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Infortuni domestici: puntare sulla prevenzione

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

05/06/2006

Alcune considerazioni a margine della presentazione Inail dell’estensione dell’assicurazione delle casalinghe.

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Con l’estensione della tutela assicurativa Inail delle casalinghe ai casi di infortunio mortale (si veda PuntoSicuro n.1482) è stato compiuto un passo avanti, ma molto rimane ancora da fare per la sicurezza domestica, soprattutto in termini di prevenzione.

L’esigenza è emersa nel corso della conferenza stampa organizzata dall’Inail per la presentazione delle nuove tutele previste dal Decreto 31 gennaio 2006 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha modificato la Legge 493/1999 su “la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell’assicurazione contro gli infortuni domestici”.

“L’attuale legge affronta anche i temi della prevenzione e dell’informazione”, ha sottolineato Federica Gasparrini, presidente del Fondo autonomo speciale di assicurazione contro gli infortuni domestici, “Ma su questo ci sarebbe ancora tanto da fare. La maggior parte degli incidenti che avvengono nel corso del lavoro domestico potrebbero essere evitati. Si pensi che ben il 65% del totale degli infortuni è determinato da comportamenti sbagliati, e quindi evitabili con una corretta informazione.”.

“Per l’INAIL la questione dell’assicurazione e della prevenzione non possono essere considerati due momenti distinti”, ha commentato il presidente dell’Istituto, Vincenzo Mungari. “Per questa ragione abbiamo attivato iniziative diverse, tra cui la diffusione di opuscoli informativi sui rischi legati al lavoro domestico e l’erogazione borse di studio per progetti sulla sicurezza tra le mura di casa.”.

Quella dell’estensione dell'assicurazione agli infortuni mortali è solo una delle richieste di modifica alla Legge 493/199 avanzate dalle associazioni delle casalinghe negli ultimi anni. Il prossimo obiettivo è l’abbassamento dell’inabilità indennizzabile dal 33% al 26% e l’innalzamento dell’età massima delle assicurate dai 65 ai 70 anni.

Riguardo all’estensione introdotta dal Decreto 31 gennaio 2006 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, “in caso di incidente mortale  - ha sottolineato Federica Rossi Gasparrini - la rendita spetterà al coniuge, ai figli con età inferiore a 18 anni oppure a 26 se si tratta di studenti universitari, ai fratelli e ai parenti in linea ascendente a carico della vittima. […] Il decreto legge che ha introdotto la tutela per gli infortuni mortali non contempla [...] l’assegno mortuario previsto per gli altri lavoratori”.
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