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Decalogo per la sicurezza in ospedale

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Aumentare la sicurezza dell’organizzazione sanitaria e dei trattamenti farmacologici è l’obiettivo del decalogo, frutto di un confronto tra esperti avvenuto nel novembre scorso, dedicato alla “Sicurezza al letto del paziente”.

Le dieci regole prioritarie, per ridurre al minimo il rischio di errore in corsia, spaziano dal Foglio Unico di Terapia, alla formazione sulla sicurezza, ai sistemi di prescrizione informatizzata dei farmaci fino al miglioramento della comunicazione medico-paziente.
 
L’errore – sostengono gli esperti -, nella grande maggioranza dei casi, è dovuto a problemi organizzativi e a insufficiente interazione fra più figure professionali che operano nello stesso ambito.

“Uno dei punti principali del decalogo – spiega il dott. Ubaldo Montaguti, Direttore Generale dell’Azienda Policlinico Umberto I di Roma – realizzabile in tempi brevi, prevede l’adozione in tutti gli ospedali di un Foglio Unico di Terapia per il paziente per evitare errori di trascrizione. Questa regola, avendo un valore operativo, merita la nostra immediata considerazione. Realizzarla è già possibile. È prevista in futuro anche l’attivazione di sistemi informativi complessi che richiederanno inevitabilmente più tempo”. “

Riguardo alla farmacovigilanza, il decalogo prevede l’attivazione di un registro nazionale (incident reporting) coordinato dal Ministero della Salute e dall’AIFA per la registrazione e la valutazione di una serie limitata e predefinita di errori più frequentemente rilevati nel corso delle attività sanitarie.
La parte del sistema di sorveglianza relativa all’uso dei farmaci è importante, soprattutto per la frequenza degli errori che la caratterizzano.
“È nostra intenzione– afferma il dott. Alessandro Ghirardini, del Ministero della Salute – anche grazie a quanto previsto dal decalogo, raccogliere queste informazioni per poi inserirle in un sistema di sorveglianza routinario che permetta non solo di quantificare gli eventi, avversi ma anche di analizzarli”.

Nel decalogo è inoltre prevista l’introduzione di sistemi di distribuzione e di allestimento controllato (di farmaci e di dispositivi medici), di prescrizione informatizzata (in cui i dati possano essere raccolti in modo certo), e di gestione dei trattamenti farmacologici basati sulla dose unitaria, privilegiando le tecnologie che dimostrino il miglior rapporto costo/efficacia. “Le esperienze già maturate con la dose unitaria e gli armadi a cessione controllata, posizionati in ogni reparto e da cui ogni infermiere può prelevare solo i farmaci prescritti per il singolo paziente – conclude la dott.ssa Scroccaro –, sono due esempi di tecnologie che hanno dimostrato di ridurre gli errori di somministrazione dei farmaci e di garantirne un più accurato controllo con un notevole risparmio economico”.


Le dieci regole della Sicurezza al letto del paziente. [Elaborate con il contributo del Ministero della Salute, da direttori generali e rappresentanti dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera (SIFO)]

1. Adottare in ogni ospedale il Foglio Unico di Terapia (medico e infermiere).

2. Sottoporre a revisione le procedure usate in ospedale e negli ambulatori nei processi di prescrizione, trascrizione, allestimento, stoccaggio, preparazione, distribuzione dei farmaci e dei dispositivi medici, ponendo particolare attenzione ai passaggi a rischio di errore.

3.Attivare processi di formazione sulla sicurezza in cui coinvolgere tutti gli operatori sanitari interessati.

4. Attivare nelle Aziende sanitarie organismi e protocolli di controllo dell'introduzione negli ospedali di nuove tecnologie e, in particolare, di dispositivi medici.

5. Diffondere l'uso di:
    a. sistemi di distribuzione, prelievo e allestimento controllato di farmaci e di dispositivi medici,
    b. sistemi di prescrizione informatizzata,
    c. gestione dei trattamenti farmacologici basati sulla dose unitaria, privilegiando le tecnologie che dimostrino il miglior rapporto costo/efficacia.

6. Migliorare la tracciabilità dei farmaci (attraverso un utilizzo più efficiente del codice a barre) e attivare un sistema di tracciabilità dei dispositivi medici.

7. Attivare un registro nazionale del tipo "incident reporting" coordinato dal Ministero della Salute e dall'AI FA, per la registrazione e la valutazione di una serie limitata e predefinita di errori più frequentemente rilevati nel corso delle attività sanitarie.

8. Rendere obbligatorio l'utilizzo dello 0,05 per cento del budget assegnato alle Aziende Sanitarie per l'acquisizione di tecnologie di provata efficacia rispetto all'obiettivo di innalzare il grado di sicurezza delle pratiche sanitarie.

9. Introdurre l'obbligo per le Direzioni Generali delle Aziende Sanitarie di predisporre un Piano per l'innalzamento dei livelli di sicurezza delle attività sanitarie da inserire nell'Atto Aziendale e da aggiornare annualmente, modulato sulla base di linee guida appositamente predisposte dal Ministero della Salute e dall'AIFA (Agenzia italiana del farmaco).

10. Migliorare la comunicazione con il paziente/cittadino.

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