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Pubblicata la norma sulla qualita' dell'acqua delle piscine

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

03/07/2006

L'UNI ha pubblicato la nuova norma UNI 10637 che fissa i "Requisiti degli impianti di circolazione, trattamento, disinfezione e qualità dell’acqua di piscina”.

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L'UNI, anche in relazione all’accordo tra il Ministero della Salute e le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano sugli aspetti igienico sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine a uso natatorio, ha pubblicato la nuova norma UNI 10637 che fissa i "Requisiti degli impianti di circolazione, trattamento, disinfezione e qualità dell’acqua di piscina”. La norma UNI classifica i diversi tipi di piscine a seconda che siano impianti pubblici (come per esempio le piscine comunali), ad uso collettivo o finalizzate al gioco acquatico, piscine private, piscine ad usi riabilitativi e curativi.

      In una specifica tabella la norma riporta i valori fisici, chimici e microbiologici da rispettare tra i quali temperatura dell’acqua, acidità, concentrazione di cloro e carica batterica.

      La frequenza delle analisi e le modalità di prelievo vengono indicate dettagliatamente all’interno della norma: ad esempio l’acidità dell’acqua viene rilevata facendo delle analisi sul campo almeno una volta alla settimana, mentre per quanto riguarda la concentrazione di cloro l’analisi va effettuata almeno 1 ora prima dell’apertura al pubblico e successivamente ogni 3 ore circa.

      La verifica più approfondita sullo stato delle piscine è annotata nel registro di gestione dell’impianto che deve riportare il funzionamento e la manutenzione, a cura del gestore.

      La nuova norma prevede inoltre che il gestore dell’impianto debba redigere un documento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute degli utenti, procedendo all’identificazione delle fasi potenzialmente critiche nella gestione della piscina. Il documento deve tener conto - tra le altre cose - dell’analisi dei potenziali pericoli igienico sanitari, dell’individuazione dei punti o delle fasi nelle quali tali pericoli si possono manifestare, della definizione del sistema di monitoraggio, dell’individuazione delle azioni correttive, delle verifiche e del riesame periodico del documento.

Fonte: Uni

 

 

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