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Sicurezza in rete contro la pedofilia
Il “Safer internet day”, celebrato in Europa il 6 febbraio, ha offerto l’occasione per presentare l’attività svolta dalla Polizia in contrasto alla pedofilia; un crimine che sempre più frequentemente si serve della rete per raggiungere le sue vittime. [Si veda anche PuntoSicuro del 6.2.4]
In tale ambito i poliziotti operano sotto copertura per stanare coloro che si scambiano materiale pedo-pornografico e che cercano di adescare i minori.
Negli ultimi 3 anni l’attività di contrasto alla pedofilia è stata incrementata sensibilmente, sono state effettuate 3.000 tra denunce e perquisizioni e una sessantina di arresti.
Nel 2001 si sono registrate circa 200 denunce, un numero più che triplicato nel 2003 (oltre 712 casi). Nel 2003 sono stati più di 24 mila i siti web monitorati e le persone arrestate da parte della polizia delle comunicazioni, per reati legati alla pedo pornografia, sono state 9, contro le 29 dell’anno precedente. E’ aumentato il numero delle persone denunciate: 712 contro le 552 e quello delle perquisizioni: 725 invece che 606.
Gli arresti sono legati per lo più al commercio e alla diffusione di materiale pornografico infantile mentre le denunce e le perquisizioni sono legate per lo più alla detenzione di materiale pedo-pornografico.
Oltre ai comportamenti dei pedofili, gli esperti della polizia studiano parallelamente anche quelli dei bambini. Viene cioè analizzato il modo in cui si muovono nelle chat e sulla rete per definire eventuali comportamenti a rischio e poter poi sviluppare un’attività di prevenzione.
In tale ambito i poliziotti operano sotto copertura per stanare coloro che si scambiano materiale pedo-pornografico e che cercano di adescare i minori.
Negli ultimi 3 anni l’attività di contrasto alla pedofilia è stata incrementata sensibilmente, sono state effettuate 3.000 tra denunce e perquisizioni e una sessantina di arresti.
Nel 2001 si sono registrate circa 200 denunce, un numero più che triplicato nel 2003 (oltre 712 casi). Nel 2003 sono stati più di 24 mila i siti web monitorati e le persone arrestate da parte della polizia delle comunicazioni, per reati legati alla pedo pornografia, sono state 9, contro le 29 dell’anno precedente. E’ aumentato il numero delle persone denunciate: 712 contro le 552 e quello delle perquisizioni: 725 invece che 606.
Gli arresti sono legati per lo più al commercio e alla diffusione di materiale pornografico infantile mentre le denunce e le perquisizioni sono legate per lo più alla detenzione di materiale pedo-pornografico.
Oltre ai comportamenti dei pedofili, gli esperti della polizia studiano parallelamente anche quelli dei bambini. Viene cioè analizzato il modo in cui si muovono nelle chat e sulla rete per definire eventuali comportamenti a rischio e poter poi sviluppare un’attività di prevenzione.
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