Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Videosorveglianza per legge negli stadi
Pubblicità
Gli stadi con oltre 10.000 posti dovranno essere dotati di impianti di videosorveglianza, per individuare le persone coinvolte in incidenti durante le manifestazioni sportive. I prefetti possono tuttavia disporre l’obbligo di installazione anche per impianti con capienza inferiore.
Le telecamere dovranno essere installate da parte delle società utilizzatrici degli impianti in accordo con i proprietari degli stessi.
Le nuove disposizioni sono contenute in uno dei tre decreti antiviolenza, previsti dalla legge 24 aprile 2003 n.88, firmati nei giorni scorsi dal Ministro dell'Interno e dai Ministri per i Beni Culturali e per l'Innovazione.
Il secondo decreto prevede l’attivazione di un sistema organizzato di emissione e distribuzione dei tagliandi di accesso agli stadi, con l’emissione di biglietti nominativi, numerati ed abbinati a ciascun posto a sedere.
Riguardo questo aspetto si è recentemente pronunciato il Garante della privacy [Si veda PuntoSicuro n.1238], rilevando che l’utilizzo di una misura così delicata richiede particolari cautele.
Con il terzo decreto antiviolenza viene invece “disciplinata la separazione tra spettatori ed il campo di gioco, ritenuta misura idonea a risolvere eventuali criticità contingenti sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica attraverso sistemi modulari e flessibili adattabili alle specifiche circostanze.”
Nel presentare il "pacchetto antiviolenza negli stadi", il Ministro dell'Interno Pisanu ha sottolineato la necessità che il decreto sulla flagranza differita "venga rinnovato perché le misure in esso previste hanno già dato risultati ampiamente positivi consentendo di ridurre a metà i casi di incidenti veri e propri.”
Gli stadi con oltre 10.000 posti dovranno essere dotati di impianti di videosorveglianza, per individuare le persone coinvolte in incidenti durante le manifestazioni sportive. I prefetti possono tuttavia disporre l’obbligo di installazione anche per impianti con capienza inferiore.
Le telecamere dovranno essere installate da parte delle società utilizzatrici degli impianti in accordo con i proprietari degli stessi.
Le nuove disposizioni sono contenute in uno dei tre decreti antiviolenza, previsti dalla legge 24 aprile 2003 n.88, firmati nei giorni scorsi dal Ministro dell'Interno e dai Ministri per i Beni Culturali e per l'Innovazione.
Il secondo decreto prevede l’attivazione di un sistema organizzato di emissione e distribuzione dei tagliandi di accesso agli stadi, con l’emissione di biglietti nominativi, numerati ed abbinati a ciascun posto a sedere.
Riguardo questo aspetto si è recentemente pronunciato il Garante della privacy [Si veda PuntoSicuro n.1238], rilevando che l’utilizzo di una misura così delicata richiede particolari cautele.
Con il terzo decreto antiviolenza viene invece “disciplinata la separazione tra spettatori ed il campo di gioco, ritenuta misura idonea a risolvere eventuali criticità contingenti sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica attraverso sistemi modulari e flessibili adattabili alle specifiche circostanze.”
Nel presentare il "pacchetto antiviolenza negli stadi", il Ministro dell'Interno Pisanu ha sottolineato la necessità che il decreto sulla flagranza differita "venga rinnovato perché le misure in esso previste hanno già dato risultati ampiamente positivi consentendo di ridurre a metà i casi di incidenti veri e propri.”
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.