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Radon e acqua potabile

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

09/01/2002

La Commissione europea raccomanda l'istituzione di un sistema adeguato per ridurre l'esposizione della popolazione al radon nell'acqua potabile.

Con la raccomandazione 2001-928-Euratom del 20 dicembre 2001 (pubblicata nella G.U.C.E. n. L 344/85 del 28 dicembre 2001), la Commissione europea ha ritenuto opportuno raccomandare un sistema adeguato per ridurre l'esposizione al radon (un gas radioattivo presente in natura) e ai prodotti del decadimento del radon di vita lunga nell'approvvigionamento di acqua potabile per uso domestico.

Per "acqua potabile" la raccomandazione intende tutta l'acqua destinata ad essere bevuta, utilizzata per la cucina, la preparazione degli alimenti o altri scopi domestici, qualsiasi sia l'origine, tutta l'acqua utilizzata per la produzione di alimenti o sostanze destinate al consumo umano mentre esclude le acque minerali naturali poiché per questi tipi di acque sono già state definite norme particolari.

Indagini effettuate negli Stati membri hanno dimostrato concentrazioni elevate di radon in alcune falde freatiche, in particolare in regioni con presenza di roccia cristallina. Vi sono circostanze entro le quali le concentrazioni di radon nell'acqua potabile hanno un'incidenza radiologica, poiché espongono la popolazione a dosi supplementari che non dovrebbero essere ignorate da un punto di vista della protezione dalle radiazioni. Spesso le concentrazioni elevate sono connesse a singoli pozzi, ma talvolta anche alla rete idrica che utilizza falde acquifere rocciose.

Per meglio capire quali sono le conseguenze dell'esposizione al radon consigliamo di visitare il sito del Laboratorio di chimica e fisica della Provincia Autonoma di Bolzano.

La Commissione Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato il gas radon e i suoi prodotti di decadimento come sostanze cancerogene del gruppo 1 (in cui figurano anche il fumo di sigarette e il benzene).
Poiché si tratta di un gas inerte, si può muovere liberamente attraverso materiale poroso come il terreno o i frammenti di roccia. Quando i pori sono saturi d'acqua, come nel caso del terreno e delle rocce sotto il livello della falda freatica, il radon si dissolve nell'acqua e viene da essa trasportato.

La Raccomandazione finale della Commissione rivolta agli Stati membri recita che questi " devono considerare fino a che punto l'uso intenzionale di acqua contenente radon a scopo terapeutico sia giustificato sulla base di vantaggi economici, sociali o altro, raffrontando l'effetto nocivo per la salute che esso potrebbe avere".

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