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Fari puntati sulle notti del week end
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Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Il week end è alle porte e con esso la speranza che la spensieratezza delle notti di festa non faccia scordare agli automobilisti, in particolare ai giovani, il rispetto delle regole della sicurezza stradale.
Uno spunto di riflessione sulla gravità del problema è offerto dalle statistiche, elaborate sulla base dei dati Istat del 2005, presentate dall’Asaps sull’incidentalità stradale e sui controlli effettuali nel fine settimana.
Gravità. Secondo l’Asaps gli incidenti della notte non sono in percentuale numerosissimi, ma sono estremamente pericolosi.
Nella fascia oraria che va dalle 22 alle 6 del mattino nel 2005 si sono verificati 35.098 incidenti stradali (pari al 15,6% del totale) che hanno causato il decesso di 1.529 persone (pari al 28,1% del totale) e il ferimento di 54.873 persone (pari al 17,5% del numero complessivo di quanti sono dovuti ricorrere al pronto soccorso).
Riguardo all’indice l'indice di mortalità degli incidenti (cioè il numero dei morti ogni 100 incidenti rilevati dalle forse di polizia), quello medio nazionale è pari a 2,4%, mentre quello dei sinistri che accadono di notte è pari al 4,4%. Il valore massimo si tocca nella notte del venerdì con una punta del 4,7%.
Nelle notti di venerdì e sabato si concentra poi il 44,3% del totale dei sinistri delle notti di tutta la settimana, esattamente 6.942 il venerdì notte pari al 19,8% e 8.613 il sabato notte 24,5%.
I morti per incidenti stradali nelle notti di venerdì e sabato rappresentano il 45% dei decessi complessivi delle notti della settimana, 688 in totale (280 nella notte del venerdì, 408 nella notte del sabato).
“La settimana – rileva l’Asaps - disegna un grafico della mortalità che forma un triste crescendo: 148 vittime la notte del lunedì, 151 il martedì, 180 il mercoledì,190 il il giovedì, 280 il venerdì, e 408 il sabato. La domenica si ferma a quota 172.”
Strade più a rischio. Nelle notti del week end gli incidenti che avvengono nelle aree urbane sono più del doppio rispetto a quelli che avvengono nelle strade extraurbane.
Tuttavia quelli che avvengono nelle strade extraurbane hanno un indice di mortalità quasi quadruplo, pari all'8,9%, contro un tasso del 2,5% dei sinistri dell'area urbana.
Controlli. L’Asaps ritiene insufficienti i controlli sulle strade italiane nelle notti del fine settimana. La pattuglie sono poche e i controlli con l'etilometro, circa 200mila l’anno, sono in diminuzione.
Nel 2002/2004 solo il 3% dei patentati italiani è stato controllato con l'etilometro, rispetto al 16% della media europea e al 38% dei Paesi più severi. In Francia si effettuano 7-8 milioni di controlli l'anno; in Spagna, 3-4 milioni. In Italia, 200.000.
“Su 35 milioni di patentati- osserva l’Asaps - , significa una probabilità di controllo ogni 175 anni. Un'età (al momento) inarrivabile. Molti, troppi ragazzi, purtroppo non arrivano per questo motivo a vedere neanche le prime rughe.”
Uno spunto di riflessione sulla gravità del problema è offerto dalle statistiche, elaborate sulla base dei dati Istat del 2005, presentate dall’Asaps sull’incidentalità stradale e sui controlli effettuali nel fine settimana.
Gravità. Secondo l’Asaps gli incidenti della notte non sono in percentuale numerosissimi, ma sono estremamente pericolosi.
Nella fascia oraria che va dalle 22 alle 6 del mattino nel 2005 si sono verificati 35.098 incidenti stradali (pari al 15,6% del totale) che hanno causato il decesso di 1.529 persone (pari al 28,1% del totale) e il ferimento di 54.873 persone (pari al 17,5% del numero complessivo di quanti sono dovuti ricorrere al pronto soccorso).
Riguardo all’indice l'indice di mortalità degli incidenti (cioè il numero dei morti ogni 100 incidenti rilevati dalle forse di polizia), quello medio nazionale è pari a 2,4%, mentre quello dei sinistri che accadono di notte è pari al 4,4%. Il valore massimo si tocca nella notte del venerdì con una punta del 4,7%.
Nelle notti di venerdì e sabato si concentra poi il 44,3% del totale dei sinistri delle notti di tutta la settimana, esattamente 6.942 il venerdì notte pari al 19,8% e 8.613 il sabato notte 24,5%.
I morti per incidenti stradali nelle notti di venerdì e sabato rappresentano il 45% dei decessi complessivi delle notti della settimana, 688 in totale (280 nella notte del venerdì, 408 nella notte del sabato).
“La settimana – rileva l’Asaps - disegna un grafico della mortalità che forma un triste crescendo: 148 vittime la notte del lunedì, 151 il martedì, 180 il mercoledì,190 il il giovedì, 280 il venerdì, e 408 il sabato. La domenica si ferma a quota 172.”
Strade più a rischio. Nelle notti del week end gli incidenti che avvengono nelle aree urbane sono più del doppio rispetto a quelli che avvengono nelle strade extraurbane.
Tuttavia quelli che avvengono nelle strade extraurbane hanno un indice di mortalità quasi quadruplo, pari all'8,9%, contro un tasso del 2,5% dei sinistri dell'area urbana.
Controlli. L’Asaps ritiene insufficienti i controlli sulle strade italiane nelle notti del fine settimana. La pattuglie sono poche e i controlli con l'etilometro, circa 200mila l’anno, sono in diminuzione.
Nel 2002/2004 solo il 3% dei patentati italiani è stato controllato con l'etilometro, rispetto al 16% della media europea e al 38% dei Paesi più severi. In Francia si effettuano 7-8 milioni di controlli l'anno; in Spagna, 3-4 milioni. In Italia, 200.000.
“Su 35 milioni di patentati- osserva l’Asaps - , significa una probabilità di controllo ogni 175 anni. Un'età (al momento) inarrivabile. Molti, troppi ragazzi, purtroppo non arrivano per questo motivo a vedere neanche le prime rughe.”
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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