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Sars: e quando arriverà l'influenza?
In una intervista rilasciata al quotidiano Corriere della Sera del 28 aprile, il responsabile del Laboratorio influenza e infezioni respiratorie acute dell’Istituto di virologia dell’Università statale di Milano, Fabrizio Pregliasco, consiglia le principali precauzione da mettere in atto per prevenire il diffondersi della Sars.(Per le caratteristiche della Sindrome Respiratoria Acuta Severa si veda il sito del Governo italiano e quello del ministero della Salute).
"Difendiamoci con la prevenzione, fondamentale lavarsi spesso le mani", così avverte il virologo milanese. E alla domanda serve usare la mascherina chirurgica risponde: "No, ma parlo dell’Italia, a meno che non si prenda un aereo per un Paese a rischio o non si assista un paziente sospetto di Sars. Comunque va cambiata ogni due ore, altrimenti è inutile".
Per quanto riguarda il lavaggio delle mani sottolinea non sono necessari particolari disinfettanti: "È l’acqua, usata in abbondanza, l’elemento che permette di eliminare meccanicamente i microorganismi dalla pelle, con un semplice sapone".
"Considerato che la sopravvivenza ambientale del virus è limitata a tre ore, bisognerà stare un po’ attenti quando si suona un campanello, si utilizza un telefono pubblico, si gira una maniglia o si preme un tasto dell’ascensore: dopo sarà meglio ricordarsi di lavare bene le mani".
Infine anticipa il problema che potrebbe verificarsi in autunno: "Il problema è che ad agosto tosse insistente, febbre alta e respiro corto, difficilmente si potranno attribuire all’influenza. Ma d’inverno in quanti confonderanno i sintomi della Sars con quelli influenzali, e viceversa?".
"Difendiamoci con la prevenzione, fondamentale lavarsi spesso le mani", così avverte il virologo milanese. E alla domanda serve usare la mascherina chirurgica risponde: "No, ma parlo dell’Italia, a meno che non si prenda un aereo per un Paese a rischio o non si assista un paziente sospetto di Sars. Comunque va cambiata ogni due ore, altrimenti è inutile".
Per quanto riguarda il lavaggio delle mani sottolinea non sono necessari particolari disinfettanti: "È l’acqua, usata in abbondanza, l’elemento che permette di eliminare meccanicamente i microorganismi dalla pelle, con un semplice sapone".
"Considerato che la sopravvivenza ambientale del virus è limitata a tre ore, bisognerà stare un po’ attenti quando si suona un campanello, si utilizza un telefono pubblico, si gira una maniglia o si preme un tasto dell’ascensore: dopo sarà meglio ricordarsi di lavare bene le mani".
Infine anticipa il problema che potrebbe verificarsi in autunno: "Il problema è che ad agosto tosse insistente, febbre alta e respiro corto, difficilmente si potranno attribuire all’influenza. Ma d’inverno in quanti confonderanno i sintomi della Sars con quelli influenzali, e viceversa?".
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