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Controlli elettronici della velocita' fuorilegge?
I controlli elettronici della velocità sulle strade senza l'immediata contestazione dell'infrazione sono fuorilegge? Si, se non è stato predisposto dal prefetto un preciso elenco delle strade dove non è possibile il fermo di un veicolo in condizioni di sicurezza. In mancanza di questo elenco non è infatti possibile installare dispositivi per il controllo del traffico a distanza non presenziati.
Il recente decreto legge che ha modificato il Codice della strada infatti prevede che "entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il prefetto, sentiti gli organi di polizia stradale competenti per territorio e su conforme parere degli enti proprietari, individua le strade, diverse dalle autostrade o dalle strade extraurbane principali, tenendo conto del tasso di incidentalità, delle condizioni strutturali, plano-altimetriche e di traffico per le quali non e' possibile il fermo di un veicolo senza recare pregiudizio alla sicurezza della circolazione, alla fluidità del traffico o all'incolumità degli agenti operanti e dei soggetti controllati.''
Una limitazione all'uso dei rivelatori di velocità che per ora pochissimi prefetti hanno regolamentato.
E i ricorsi degli automobilisti multati cominciano a moltiplicarsi. Caso esemplificativo è Cremona, dove i ricorsi sono esplosi dopo che il comune ha varato una campagna di controlli a tappeto a distanza con l'uso dei telelaser.
Il recente decreto legge che ha modificato il Codice della strada infatti prevede che "entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il prefetto, sentiti gli organi di polizia stradale competenti per territorio e su conforme parere degli enti proprietari, individua le strade, diverse dalle autostrade o dalle strade extraurbane principali, tenendo conto del tasso di incidentalità, delle condizioni strutturali, plano-altimetriche e di traffico per le quali non e' possibile il fermo di un veicolo senza recare pregiudizio alla sicurezza della circolazione, alla fluidità del traffico o all'incolumità degli agenti operanti e dei soggetti controllati.''
Una limitazione all'uso dei rivelatori di velocità che per ora pochissimi prefetti hanno regolamentato.
E i ricorsi degli automobilisti multati cominciano a moltiplicarsi. Caso esemplificativo è Cremona, dove i ricorsi sono esplosi dopo che il comune ha varato una campagna di controlli a tappeto a distanza con l'uso dei telelaser.
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