rielaborazione della figura del “maestro”, come colui che è depositario della pratica e di cui ci si fida: l’influencer ed in particolare l’influencer formatore, è, in questo, un “mastro moderno”, un esperto con cui si è in confidenza, il bottegaio della connessione accanto. Anche i fab-lab promuovono l’incontro di competenze variegate e di diversa origine, per costruire innovazione e progresso, in un rapporto peer to peer appassionati, professionisti, dilettanti, artigiani e creativi. La cultura del fare spesso viene vista come ancorata alla pratica, senza spessore teorico, ma influencers e makers dimostrano che essa rovescia semplicemente, in una dimensione esperienziale, la prospettiva dell’apprendimento teorico, come una “conferma” dell’ottica laboratoriale e non più il punto di partenza. Il concetto formale di apprendimento, in questa dinamica, viene ridotto, non soppresso, integrato alle dinamiche non formali e informali, perchè ogni singolo partecipante del circuito di conoscenza/produzione costituisce spunto e approfondimento a un ciclo continuo di sapere, sulla base della propria personale inclinazione e della propria competenza. L’artigianato e il fai da te digitali aprono quindi nuove occupazioni, ma anche nuovi scenari di rischio per la sicurezza sul lavoro e la loro “vocazione” formativa, contestuale alla pratica produttiva, riveste di una duplice natura gli ambienti interconnessi del fare online: da una parte nuovi strumenti di trasferimento e occasioni metodologiche, da un’altra nuova realtà multidimensionale del lavoro. In entrambi i casi siamo dinanzi a una sfida per la cultura della prevenzione e per i contenuti tecnico scientifici che la sicurezza sul lavoro comporta.
 

FLASH SAFETY LAB: UN FAB LAB PER L’INFORMAZIONE E LA SICUREZZA

Il “Flash Safety Lab” è il risultato di una sperimentazione dei ricercatori dell’Inail, nel contesto delle manifestazioni fieristiche, particolarmente adatto agli studenti e fi nalizzato all’individuazione di metodologie innovative per la gestione dell’informazione sulla sicurezza nei contesti divulgativi ed in particolare quelli fieristici. Il particolare sito delle manifestazioni fieristiche, infatti, consente l’incontro tra la scienza e la società: un terreno privilegiato di dialogo e divulgazione tecnico-sociale e un canale peculiare di diff usione, tesa alla partecipazione dei cittadini a tematiche che reverberano e impattano profondamente l’opinione pubblica. È un contesto estremamente eterogeneo e dinamico, nel quale i complessi contenuti tecnici della sicurezza sul lavoro vanno erogati con metodologie innovative, sfruttando l’impatto delle nuove tecnologie della comunicazione sulle strutture del pensiero e dell’apprendimento, per un’informazione adeguata, modulata sulle “specifi che capacità di apprendimento del destinatario”. La sperimentazione è stata condotta durante la partecipazione a diverse manifestazioni fieristiche1.
 
 
Il “Flash Safety Lab” è un ambiente di apprendimento condiviso, basato sulla gestione immediata e creativa dell’informazione tecnico scientifica in materia di sicurezza sul lavoro, nel rispetto dei diritti online. È un processo di trasferimento crossmediale e transmediale che innesca una metodologia di apprendimento basata su procedimenti adduttivi. I discenti e i ricercatori costituiscono un team di analisi e ricerca. La tematica presentata nelle occasioni fieristiche è stata quella dei rischi innescati nel peculiare contesto dei tutorial online, inquadrati come attività produttiva emergente. L’informazione iniziale è trattata dai ricercatori in forma breve, sintetica, per immagini e video, illustrando ai discenti un caso studio di mancata sicurezza in contesti di artigianato online e tratto dai tutorial, evidenziandone i rischi specifici. I discenti, quindi, si dividono per “competenza” e interesse, nei diversi ambienti della ricerca sulla sicurezza, realizzati intorno a un unico tavolo, su cui sono organizzate 5 aree di lavoro: condivisione delle esperienze; analisi del rischio; sperimentazione; trasferimento dei risultati; consulenza e verifica. Durante tutto il processo i discenti si avvalgono della consulenza dei ricercatori interconnessi dai laboratori nelle sedi Inail ed esperti del rischio specifico. Dopo una condivisione di esperienze sul caso, parte degli studenti esegue una valutazione del rischio studiando contestualmente altri tutorial in rete. Un secondo gruppo sperimenta in modo “corretto” la prassi artigianale. Infine un terzo gruppo rigenera il contenuto scorretto iniziale e costruisce un tutorial “corretto”, scegliendo corretti dispositivi di protezione, innescando una dinamica di “influenza”, così che i dicenti divengono responsabili stessi della sicurezza. Nel corso della sperimentazione i discenti hanno inquadrato, utilizzando il sistema i rischi emergenti nelle pratiche di artigianato fai da te distribuite nei tutorial, analizzandone dodici in circa un’ora di lavoro ed evidenziando la ricorrenza inconsapevole dei rischi: elettrico, incendio-esplosione, chimico, fi sico, sostanze pericolose, elettrico, meccanico.
 
 
 
1. “Influencer della Sicurezza”, Orientamenti 2018, Genova;
“Flash Lab: sicurezza sul lavoro e contaminazione negli ambienti di rete” Expo Training 2018 Milano.
“Impiego dei DPI Smart e Divulgazione 4.0 nei siti contaminati” 12° edizione RemTech 2018), Ferrara.
“Flash safety: fare sicurezza attraverso i sistemi informativi” 27° Mostra del Conve-gno Nazionale Job Orienta, Verona, 2017.

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