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I dispositivi per la localizzazione degli autovelox sono leciti?
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I navigatori satellitari che indicano la postazione di autovelox e degli altri strumenti di controllo della velocità sono leciti, mentre non sono leciti gli strumenti, noti come anti-autovelox, che interferiscono con il buon funzionamento dei misuratori di velocità.
A chiarirlo è il sito web della Polizia di Stato, in risposta ad alcuni quesiti inviati dagli utenti.
Il divieto dell’utilizzo degli anti-autovelox è stato ribadito dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 12150 del 24 maggio 2007 che conferma quanto previsto dall’art 45 del Codice della Strada. L’uso illecito di tali strumenti si configura anche quando il conducente dispone solo dell’apparecchio senza che questo lo avverta della presenza del posto di controllo.
Il divieto dell’utilizzo degli anti-autovelox è stato ribadito dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 12150 del 24 maggio 2007 che conferma quanto previsto dall’art 45 del Codice della Strada. L’uso illecito di tali strumenti si configura anche quando il conducente dispone solo dell’apparecchio senza che questo lo avverta della presenza del posto di controllo.
Per chi utilizza i dispositivi che interferiscono con la strumentazione della Stradale la multa prevista va da 742 a 2.970 euro (oltre che alla confisca dell’oggetto).
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Nessun divieto, invece, per i navigatori satellitari che dispongono della localizzazione degli autovelox e che segnalandone la presenza invitano il conducente alla prudenza.
“Questo anzi – afferma la Polizia stradale - è un obiettivo perseguito anche dalla Polizia di Stato che proprio per cercare di garantire maggiore sicurezza sulle strade ha deciso di pubblicare sul sito le mappe di autovelox, tutor e altri strumenti che controllano la velocità. Il fatto che i conducenti per evitare la multa rallentino anche se solo per un breve tratto indicato dal “bip” può essere un modo per tutelare i conducenti.”
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