Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

Per ogni grado in piu’ la mortalita' aumenta del 3%

Pubblicità
I cambiamenti climatici previsti per i prossimi anni potrebbero portare, se non saranno attuate efficaci misure, ad un aumento della mortalità nel nostro Paese.
A minacciare la salute degli italiani saranno ondate di calore ed inondazioni, nuove malattie portate da vettori, acqua e cibo, prolungate allergie da pollini.

Le conseguenze dei cambiamenti climatici sulla salute in Italia sono state studiate in un Rapporto, coordinato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) - Programma Speciale Salute e Ambiente della Regione Europea e dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente e i servizi tecnici (APAT).
Nel rapporto è stata condotta un'analisi dei dati disponibili relativi a impatti e rischi potenziali per la salute in Italia come conseguenza dei cambiamenti climatici globali.

Il Rapporto è stato presentato nell’ambito di uno degli workshop preparatori della Conferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici, in programma a Roma il 12-13 settembre, che esaminerà i problemi riguardanti le modificazioni delle vulnerabilità indotte dai cambiamenti climatici in Italia e le possibili opzioni di adattamento.

In Italia negli ultimi 20 anni è aumentato il numero delle notti tropicali con temperature minime superiori a 20° ed è stato osservato un aumento del 14% del numero di giornate estive con temperatura massima superiore ai 25°.

Dal punto di vista della salute, per ogni grado di aumento della temperatura è stato stimata una media del 3% di aumento della mortalità.
“Le ondate di calore in aumento della temperatura di un grado – ha spiegato anche Roberto Bertollini, direttore del “Programma speciale salute e ambiente” dell’OMS Europa - provocano in una città come Roma fino a 2 morti in più al giorno, esattamente quel 3% di incremento della mortalità per ogni grado registrato nelle temperature. Vale per tutti, - ha continuato- l’esempio dell’estate del 2003 dove si è assistito ad un incremento della mortalità legato alle ondate di calore, che ha colpito soprattutto le fasce di età comprese tra i 65 e gli 85 anni, con una maggiore incidenza sulla popolazione femminile. La mortalità- ha poi concluso - è dovuta soprattutto a malattie circolatorie e a patologie delle vie respiratorie. I cambiamenti climatici, hanno aggravato i problemi per gli asmatici e gli allergici, in particolare al polline e sono state individuate nuove aree endemiche, soprattutto nel nord Italia.”

Causa importante di patologie respiratorie è l’inquinamento da ozono, che cresce con il caldo. Con i cambiamenti climatici in atto  si rafforza la possibilità di espansione di malattie come la febbre del Nilo occidentale e Leishmaniosi e aumentano le malattie legate all’acqua.
Anche le conseguenze dei cambiamenti climatici dal punto di vista idrogeologico hanno riflessi sulla salute: la popolazione è sempre più esposta a inondazioni e frane, con il conseguente carico di disabilità e morti.

Nel corso del convegno è stata evidenziata la necessità di individuare ed attuare strategie efficaci di intervento, sia dal punto di vista sanitario sia da quello ambientale.
“Gli interventi proposti oggi - ha precisato Bertollini - riguardano essenzialmente la riduzione del traffico, degli incidenti e soprattutto quella dell’inquinamento atmosferico; inoltre, servono investimenti in infrastrutture, in particolare in piste ciclabili, l’incremento di politiche mirate, iniziative legate all’informazione per i cittadini e la creazione di una banca dati, elementi con i quali si possono combattere i rischi per la salute nel nostro Paese”.

Il testo integrale del rapporto è consultabile qui.
Creative Commons License
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Pubblica un commento

Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro


Altri articoli sullo stesso argomento:


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!

 

REDAZIONE DI PUNTOSICURO

  • Direttore: Luigi Meroni

  • Redazione: Federica Gozzini e Tiziano Menduto

CONTATTI

PUNTOSICURO È UN SERVIZIO

SEGUICI SUI SOCIAL

FacebookTwitterLinkedInInstagramYouTubeFeed RSS

PuntoSicuro è la testata giornalistica di Mega Italia Media. Registrazione presso il Tribunale di Brescia, n. 56/2000 del 14.11.2000 - Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione n. 16562. ISSN 2612-2804. È la rivista ufficiale Aifos - Associazione Italiana Formatori della Sicurezza sul Lavoro, è sito segnalato dal servizio di documentazione INAIL come fonte di informazioni di particolare interesse/attualità, è media partner della Agenzia Europea per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro EU-OSHA per le campagne di sensibilizzazione su salute e sicurezza.
I contenuti degli articoli possono contenere pareri personali degli autori. Non si risponde per interpretazioni che dovessero risultare inesatte o erronee.
I documenti della Banca dati di PuntoSicuro non possono essere considerati testi ufficiali: una norma con valore di legge può essere ricavata solo da fonti ufficiali (es. Gazzetta Ufficiale). Per informazioni su copyright e modalità di consultazione: Condizioni di abbonamento.
I prodotti e i servizi pubblicitari sono commercializzati da Punto Sicuro con queste Condizioni di vendita.

Mega Italia Media S.p.A. | Via Roncadelle, 70A - 25030 Castel Mella (BS) - Italia
Tel. (+39) 030.2650661 | E-Mail: info@megaitaliamedia.it | PEC: megaitaliamedia@legalmail.it
C.F./P.Iva 03556360174 | Numero REA BS-418630 | Capitale Sociale € 500.000 | Codice destinatario SUBM70N | Codice PEPPOL 0211:IT03556360174