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![Banca dati, normativa sulla sicurezza]()
Come migliorare la sicurezza degli ascensori esistenti?
Sono circa 700.000 gli ascensori in Italia installati prima del 1 luglio 1999, per i quali, quindi, non devono essere applicati i livelli di sicurezza previsti dal D.P.R. 30 aprile 1999, n.162.
Per questi impianti preesistenti, la Comunità Europea ha emesso una raccomandazione (8 luglio 1995), alla quale gli Stati membri dovrebbero fare riferimento per emanare una normativa al riguardo.
“La situazione reale in cui versano gli impianti di ascensore esistenti in Italia, che per oltre il 35% accusano un grado di vetustà superiore ai 40 anni, è caratterizzata da una dimensione di oggettiva pericolosità.” E’ quanto ha affermato Giuseppe Del Vecchio, Responsabile Ufficio Legislativo Confartigianato, in occasione del Convegno organizzato il 9 dicembre 2003 da AssoAscensori federata ANIE, Anacam, Anica e Confartigianato Ascensoristi per affrontare un progetto unitario sul miglioramento della sicurezza degli ascensori in Italia.
Il Convegno è stato realizzato con l'obbiettivo comune di sensibilizzare tutti - dal Ministro competente al semplice proprietario di ascensore - su come rendere ogni ascensore sicuro, al fine di far scaturire un provvedimento legislativo che colmi questo “buco normativo”.
In occasione del convegno è stato realizzato anche il fascicolo “Miglioramento della sicurezza per gli ascensori esistenti" che raccoglie 8 “schede di rischio”. L’opuscolo illustra quali siano i maggiori rischi che si possono riscontrare nei vecchi ascensori e come possano essere eliminati.
Purtroppo di sicurezza degli ascensori si parla solo quando si verificano tragici incidenti.
La pubblicazione intende sottoporre all’attenzione di tutti i cittadini questo problema; si pensi ad esempio che sono circa 100.000 gli ascensori privi del dispositivo che assicura la chiusura automatica delle porte di piano, anche in assenza della cabina.
Senza tale dispositivo vi è il potenziale rischio di caduta nel vano ascensore qualora le porte di piano risultassero aperte senza la presenza della cabina.
Il fascicolo è scaricabile qui.
Per questi impianti preesistenti, la Comunità Europea ha emesso una raccomandazione (8 luglio 1995), alla quale gli Stati membri dovrebbero fare riferimento per emanare una normativa al riguardo.
“La situazione reale in cui versano gli impianti di ascensore esistenti in Italia, che per oltre il 35% accusano un grado di vetustà superiore ai 40 anni, è caratterizzata da una dimensione di oggettiva pericolosità.” E’ quanto ha affermato Giuseppe Del Vecchio, Responsabile Ufficio Legislativo Confartigianato, in occasione del Convegno organizzato il 9 dicembre 2003 da AssoAscensori federata ANIE, Anacam, Anica e Confartigianato Ascensoristi per affrontare un progetto unitario sul miglioramento della sicurezza degli ascensori in Italia.
Il Convegno è stato realizzato con l'obbiettivo comune di sensibilizzare tutti - dal Ministro competente al semplice proprietario di ascensore - su come rendere ogni ascensore sicuro, al fine di far scaturire un provvedimento legislativo che colmi questo “buco normativo”.
In occasione del convegno è stato realizzato anche il fascicolo “Miglioramento della sicurezza per gli ascensori esistenti" che raccoglie 8 “schede di rischio”. L’opuscolo illustra quali siano i maggiori rischi che si possono riscontrare nei vecchi ascensori e come possano essere eliminati.
Purtroppo di sicurezza degli ascensori si parla solo quando si verificano tragici incidenti.
La pubblicazione intende sottoporre all’attenzione di tutti i cittadini questo problema; si pensi ad esempio che sono circa 100.000 gli ascensori privi del dispositivo che assicura la chiusura automatica delle porte di piano, anche in assenza della cabina.
Senza tale dispositivo vi è il potenziale rischio di caduta nel vano ascensore qualora le porte di piano risultassero aperte senza la presenza della cabina.
Il fascicolo è scaricabile qui.
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