Alcuni preziosi consigli per prevenire frodi informatiche
Le cronache ci informano sul fatto che le frodi informatiche si stanno diffondendo in maniera esponenziale e l’abilità dei malviventi cresce in maniera altrettanto esponenziale. Ecco perché la divulgazione a collaboratori, familiari ed amici di indicazioni puntuali su come fronteggiare questi tentativi di attacco costituisce un prezioso strumento di difesa per ogni singola persona e per la società civile.
Ecco qualche semplice consiglio che permette di aumentare in maniera esponenziale il livello di sicurezza e difesa da possibili attacchi, perpetrati via Internet o via telefono.
- Se si riceve una telefonata nella quale si chiede di effettuare un intervento di urgenza, ad esempio per aiutare un familiare in difficoltà, prima di reagire è indispensabile effettuare alcuni specifici accertamenti. La raccomandazione, che un tempo si faceva, di verificare il numero da cui proviene una chiamata purtroppo oggi non è più valida, in quanto negli ultimi tempi i malviventi hanno imparato a far apparire sul telefono il numero, ad esempio, di una stazione delle forze dell’ordine. Per effettuare controlli, è meglio chiamare un altro numero, in cui l’operatore che risponde possa aiutarci a verificare la credibilità della chiamata.
- Mai cliccare su link sospetti, presenti nei messaggi di posta elettronica. Prima di cliccare, conviene passare il mouse sopra il link, per analizzarlo attentamente. Se la descrizione del link e corrisponde ad un sito ignoto o sono presenti errori di ortografia, o caratteri insoliti, con ogni probabilità il link è di tipo fraudolento e cliccando su di esso si viene collegati ad una postazione gestita dai criminali informatici.
- Massima attenzione nell’aprire gli allegati a messaggi di posta elettronica. Non aprire mai allegati provenienti da fonti sconosciute e sospette, perché potrebbero contenere un software dannoso. In caso, prima di cliccare sull’allegato, effettuare dei controlli incrociati con il mittente del messaggio.
- Mai rispondere a richieste di invio di dati personali, come ad esempio il proprio telefono cellulare, il proprio indirizzo, il proprio codice fiscale, il proprio IBAN e via dicendo. In caso, prima di inviare questi dati, effettuare controlli approfonditi con il mittente della richiesta, per verificarne la legittimità.
- Quando si riceve un messaggio di posta elettronica, o ci si collega ad un sito Web, non è sufficiente visualizzare la home page, ma occorre anche visualizzare l’indirizzo URL, collegato alla home page. Spesso i malviventi riescono a simulare perfettamente la home page di un istituto bancario, ma non possono farlo apparire come proveniente dallo URL della banca stessa.
Sono raccomandazioni semplici, che è facile memorizzare e che è facile rispettare.
Adalberto Biasiotti
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