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L’inquinamento atmosferico ci toglie oltre 8 mesi di vita
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L’aspettativa di vita dei cittadini europei si riduce di 8,7 mesi a causa dell’aria inquinata che respirano. Ogni anno 310.000 cittadini dell’Ue, 39.000 dei quali italiani, muoiono a causa dell’inquinamento atmosferico.
Lo ha reso noto il quotidiano britannico Indipendent, anticipando i risultati di un report della Commissione Europea in fase di pubblicazione.
Il 90% delle morti attribuite all’inquinamento atmosferico deriverebbe da problemi cardiaci causati dalle polveri sottili emesse dal traffico, dalle industrie e dai riscaldamenti domestici. Il restante 10% sarebbe invece dovuto a malattie carico delle vie respiratorie provocate dall’ozono “cattivo”, cioè quello posto nella troposfera, la parte più vicina alla crosta terrestre.
L’ozono viene prodotto da una serie di reazioni chimiche, favorite (catalizzate) dalla luce solare, fra sostanze presenti nell'aria ambiente chiamate "precursori" , principalmente ossidi di azoto (principalmente emessi dal traffico e dalla produzione di energia e calore) e composti organici volatili ( provenienti dai solventi utilizzati per la verniciatura, lo sgrassaggio, la pulizia dei tessuti o delle superfici).
La ricerca afferma che la riduzione di aspettativa di vita dovuta all’inquinamento è più alta rispetto alla media europea in Belgio (13,6 mesi), nei Paesi Bassi (12,7 mesi). Gli abitanti della Finlandia e dell’Irlanda sono invece i più fortunati, in quanto le polveri sottili accorciano la loro vita di soli 3,1 e 3,9 mesi.
Gli effetti negativi dell'inquinamento atmosferico sulla salute erano stati già evidenziati nel 2003 da uno studio dell'Istituto Superiore di Sanità.[Si veda n.732 di PuntoSicuro.]
L’aspettativa di vita dei cittadini europei si riduce di 8,7 mesi a causa dell’aria inquinata che respirano. Ogni anno 310.000 cittadini dell’Ue, 39.000 dei quali italiani, muoiono a causa dell’inquinamento atmosferico.
Lo ha reso noto il quotidiano britannico Indipendent, anticipando i risultati di un report della Commissione Europea in fase di pubblicazione.
Il 90% delle morti attribuite all’inquinamento atmosferico deriverebbe da problemi cardiaci causati dalle polveri sottili emesse dal traffico, dalle industrie e dai riscaldamenti domestici. Il restante 10% sarebbe invece dovuto a malattie carico delle vie respiratorie provocate dall’ozono “cattivo”, cioè quello posto nella troposfera, la parte più vicina alla crosta terrestre.
L’ozono viene prodotto da una serie di reazioni chimiche, favorite (catalizzate) dalla luce solare, fra sostanze presenti nell'aria ambiente chiamate "precursori" , principalmente ossidi di azoto (principalmente emessi dal traffico e dalla produzione di energia e calore) e composti organici volatili ( provenienti dai solventi utilizzati per la verniciatura, lo sgrassaggio, la pulizia dei tessuti o delle superfici).
La ricerca afferma che la riduzione di aspettativa di vita dovuta all’inquinamento è più alta rispetto alla media europea in Belgio (13,6 mesi), nei Paesi Bassi (12,7 mesi). Gli abitanti della Finlandia e dell’Irlanda sono invece i più fortunati, in quanto le polveri sottili accorciano la loro vita di soli 3,1 e 3,9 mesi.
Gli effetti negativi dell'inquinamento atmosferico sulla salute erano stati già evidenziati nel 2003 da uno studio dell'Istituto Superiore di Sanità.[Si veda n.732 di PuntoSicuro.]
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