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Infortuni domestici, un'epidemia nascosta
E' l'uso degli apparecchi domestici che causa il maggior numero di infortuni che avvengono nelle case (33%), seguono le cadute con il 28%, mentre la struttura edilizia (scale, pavimenti, porte, finestre e specchi) e' all'origine di un quinto degli incidenti (20%). I danni piu' frequenti sono le ferite (il 43%), seguite dalle ustioni (25%) e dalle fratture ( 13%) che colpiscono soprattutto anziani e bambini.
I dati emergono da una rilevazione effettuata dalle Asl della Regione Lombardia; un'analisi limitata solo agli infortuni domestici che hanno richiesto una visita al pronto soccorso (non considerando, quindi, tutti gli infortuni domestici risolti con l'automedicazione), ma che tuttavia puo' costituire un punto di partenza per iniziative di prevenzione del fenomeno.
D'altro canto le indagini sugli infortuni domestici, a livello nazionale, risalgono al 1999 con una rilevazione Istat su un campione di 60.000 persone e con una indagine del ministero del Lavoro.
La recente indagine della Regione Lombardia, illustrata nel corso del convegno sulla ''Prevenzione degli infortuni domestici in Lombardia'', rileva, dal numero di ricoveri registrati, che gli infortuni domestici in Lombardia sono 19.500 all'anno (media degli anni che vanno dal 1997 al 2000), con le donne maggiormente colpite, circa 12.300 casi.
Tra i bambini le cause principali degli infortuni domestici sono rappresentate dai mobili o da altre parti dell'abitazione come porte, finestre e parti strutturali.
Considerando il dato nelle fasce di eta': di infortuni causati da porte, finestre e mobili sono vittime il 41% dei bambini con eta' compresa tra gli 0 e i 4 anni ed il 24% di quelli tra i 5 ed i 9 anni; mentre di cadute sono vittime il 44% dei bambini con eta' compresa tra gli 0 e i 4 anni ed il 18% di quelli tra i 5 ed i 9 anni.
Nel convegno sono state presentate anche le "Linee guida" per la prevenzione degli infortuni domestici, predisposte da un Gruppo di lavoro istituto appositamente dalla Regione.
Tra gli obiettivi indicati, innanzitutto una raccolta precisa dei dati, nella quale sono coinvolti i Servizi di prevenzione delle ASL, e uno sforzo per predisporre interventi di informazione/sensibilizzazione mirati soprattutto alle categorie piu' esposte, bimbi, donne e anziani.
Per l'infanzia il momento delle vaccinazioni, come suggeriscono le Linee guida, rappresenta un'occasione idonea per coinvolgere i genitori, con informazioni e distribuzione di materiale illustrativo sui rischi e sui comportamenti per tenere sotto controllo i bambini anche sotto questo aspetto.
La scuola, dalla materna alla elementare, rappresenta l'altra occasione per un'azione di 'educazione sanitaria', con percorsi didattici indirizzati per incrementare la sicurezza domestica.
Per donne e anziani la Regione sta promuovendo un piano di comunicazione, in collaborazione con l'Associazione Donne Europee Federcasalinghe, per la predisposizione di opuscoli contenenti semplici informazioni di sicurezza ambientale e di precauzioni personali da osservare in casa. Il materiale informativo potra' essere distribuito, con incontri appositamente organizzati con le casalinghe, nei centri per anziani e utilizzando le farmacie e gli ambulatori dei medici di famiglia.
I dati emergono da una rilevazione effettuata dalle Asl della Regione Lombardia; un'analisi limitata solo agli infortuni domestici che hanno richiesto una visita al pronto soccorso (non considerando, quindi, tutti gli infortuni domestici risolti con l'automedicazione), ma che tuttavia puo' costituire un punto di partenza per iniziative di prevenzione del fenomeno.
D'altro canto le indagini sugli infortuni domestici, a livello nazionale, risalgono al 1999 con una rilevazione Istat su un campione di 60.000 persone e con una indagine del ministero del Lavoro.
La recente indagine della Regione Lombardia, illustrata nel corso del convegno sulla ''Prevenzione degli infortuni domestici in Lombardia'', rileva, dal numero di ricoveri registrati, che gli infortuni domestici in Lombardia sono 19.500 all'anno (media degli anni che vanno dal 1997 al 2000), con le donne maggiormente colpite, circa 12.300 casi.
Tra i bambini le cause principali degli infortuni domestici sono rappresentate dai mobili o da altre parti dell'abitazione come porte, finestre e parti strutturali.
Considerando il dato nelle fasce di eta': di infortuni causati da porte, finestre e mobili sono vittime il 41% dei bambini con eta' compresa tra gli 0 e i 4 anni ed il 24% di quelli tra i 5 ed i 9 anni; mentre di cadute sono vittime il 44% dei bambini con eta' compresa tra gli 0 e i 4 anni ed il 18% di quelli tra i 5 ed i 9 anni.
Nel convegno sono state presentate anche le "Linee guida" per la prevenzione degli infortuni domestici, predisposte da un Gruppo di lavoro istituto appositamente dalla Regione.
Tra gli obiettivi indicati, innanzitutto una raccolta precisa dei dati, nella quale sono coinvolti i Servizi di prevenzione delle ASL, e uno sforzo per predisporre interventi di informazione/sensibilizzazione mirati soprattutto alle categorie piu' esposte, bimbi, donne e anziani.
Per l'infanzia il momento delle vaccinazioni, come suggeriscono le Linee guida, rappresenta un'occasione idonea per coinvolgere i genitori, con informazioni e distribuzione di materiale illustrativo sui rischi e sui comportamenti per tenere sotto controllo i bambini anche sotto questo aspetto.
La scuola, dalla materna alla elementare, rappresenta l'altra occasione per un'azione di 'educazione sanitaria', con percorsi didattici indirizzati per incrementare la sicurezza domestica.
Per donne e anziani la Regione sta promuovendo un piano di comunicazione, in collaborazione con l'Associazione Donne Europee Federcasalinghe, per la predisposizione di opuscoli contenenti semplici informazioni di sicurezza ambientale e di precauzioni personali da osservare in casa. Il materiale informativo potra' essere distribuito, con incontri appositamente organizzati con le casalinghe, nei centri per anziani e utilizzando le farmacie e gli ambulatori dei medici di famiglia.
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