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Antibiotici: quando si, quando no
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Un uso eccessivo e scorretto di antibiotici può avere gravi conseguenze; non solo infatti espone al rischio di effetti collaterali (es. diarrea, reazione allergica, ecc.), ma favorisce anche lo sviluppo di batteri resistenti, che diventano insensibili all’azione di antibiotici, disinfettanti o altre sostanze ad azione antibatterica.
Per una corretta informazione e per una maggiore consapevolezza della popolazione su questi temi, l’Agenzia Sanitaria della Regione Emilia Romagna, nell’ambito del progetto Bambini & Antibiotici, ha realizzato un opuscolo, consultabile anche on line.
La pubblicazione si rivolge in particolare ai genitori per aiutarli nella cura dei bambini quando si ammalano delle più comuni infezioni respiratorie (per esempio raffreddore, influenza, mal di gola, mal d’orecchio); i consigli forniti sono tuttavia validi per tutta la popolazione.
L’opuscolo chiarisce innanzitutto il concetto di “resistenza batterica”. “Talvolta - è precisato - si crede erroneamente che sia il sistema immunitario di un individuo ad opporre resistenza a una cura antibiotica. Non è così: si parla di “resistenza batterica” per descrivere un fenomeno di adattamento del batterio, che diventa insensibile all’azione di antibiotici, disinfettanti o altre sostanze ad azione antibatterica. La resistenza batterica in una popolazione è più frequente se gli antibiotici vengono usati quando non necessario oppure senza rispettare il dosaggio o la durata del trattamento prescritto.
Un batterio che è diventato resistente può essere trasmesso anche a persone sane, causando infezioni difficili da curare.”
Un semplice, ma efficace, consiglio apre la sezione “operativa” dell’opuscolo: lavarsi le mani. Consiglio semplice ma non sempre conosciuto; nel corso dell’indagine ProBA in Emilia-Romagna è infatti emerso che solo un genitore su 10 è a conoscenza che la scarsa igiene delle mani è una delle possibili cause di diffusione della resistenza batterica.
Lavarsi le mani è il modo migliore per arrestare la diffusione delle infezioni respiratorie. Si consideri infatti che l’80% delle più comuni infezioni si diffonde attraverso le mani.
Ai genitori è consigliato di lavare sempre le mani: prima dei pasti, prima dell’allattamento al seno, dopo aver usato il bagno o aver aiutato il bambino nell’uso del bagno, dopo aver cambiato i pannolini, dopo essersi soffiati il naso o aver asciugato il naso del bambino, dopo aver giocato con giocattoli condivisi con altri bambini.
Ecco come devono essere lavate le mani:
- Usate acqua e sapone: l’acqua da sola non elimina i germi. Attenzione: non usate un sapone antibatterico, può indurre lo sviluppo di resistenze.
- Bagnate le mani e insaponatele.
-Strofinate le mani una contro l’altra per almeno 20 secondi e risciacquatele per 10 secondi.
-Asciugate bene le mani.
L’opuscolo descrive poi le situazioni che più comunemente i genitori si trovano ad affrontare (febbre, raffreddore, influenza, tosse, otite, faringite, sinusite) con i suggerimenti del caso.
L’opuscolo è scaricabile gratuitamente qui.
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Ultimo aggiornamento in Banca Dati (riservato agli abbonati):
29/08/2007 - MINISTERO DELL'INTERNO - DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DIREZIONE CENTRALE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA TECNICA - LETTERA - CIRCOLARE 17 luglio 2007 OGGETTO: Direttive per l’attuazione dell’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio - D.M. 9 maggio 2007 - Primi indirizzi applicativi.
Ultimo aggiornamento in Banca Dati (riservato agli abbonati):
29/08/2007 - MINISTERO DELL'INTERNO - DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DIREZIONE CENTRALE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA TECNICA - LETTERA - CIRCOLARE 17 luglio 2007 OGGETTO: Direttive per l’attuazione dell’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio - D.M. 9 maggio 2007 - Primi indirizzi applicativi.
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