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Una scatola nera per monitorare le emissioni elettromagnetiche delle antenne

Nell'ambito del Coordinamento dei comitati bolognesi antielettrosmog e' stato sviluppato un dispositivo in grado di realizzare un monitoraggio continuo delle emissioni elettromagnetiche delle stazioni radio base della telefonia mobile.I dati rilevati potrebbero restare memorizzati per mesi, oppure essere trasmessi via Internet.Il progetto, che sfrutta lo stesso software che i gestori utilizzano per far funzionare i ripetitori, e' stato presentato a Bologna dagli esperti Sandro Fabbri (direttore della sezione Arpa di Piacenza) e Gabriele Falciasecca (direttore del Dipartimento di elettronica dell'Universita' di Bologna).Alla conferenza erano presenti rappresentanti di Tim, Omnitel, Wind e Blu, che si sono resi disponibili a sperimentare il sistema.Il dispositivo, che necessita l'inserimento all'interno delle antenne, dovra' pertanto essere testato anche dalle aziende che costruiscono gli impianti per valutare eventuali incompatibilita' con gli impianti stessi.

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