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Come scoprire gli OGM nei prodotti alimentari

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

19/05/2006

Elaborata una nuova norma ISO che fissa i requisiti generali per identificare e quantificare le sostanze OGM presenti negli alimenti.

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Per identificare se un prodotto alimentare contiene sostanze derivanti da organismi geneticamente modificati (OGM) e, se li contiene, in quale quantità, il Comitato tecnico europeo CEN/TC 275 "Food analysis - Horizontal methods" in collaborazione con l'ISO/TC 34 "Food products" ha messo a punto una nuova norma ISO.

La norma ISO 24276:2006 "Foodstuffs - Methods of analysis for the detection of genetically modified organisms and derived products - General requirements and definitions" (pubblicata come norma europea EN ISO 24276 nel febbraio 2006) fissa i requisiti generali per identificare e quantificare le sostanze OGM presenti negli alimenti, illustrando le tappe da seguire dopo la raccolta dei campioni da sottoporre ad analisi:
- estrazione degli acidi nucleici o delle proteine dalla porzione di prova;
- ulteriore purificazione degli analiti estratti;
- quantificazione (se necessaria), diluizione (se necessaria) e
- analisi basata sulla reazione a catena della polimerasi (PCR-polymerase chain reaction) o altre procedure.

L'attenzione principale della norma è focalizzata sulla metodologia PCR - un metodo preciso che permette di generare copie illimitate di specifici frammenti di DNA - ma sono compresi anche metodi che utilizzano le proteine come obiettivo della determinazione analitica.

La ISO 24276 tratta anche la validazione dei metodi utilizzati e fornisce una lista di controllo delle informazioni che devono figurare nel rapporto di prova e linee guida per la messa a punto di un laboratorio.

La norma ISO 24276 specifica come utilizzare i metodi basati sulle proteine (UNI EN ISO 21572:2006), sull'estrazione dell'acido nucleico (UNI EN ISO 21571:2005), le analisi qualitative dell'acido nucleico (UNI EN ISO 21569:2005) e quantitative dell'acido nucleico (UNI EN ISO 21570:2006) e precisa le loro correlazioni nell'analisi degli organismi geneticamente modificati presenti nei prodotti alimentari.

Sebbene la nuova norma sia stata messa a punto per matrici alimentari, può essere applicata anche alle sementi, alimenti per animali e campioni di piante prelevate dall'ambiente.
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