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Come scoprire gli OGM nei prodotti alimentari
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L'attenzione principale della norma è focalizzata sulla metodologia PCR - un metodo preciso che permette di generare copie illimitate di specifici frammenti di DNA - ma sono compresi anche metodi che utilizzano le proteine come obiettivo della determinazione analitica.
La ISO 24276 tratta anche la validazione dei metodi utilizzati e fornisce una lista di controllo delle informazioni che devono figurare nel rapporto di prova e linee guida per la messa a punto di un laboratorio.
La norma ISO 24276 specifica come utilizzare i metodi basati sulle proteine (UNI EN ISO 21572:2006), sull'estrazione dell'acido nucleico (UNI EN ISO 21571:2005), le analisi qualitative dell'acido nucleico (UNI EN ISO 21569:2005) e quantitative dell'acido nucleico (UNI EN ISO 21570:2006) e precisa le loro correlazioni nell'analisi degli organismi geneticamente modificati presenti nei prodotti alimentari.
Sebbene la nuova norma sia stata messa a punto per matrici alimentari, può essere applicata anche alle sementi, alimenti per animali e campioni di piante prelevate dall'ambiente.
Per identificare se un prodotto alimentare contiene sostanze derivanti da organismi geneticamente modificati (OGM) e, se li contiene, in quale quantità, il Comitato tecnico europeo CEN/TC 275 "Food analysis - Horizontal methods" in collaborazione con l'ISO/TC 34 "Food products" ha messo a punto una nuova norma ISO.
La norma ISO 24276:2006 "Foodstuffs - Methods of analysis for the detection of genetically modified organisms and derived products - General requirements and definitions" (pubblicata come norma europea EN ISO 24276 nel febbraio 2006) fissa i requisiti generali per identificare e quantificare le sostanze OGM presenti negli alimenti, illustrando le tappe da seguire dopo la raccolta dei campioni da sottoporre ad analisi:
- estrazione degli acidi nucleici o delle proteine dalla porzione di prova;
- ulteriore purificazione degli analiti estratti;
- quantificazione (se necessaria), diluizione (se necessaria) e
- analisi basata sulla reazione a catena della polimerasi (PCR-polymerase chain reaction) o altre procedure.
La norma ISO 24276:2006 "Foodstuffs - Methods of analysis for the detection of genetically modified organisms and derived products - General requirements and definitions" (pubblicata come norma europea EN ISO 24276 nel febbraio 2006) fissa i requisiti generali per identificare e quantificare le sostanze OGM presenti negli alimenti, illustrando le tappe da seguire dopo la raccolta dei campioni da sottoporre ad analisi:
- estrazione degli acidi nucleici o delle proteine dalla porzione di prova;
- ulteriore purificazione degli analiti estratti;
- quantificazione (se necessaria), diluizione (se necessaria) e
- analisi basata sulla reazione a catena della polimerasi (PCR-polymerase chain reaction) o altre procedure.
L'attenzione principale della norma è focalizzata sulla metodologia PCR - un metodo preciso che permette di generare copie illimitate di specifici frammenti di DNA - ma sono compresi anche metodi che utilizzano le proteine come obiettivo della determinazione analitica.
La ISO 24276 tratta anche la validazione dei metodi utilizzati e fornisce una lista di controllo delle informazioni che devono figurare nel rapporto di prova e linee guida per la messa a punto di un laboratorio.
La norma ISO 24276 specifica come utilizzare i metodi basati sulle proteine (UNI EN ISO 21572:2006), sull'estrazione dell'acido nucleico (UNI EN ISO 21571:2005), le analisi qualitative dell'acido nucleico (UNI EN ISO 21569:2005) e quantitative dell'acido nucleico (UNI EN ISO 21570:2006) e precisa le loro correlazioni nell'analisi degli organismi geneticamente modificati presenti nei prodotti alimentari.
Sebbene la nuova norma sia stata messa a punto per matrici alimentari, può essere applicata anche alle sementi, alimenti per animali e campioni di piante prelevate dall'ambiente.
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