
La valutazione della minaccia rappresentata dalla criminalità organizzata

Tutti coloro, cui è affidato il compito di garantire la sicurezza operativa degli enti, presso i quali prestano assistenza, debbono leggere attentamente questo documento, che analizza come si stia evolvendo lo scenario criminoso, non solo a livello di scenari di attacco, ma anche di modalità di attacco. Ecco una breve sintesi di questo prezioso documento.
Già il titolo di questo documento è provocatorio, in quanto fa riferimento al DNA delle attività del crimine organizzato, sia nelle singole nazioni, sia in Europa. Queste attività operative si modificano in modo assai rapido ed è indispensabile che i responsabili della sicurezza abbiano una conoscenza aggiornata delle nuove tecniche di attacco.
Proprio come il DNA serve come elemento di riconoscimento di uno specifico soggetto, il DNA del crimine organizzato rappresenta un prezioso strumento di identificazione degli strumenti, delle tattiche e delle strutture utilizzate dalle reti criminose.
Esattamente come il DNA è composto di quattro componenti fondamentali, che possono combinarsi in una estrema varietà di modi, per creare i dati genetici, le modalità operative del crimine organizzato sono definite da tre dinamiche interconnesse prove hanno raggiunto per favore, che conducono ad un aumento del livello di minaccia di queste attività: il crimine sta progressivamente compromettendo la stabilità della nostra società e trova strumenti preziosi di accelerazione, utilizzando l’intelligenza artificiale ed altre nuove tecnologie.
Il crimine organizzato ha due effetti negativi sull’unione europea e i suoi Stati membri: da un lato, riduce la fiducia nell’economia dell’unione europea, nel rispetto della legge e della società in generale, perché genera illeciti profitti, diffonde violenza e fa quasi diventare normali i fenomeni di corruzione. Inoltre, anche se le attività criminali sono essenzialmente dirette ad ottenere un profitto economico, esse possono contribuire a modificare gli scenari politici dei vari paesi.
Il fatto che le attività online rappresentino ormai un aspetto onnipresente nella società civile, fa sì che un intervento su queste attività abbia dei riflessi potenzialmente gravissimi.
L’intelligenza artificiale ed altre nuove tecnologie, come ad esempio il calcolo quantistico, possono rappresentare strumenti per accelerare e rendere più pericolose le attività del crimine organizzato. Il manuale è articolato in varie parti, di seguito illustrate in forma sintetica.
Dopo una breve introduzione, il manuale passa in rassegna i vari scenari di attacco del crimine organizzato, che vengono di seguito sinteticamente elencati: riciclaggio di denaro sporco, utilizzo criminoso di strutture commerciali legali, corruzione, violenza.
Fra le nuove attività criminose, che hanno assunto un ruolo importante, viene segnalato il traffico di esseri umani, il contrabbando di migranti, il commercio di sostanze stupefacenti ed anche lo sfruttamento sessuale dei fanciulli. A questi scenari si aggiungono anche quelli legati al commercio illegale di armi ed esplosivi, al crimine ambientale, alla contraffazione di merci, realizzando prodotti di scarsa qualità, alla contraffazione delle banconote, agli schemi fraudolenti, che coinvolgono interessi finanziari dell’unione europea e degli Stati membri.
Un intero capitolo è educato alla valutazione, a livello geografico, della dimensione delle attività del crimine organizzato.
L’ultimo capitolo identifica quali sono le nuove e più pericolose minacce, che gli organi di sicurezza dell’unione europea, nonché delle singole nazioni, devono prendere in tempestiva considerazione, mettendo a punto tecniche efficaci ed efficienti di contrasto.
In sintesi, un manuale di 100 pagine, in cui ogni pagina lancia un messaggio importante, che tutti i responsabili della sicurezza devono recepire e mettere sotto controllo.
Adalberto Biasiotti

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