Viaggiare sicuri
Quello che inizia oggi è uno dei week-end da “bollino rosso” per il traffico intenso. Milioni di persone percorreranno strade ed autostrade italiane per raggiungere i luoghi di villeggiatura.
La buona riuscita del viaggio tuttavia inizia ancor prima di mettersi in auto. Per ricordare agli automobilisti alcune preziose raccomandazioni per un viaggio in sicurezza, l’Aci di Milano le ha diffuse in un vademecum, nella convinzione che un comportamento più responsabile dei conducenti crei condizioni di maggiore sicurezza e quindi consenta di evitare il maggior numero di incidenti possibile.
- Controllare l’efficienza del veicolo. Far effettuare regolarmente da personale specializzato alcune verifiche; ad esempio, controllare livelli dei liquidi, fanali, stop, frecce, orientamento dei proiettori. Importante è inoltre il controllo del liquido e delle pastiglie dei freni. Un’attenzione particolare va riservata agli pneumatici. E’ fondamentale che siano sempre in buone condizioni (compresa la ruota di scorta): senza tagli, lesioni o rigonfiamenti, con un adeguato spessore e correttamente gonfiati. Una pressione non corretta può alterare la stabilità e la sicurezza del veicolo. Da non trascurare poi la pulizia del parabrezza e il buono stato delle spazzole del tergicristallo.
- Viaggiare sempre in buone condizioni psicofisiche.Attenti alle proprie capacità: vista, udito, riflessi. Ed attenti agli effetti dei farmaci che assumete sia abitualmente che occasionalmente. Non sottovalutate la sonnolenza. Quando la avvertite potete fare dei microsonni di qualche secondo… ed in 5 secondi a 130 km/h percorrete con la vostra auto circa 180 metri, senza controllo. Quindi se avvertite segnali quali bruciore degli occhi, frequenti sbadigli, facile distraibilità il consiglio è uno solo: fermarsi e fare un breve pisolino. L’effetto “svegliante” della tazzina di caffè non basta!
- Non bere bevande alcoliche. Basta bere poco perché le nostre capacità alla guida vengano annebbiate, anche nel caso non sia superato il limite consentito dello 0,5 per mille. “Anche con limitate quantità di alcool - afferma l’Aci - le nostre capacità psicofisiche diminuiscono ed è questa la condizione più pericolosa per la guida, dal momento che non ne siamo consapevoli.”
- Cinture di sicurezza per tutti e seggiolini per i bambini. L’importanza del poggiatesta.In caso di incidente, cinture e seggiolini sono di fondamentale importanza per ridurre i rischi di urto all’interno del veicolo o di essere catapultati fuori. La cintura deve essere allacciata correttamente sempre, anche in presenza di airbag: solo così questo può dare il massimo dei benefici senza creare inconvenienti. I bambini non devono mai essere collocati, anche se posizionati negli appositi seggiolini, su un sedile di fronte ad un airbag. Questo vale anche per i seggiolini che si montano rivolti all’indietro: in caso di impatto l’esplosione dell’airbag potrebbe determinare gravi lesioni al bambino.
Va ricordato inoltre che una corretta regolazione del poggiatesta può, in caso di impatto, ridurre notevolmente il rischio di danni al collo.
- Sistemazione del carico. Non superare il limite di peso trasportabile indicato dalla carta di circolazione e disporre in maniera ordinata gli oggetti nei vani portabagagli in dotazione. Se si ricorre al portabagagli esterno, attenzione a non sovraccaricare la vettura per non compromettere la sua stabilità e, conseguentemente, la sicurezza di marcia. Ancora più attenzione alla guida deve essere prestata se alla vettura è agganciato un rimorchio. Il traino di questo determina una minore stabilità e diverse reazioni in caso di frenata.
- Limitare la velocità e mantenere la distanza di sicurezza. Si frena 1 secondo dopo aver visto accendersi gli stop dell’auto che ci sta davanti. E’ il tempo di reazione medio per passare dal pedale all’acceleratore a quello del freno. In quel secondo si percorrono 14 metri a 50 km/h, 28 metri a 100 km/h, 36 metri a 130 km/h. Se la distanza di sicurezza è inferiore, il tamponamento sarà inevitabile.
- Attenti a pioggia e vento.I fondi stradali resi viscidi dalla pioggia impediscono un’ottimale aderenza. Ancor più pericolose sono le piogge leggere che non lavano l’asfalto ma creano, con la polvere e i residui presenti, uno strato altamente scivoloso. In questi casi lo spazio per fermarsi aumenta notevolmente. Basti pensare che a 70 km/h sull’asciutto ci si arresta in 43 metri, mentre sono necessari quasi 70 metri sul bagnato.
La stabilità del veicolo può essere inoltre messa in pericolo anche dal vento, soprattutto percorrendo i viadotti e all’uscita delle gallerie.
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