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Stampi in silicone per dolci: attenzione al primo utilizzo

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

13/03/2007

Test su alcuni prodotti evidenziano, al primo uso degli stampi in forno, migrazione di sostanze dal prodotto all'alimento. Le indicazioni di una associazione dei consumatori.

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La prima fetta di torta potrebbe essere…indigesta.
Su 19 stampi in silicone per dolci testati da Altroconsumo, ben 16 hanno evidenziato, nel primo utilizzo, il rilascio di sostanze indesiderate.

Si tratta di prodotti a norma, ma secondo l’Associazione dei consumatori il problema è proprio qui...
“Con una legislazione più severa, se fosse presa come riferimento la prima prova di rilascio di sostanze e non la terza, come invece dispone la legge italiana, 16 dei 19 campioni testati non dovrebbero trovarsi in commercio.”

In Europa, l'attenzione su questi prodotti è alta in Francia e Germania, che  hanno effettuato numerosi controlli.  In Francia su  81 stampi in silicone per dolci analizzati, ben  44 sono stati dichiarati non conformi alla legge francese, e precisamente ad una specifica norma per questo tipo di stampi ad uso alimentare.

Nei test effettuati da Altroconsumo, gli stampi in silicone per dolci sono stati sottoposti a due prove: la misurazione della quantità totale di sostanze che dal silicone passano all'alimento e la determinazione del calo di peso dello stampo.
Sulla prova di migrazione globale, alla terza prova tutti gli stampi per dolci sono risultati conformi per legge. Ma alla prima prova, in 16 prodotti, le sostanze che migrano nell'impasto sono risultate eccessive.
Sulla prova del calo di peso, prevista dalla legge francese, sono stati bocciati tre prodotti.
 
I test di Altroconsumo hanno verificato che un lavaggio preventivo può ridurre la cessione di sostanze indesiderate. Tra tutti i prodotti presi in esame, tuttavia, l’avvertenza di lavare preventivamente lo stampo era indicata solo in uno dei prodotti.

“Dato che il consumatore mangia anche la prima torta che cuoce – ha sostenuto Altroconsumo - i produttori devono farsi carico del problema.”

L’associazione a difesa dei consumatori, nel segnalare al ministero dello Sviluppo economico e al ministero della Salute i risultati del test, ha chiesto che sia disposto l'obbligo di un trattamento preventivo dello stampo alimentare prima della messa in commercio, per ridurre la migrazione al primo uso, e che sia obbligatorio scrivere chiaramente sulla confezione le indicazioni sul lavaggio al primo utilizzo.

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