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Denunciati sei hacker italiani
Sei giovani, due dei quali minorenni, sono stati denunciati dalla polizia delle telecomunicazioni di Torino con l'accusa di accesso abusivo a sistemi informatici.
L'indagine e' partita dalla denuncia del Dipartimento di Scienze dell'Universita' di Torino.
Gli obiettivi prediletti dei giovani pirati erano infatti i sistemi informatici di Universita'; numerosi sono stati i dipartimenti di istituti di ricerca scientifica di ogni parte del mondo che hanno subito gli attacchi.
Gli investigatori della polizia delle telecomunicazioni spiegano che in Italia ci sono una decina di gruppi di hacker che si sfidano nel ''bucare'' i sistemi informatici delle più grandi università del mondo.
Una ''sfida intellettuale'' che ha causato pero' ingenti danni agli atenei colpiti: un istituto di ricerca molecolare, ad esempio, ha dovuto cambiare un'apparecchiatura da oltre 180 milioni di lire.
Che questo tipo di crimini sia in aumento lo evidenzia anche la relazione semestrale dei Servizi Segreti italiani; oltre a queste ''sfide'' per dimostrare la propria abilita', cresce l'allarme anche per la diffusione di virus e per le azioni di intrusione nei sistemi informatici a scopo di lucro.
Un fenomeno alimentato anche dalla facilita' con la quale strumenti per realizzare azioni di ''hackeraggio'' possono essere reperiti in Internet.
L'indagine e' partita dalla denuncia del Dipartimento di Scienze dell'Universita' di Torino.
Gli obiettivi prediletti dei giovani pirati erano infatti i sistemi informatici di Universita'; numerosi sono stati i dipartimenti di istituti di ricerca scientifica di ogni parte del mondo che hanno subito gli attacchi.
Gli investigatori della polizia delle telecomunicazioni spiegano che in Italia ci sono una decina di gruppi di hacker che si sfidano nel ''bucare'' i sistemi informatici delle più grandi università del mondo.
Una ''sfida intellettuale'' che ha causato pero' ingenti danni agli atenei colpiti: un istituto di ricerca molecolare, ad esempio, ha dovuto cambiare un'apparecchiatura da oltre 180 milioni di lire.
Che questo tipo di crimini sia in aumento lo evidenzia anche la relazione semestrale dei Servizi Segreti italiani; oltre a queste ''sfide'' per dimostrare la propria abilita', cresce l'allarme anche per la diffusione di virus e per le azioni di intrusione nei sistemi informatici a scopo di lucro.
Un fenomeno alimentato anche dalla facilita' con la quale strumenti per realizzare azioni di ''hackeraggio'' possono essere reperiti in Internet.
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