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Thermos a rischio amianto
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Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Un thermos rotto potrebbe procurarvi molti più problemi della semplice raccolta dei…cocci. A seguito di una segnalazione di Federconsumatori e del sistema europeo Rapex per la sicurezza dei prodotti, il Ministero dello Sviluppo economico ha avviato una indagine su alcuni prodotti contenenti amianto.
Nel nostro Paese è infatti vietata la commercializzazione e l’importazione di prodotti che contengano, anche solo come componenti interni, questa sostanza.
Quelli ritirati dai NAS e dalle ASL competenti sono thermos, sia per liquidi sia per alimenti, importati dalla Cina e dalla Repubblica Ceca da aziende italiane ed europee e messi in vendita in negozi di articoli casalinghi e supermercati.
Nei thermos è stata riscontrata la presenza di una pasticca, di forma circolare e di colore biancastro posta come distanziatore del doppio involucro in vetro, contenente amianto. Questa pastiglia è visibile ad occhio nudo [vedi documento allegato].
Se il thermos rimane integro, non vi sono rischi per la salute, in quanto la componente di amianto è confinata all’interno del prodotto e quindi non destinata ad entrare in contatto né con gli alimenti, né con il consumatore stesso.
Il problemi nascono invece in caso di rottura del thermos, in quanto potrebbero liberarsi fibre di amianto dannose per inalazione.
Il ministero ha fornito alcune importanti precauzioni a coloro che abbiano acquistato thermos con amianto nella pasticca distanziatrice, in particolare:
- maneggiare il prodotto con cura evitando accuratamente ogni possibilità di rottura;
- riportare il prodotto presso il punto vendita dove è stato effettuato l’acquisto;
- in caso di rottura accidentale porlo in un sacchetto chiuso senza manipolare assolutamente la pastiglia di cartone distanziatrice contenente amianto e avvisare la competente azienda municipalizzata di zona ai fini del corretto smaltimento.
“Il volume delle importazioni, davvero significativo, connesso al tipo di rischio cui è esposto il consumatore, ha determinato, da parte del Ministero, l’attivazione di due notifiche nel sistema Rapex. Lo scopo è stato quello di portare all’attenzione di tutti i Paesi dell’Unione europea il problema, in maniera tale da allertare non soltanto il consumatore italiano ma tutti i cittadini comunitari. Attraverso i contatti che così si avvieranno con gli altri Stati sarà possibile capire l’entità reale del fenomeno e definire, di conseguenza interventi mirati ed efficaci.”
La Comunicazione del Ministero dello Sviluppo economico ai consumatori, contenente le immagini esemplificative dei prodotti e le indicazioni sugli importatori [N.B. file aggiornato al 18.01.2007. Il ministero ha precisato che è assai prevedibile che molti altri saranno i soggetti individuati nel corso delle operazioni di controllo del mercato come importatori.]
Nel nostro Paese è infatti vietata la commercializzazione e l’importazione di prodotti che contengano, anche solo come componenti interni, questa sostanza.
Quelli ritirati dai NAS e dalle ASL competenti sono thermos, sia per liquidi sia per alimenti, importati dalla Cina e dalla Repubblica Ceca da aziende italiane ed europee e messi in vendita in negozi di articoli casalinghi e supermercati.
Nei thermos è stata riscontrata la presenza di una pasticca, di forma circolare e di colore biancastro posta come distanziatore del doppio involucro in vetro, contenente amianto. Questa pastiglia è visibile ad occhio nudo [vedi documento allegato].
Se il thermos rimane integro, non vi sono rischi per la salute, in quanto la componente di amianto è confinata all’interno del prodotto e quindi non destinata ad entrare in contatto né con gli alimenti, né con il consumatore stesso.
Il problemi nascono invece in caso di rottura del thermos, in quanto potrebbero liberarsi fibre di amianto dannose per inalazione.
Il ministero ha fornito alcune importanti precauzioni a coloro che abbiano acquistato thermos con amianto nella pasticca distanziatrice, in particolare:
- maneggiare il prodotto con cura evitando accuratamente ogni possibilità di rottura;
- riportare il prodotto presso il punto vendita dove è stato effettuato l’acquisto;
- in caso di rottura accidentale porlo in un sacchetto chiuso senza manipolare assolutamente la pastiglia di cartone distanziatrice contenente amianto e avvisare la competente azienda municipalizzata di zona ai fini del corretto smaltimento.
“Il volume delle importazioni, davvero significativo, connesso al tipo di rischio cui è esposto il consumatore, ha determinato, da parte del Ministero, l’attivazione di due notifiche nel sistema Rapex. Lo scopo è stato quello di portare all’attenzione di tutti i Paesi dell’Unione europea il problema, in maniera tale da allertare non soltanto il consumatore italiano ma tutti i cittadini comunitari. Attraverso i contatti che così si avvieranno con gli altri Stati sarà possibile capire l’entità reale del fenomeno e definire, di conseguenza interventi mirati ed efficaci.”
La Comunicazione del Ministero dello Sviluppo economico ai consumatori, contenente le immagini esemplificative dei prodotti e le indicazioni sugli importatori [N.B. file aggiornato al 18.01.2007. Il ministero ha precisato che è assai prevedibile che molti altri saranno i soggetti individuati nel corso delle operazioni di controllo del mercato come importatori.]
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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