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Sicurezza in viaggio: passaporto con l'impronta

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

06/07/2009

Da giugno i primi passaporti biometrici contenenti le impronte digitali. Il passaporto elettronico è previsto dal Regolamento europeo n. 2252/2004: sicurezza, privacy e funzionamento.

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Saranno le nostre dita, l'indice della mano destra e quello della sinistra, a permetterci di viaggiare all'estero senza problemi alle frontiere. A partire dal 29 giugno i cittadini delle province di Grosseto e Potenza che richiedono il passaporto otterranno quello biometrico contenente le loro impronte digitali. Prende avvio infatti, in modo graduale, la II fase del progetto "fotografie digitali del richiedente in formato Icao.
 
 
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Gli Stati membri della Comunità europea devono inserire nel documento di viaggio elettronico anche le impronte digitali che solo gli uffici di polizia, questure e commissariati, sono abilitati a rilevare. L'accettazione delle domande, così come la consegna dei libretti, può avvenire anche da parte dei Carabinieri e dei comuni che dovranno però necessariamente inviare l'istanza alla polizia. Il personale del commissariati fisserà un appuntamento al cittadino per prendere le sue impronte e inserirle, in modo criptato, in un microchip all'interno del documento. Solamente chi è dotato di specifici sistemi di decodifica alla frontiere potrà decriptare i dati e leggere le informazioni.
 
Massima importanza per sicurezza e privacy
Le altre questure italiane entreranno a regime nei prossimi mesi non appena sarà possibile adeguare apparecchiature e software che servono a questo delicato compito. Intanto però il gruppo tecnico che ha seguito lo sviluppo del progetto per la Polizia di Stato assicura che è stato scelto un software che possa creare meno disagi possibili ai passeggeri: quello più compatibile con i programmi di verifica alle frontiere e quindi con una percentuale di errore minima.
 
Il Dipartimento della pubblica sicurezza spiega che il passaporto non cambia l'aspetto esterno e che le informazioni biometriche sono contenute in modalità protetta in un microchip che non si vede. Le impronte digitali non saranno raccolte in nessuna database; saranno inviate ai sistemi centrali per le verifiche e vi resteranno conservati solo per il tempo strettamente necessario alle fasi dell'istruttoria. Al momento del rilascio del passaporto, verificato il suo funzionamento, tutte le impronte verranno cancellate dagli archivi centrali e da quelli della questura. Rimarranno solo all'interno del passaporto elettronico. In questo modo il documento è più sicuro dal punto di vista della contraffazione e diventa strumento fondamentale per l'identificazione delle persone in quanto le impronte digitali sono uniche e irripetibili. Le impronte verranno prese a tutti tranne ai minori di 12 anni.
 
Ecco come funziona
I cittadini che chiederanno il rilascio del passaporto dovranno portare le foto e i documenti necessari e poi porgere all'operatore di polizia il dito indice della mano sinistra e poi della mano destra da appoggiare su un lettore ottico. I decreti pubblicati sulla Gazzetta ufficiale n. 147 del 27 giugno 2009 stabiliscono le modalità e istruzioni da seguire. Se, per qualche motivo, non fosse possibile prendere l'impronta dell'indice si deve procedere con il dito medio, oppure l'anulare o il pollice sempre di entrambe le mani. Per ogni dito verranno effettuate 3 acquisizioni per un totale di 6, sempre facendo alzare il polpastrello dal sensore elettronico. Tutto questo per poter ottenere un'impronta di qualità utile nei confronti. Tra le sei infatti il sistema, in automatico, sceglierà quella migliore da registrare (una per ogni mano) e da confrontare, se necessario, al momento del passaggio alla frontiera.
 
I decreti sulla Gazzetta stabiliscono anche le procedure da seguire nel caso in cui, per qualsiasi motivo, al momento del rilascio del passaporto non fosse possibile prendere nessun impronta.
 
 
 
 
 
 
 



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