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Il modello AiFOS per la formazione

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Campagne di prevenzione

03/11/2010

La formazione per la promozione della salute e della sicurezza: l’intervento del presidente di AiFOS sui nuovi sistemi e modelli formativi.

 
In concomitanza con la Settimana Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, il 28 ottobre 2010 il Comune di Milano ha organizzato un incontro intitolato “Dalla tutela alla promozione della salute e della sicurezza sul lavoro” e dedicato ai soggetti attivi della sicurezza (datori di lavoro, dirigenti, addetti al servizio di prevenzione e protezione, medici, responsabili dei lavoratori, formatori, …). 
Nella Tavola Rotonda del mattino si è ricordato che il mondo del lavoro chiede a questi soggetti di acquisire nuove competenze e di mettere a punto nuovi processi formativi e di cambiamento comportamentale per favorire nei luoghi di lavoro l’adozione di comportamenti orientati alla promozione della salute e della sicurezza.
All’incontro ha partecipato attivamente il Prof. Rocco Vitale, presidente di AiFOS, un’associazione senza scopo di lucro costituita da formatori, docenti, professionisti, consulenti, aziende e da quanti operano nel campo della formazione della sicurezza sul lavoro.
 


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Nel suo intervento il presidente ha sottolineato come il tema della tutela della promozione della salute rappresenti “un passo in avanti nel dibattito sulla formazione ponendosi quale elemento dinamico e non di organizzazione di mero assolvimento ad obblighi normativi”. In un contesto in cui investire nella promozione della salute può essere decisamente conveniente per le aziende, la formazione deve esprimere il meglio e soprattutto “attuare e sviluppare nuovi modelli formativi ed esperienziali”.
 
Il nuovo modello di formazione sperimentale attuato dall’AiFOS ha posto alla base della progettazione e della successiva azione formativa il ruolo del formatore.
È lui, il formatore, che analizza il fabbisogno di formazione e, in base alla realtà aziendale, deve decidere “quale sia per il gruppo omogeneo il migliore sistema od il modello da applicare”.
 
Questo modello è stato sperimentato in differenti realtà aziendali ed attualmente è in fase di attuazione nell’ambito del progetto “ Lombardia Eccellente”, promosso in collaborazione con la Regione Lombardia.
Il formatore non deve applicare una metodologia formativa standardizzata, ma scegliere tra strategie differenti:
- lezioni in aula con tempi di lezione frontale del docente ridotti a favore di spazi per le esercitazioni;
- lezioni in aula con docente e in azienda con la collaborazione diretta dei lavoratori e di datori di lavoro, dirigenti, responsabili ed addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione. La parte in azienda è correlata all’analisi-compilazione di alcune check-list strettamente collegate alla mansione ed al settore produttivo;
- lezioni in aula, in azienda e attraverso il sistema e-learning, innovativa metodologia formativa che sfrutta la rete di internet e che prevede la presenza virtuale o fisica di un tutor.
 
Il modello formativo dell’AiFOS, conclude il  Prof. Rocco Vitale, “deve essere di competenza del formatore il cui ruolo, non solo viene ad assumere nuova importanza, ma diventa sempre più il centro del sistema formativo”. Un sistema formativo capace di trasferire le idonee competenze per lo svolgimento in sicurezza delle attività lavorative e per l’efficace identificazione, riduzione e gestione dei rischi professionali.
 
 
Fonte: Aifos.


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