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20.000 vite da salvare
Il “Programma di azione europeo per la sicurezza stradale 2003-2010" si prefigge un ambizioso, ma non irraggiungibile, obiettivo: salvare ogni anno 20.000 vite sulle strade europee.
Ogni anno sul territorio dell’Unione si contano oltre 40.000 vittime della strada e 1.70.000 feriti a causa si incidenti stradali, per un costo valutato in oltre 160 miliardi di euro.
Attraverso questa iniziativa,la Commissione intende orientare l’azione dell’Unione nel campo della sicurezza stradale e completare gli sforzi compiuti dagli Stati membri.
Il programma fa il punto sulle azioni da mettere in campo per raggiungere l’obiettivo che si prefigge. I punti cardine sono tre:
-Promuovere comportamenti sicuri, non solo attraverso un maggior rispetto della legislazione esistente e l’armonizzazione di sanzioni, ma anche mediante la formazione iniziale e continua dei conducenti privati e professionisti. Saranno inoltre incentivati gli esempi di buona prassi.
-Elevare il grado di sicurezza dei veicoli. Tra le azioni in tale ambito vi è l’armonizzazione delle misure di sicurezza passiva (ad esempio generalizzazione dei sistemi di fissaggio universale per i dispositivi di ritenuta dei bambini, evoluzione delle forme dei veicoli per ridurre l’impatto degli incidenti…) e la promozione delle innovazioni tecnologiche.
-Miglioramento delle infrastrutture stradali.
La Commissione per mobilitare tutte le parti interessate (istituzioni locali e regionali, imprese di trasporto, costruttori di veicoli, società di assicurazione …) le ha invitate a sottoscrivere una “Carta europea della sicurezza stradale”.
I firmatari si prenderanno precisi impegni che saranno resi pubblici.
Ogni anno sul territorio dell’Unione si contano oltre 40.000 vittime della strada e 1.70.000 feriti a causa si incidenti stradali, per un costo valutato in oltre 160 miliardi di euro.
Attraverso questa iniziativa,la Commissione intende orientare l’azione dell’Unione nel campo della sicurezza stradale e completare gli sforzi compiuti dagli Stati membri.
Il programma fa il punto sulle azioni da mettere in campo per raggiungere l’obiettivo che si prefigge. I punti cardine sono tre:
-Promuovere comportamenti sicuri, non solo attraverso un maggior rispetto della legislazione esistente e l’armonizzazione di sanzioni, ma anche mediante la formazione iniziale e continua dei conducenti privati e professionisti. Saranno inoltre incentivati gli esempi di buona prassi.
-Elevare il grado di sicurezza dei veicoli. Tra le azioni in tale ambito vi è l’armonizzazione delle misure di sicurezza passiva (ad esempio generalizzazione dei sistemi di fissaggio universale per i dispositivi di ritenuta dei bambini, evoluzione delle forme dei veicoli per ridurre l’impatto degli incidenti…) e la promozione delle innovazioni tecnologiche.
-Miglioramento delle infrastrutture stradali.
La Commissione per mobilitare tutte le parti interessate (istituzioni locali e regionali, imprese di trasporto, costruttori di veicoli, società di assicurazione …) le ha invitate a sottoscrivere una “Carta europea della sicurezza stradale”.
I firmatari si prenderanno precisi impegni che saranno resi pubblici.
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