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Morbidi, ma pericolosi
Prodotti più sicuri per i bambini europei. Consiglio dei Ministri della Competività dell’Unione europea ha trasformato in un bando definitivo la moratoria che da cinque anni impedisce di fatto l'uso degli ftalati nella produzione di giocattoli e oggetti di uso comune come succhiotti o capsule di biberon, quindi a diretto contatto con la bocca dei bambini.
Tali sostanze, utilizzate per rendere più morbidi i prodotti in pvc, sono sospettati di provocare danni renali e gravi interferenze con il sistema endocrino, tumori.
Le sostanze bandite dal territorio europeo sono 3 tipi di ftalati (DEHP, DBP e BBP).
“Ma il rischio per questo tipo di sostanze - sostiene il WWF - in realtà è ancora dietro l’angolo: altri 3 ftalati (Dinp, Didp e Dnop) potranno essere utilizzati per oggetti destinati ai bambini al di sopra dei 3 anni portando come motivazione che i danni alla salute sono meno gravi.”
“La decisione assunta […] dalla Consiglio dei Ministri della Competività dell’Unione europea, giunta dopo ben 5 anni di discussioni e continue pressioni dilatorie dei colossi della chimica, è un passo in avanti importante che dimostra ancor più l’urgenza di una regolamentazione generale delle sostanze chimiche –ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile delle Campagne Internazionali del WWF Italia-“.
Ora il bando dovrà essere confermato dal Parlamento europeo.
Tali sostanze, utilizzate per rendere più morbidi i prodotti in pvc, sono sospettati di provocare danni renali e gravi interferenze con il sistema endocrino, tumori.
Le sostanze bandite dal territorio europeo sono 3 tipi di ftalati (DEHP, DBP e BBP).
“Ma il rischio per questo tipo di sostanze - sostiene il WWF - in realtà è ancora dietro l’angolo: altri 3 ftalati (Dinp, Didp e Dnop) potranno essere utilizzati per oggetti destinati ai bambini al di sopra dei 3 anni portando come motivazione che i danni alla salute sono meno gravi.”
“La decisione assunta […] dalla Consiglio dei Ministri della Competività dell’Unione europea, giunta dopo ben 5 anni di discussioni e continue pressioni dilatorie dei colossi della chimica, è un passo in avanti importante che dimostra ancor più l’urgenza di una regolamentazione generale delle sostanze chimiche –ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile delle Campagne Internazionali del WWF Italia-“.
Ora il bando dovrà essere confermato dal Parlamento europeo.
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