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Spammer...inconsapevoli
Circa duemila computer di utenti internet connessi a banda larga sarebbero stati inconsapevoli autori di azioni di spamming, portate avanti attraverso un particolare trojan (“cavallo di troia”), cioè un software apparentemente innocuo, ma che una volta installato può consentire al suo autore di penetrare all’interno del sistema, per agire su di esso o per compiere azioni mediante il suo utilizzo.
Il programma in questione colpisce i sistemi Windows e rende il computer infettato un server tramite il quale l’autore invia migliaia di messaggi che pubblicizzano siti pornografici russi.
La notizia giunge da un noto quotidiano di Informatica.
Gli esperti di LURHQ Corporation hanno denominato il trojan “Migmaf”; il suo autore non è stato ancora individuato, in quanto dai messaggi inviati ad oggi è stato possibile risalire solo ai computer infettati dai quali parte lo spamming.
Se un utente che riceve lo spam clicca su uno dei link a siti pornografici presenti nel messaggio, viene collegato ad uno dei computer infetti, dove il software raccoglie la richiesta dell'utente e la invia ad un server gestito dall'autore. Questo server, a sua volta, rispedisce al computer infetto la pagina richiesta.
L'IP del server viene celato con vari accorgimenti.
Gli esperti sospettano che Migmaf si diffonda attraverso i software di instant messaging.
Nella directory di sistema di Windows delle macchine colpite dal trojan si trova il file "wingate.exe".
Per eliminare il trojan dal computer infetto è necessario eliminare una chiave di registro e un file seguendo quanto indicato dagli esperti LURHQ.
Il programma in questione colpisce i sistemi Windows e rende il computer infettato un server tramite il quale l’autore invia migliaia di messaggi che pubblicizzano siti pornografici russi.
La notizia giunge da un noto quotidiano di Informatica.
Gli esperti di LURHQ Corporation hanno denominato il trojan “Migmaf”; il suo autore non è stato ancora individuato, in quanto dai messaggi inviati ad oggi è stato possibile risalire solo ai computer infettati dai quali parte lo spamming.
Se un utente che riceve lo spam clicca su uno dei link a siti pornografici presenti nel messaggio, viene collegato ad uno dei computer infetti, dove il software raccoglie la richiesta dell'utente e la invia ad un server gestito dall'autore. Questo server, a sua volta, rispedisce al computer infetto la pagina richiesta.
L'IP del server viene celato con vari accorgimenti.
Gli esperti sospettano che Migmaf si diffonda attraverso i software di instant messaging.
Nella directory di sistema di Windows delle macchine colpite dal trojan si trova il file "wingate.exe".
Per eliminare il trojan dal computer infetto è necessario eliminare una chiave di registro e un file seguendo quanto indicato dagli esperti LURHQ.
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