Sistemi di refrigerazione: ventilazione, manutenzione e DPI
Lucerna, 16 Apr â Con âsistema di refrigerazione e pompa di caloreâ si fa riferimento ad una âcombinazione di elementi collegati tra loro che formano un circuito chiuso in cui circola il refrigerante, la cui funzione è sottrarre e cedere calore a scopo di raffreddamento e riscaldamentoâ.
A ricordarlo e a fornire alcune indicazioni sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori (installatori, manutentori, responsabili tecnici) che lavorano con questi sistemi, è un documento dellâIstituto elvetico per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni ( Suva) dal titolo âFunzionamento in sicurezza dei sistemi di refrigerazione e delle pompe di caloreâ.
Il documento - correlato alla normativa vigente in Svizzera e destinato a ingegneri, progettisti, installatori, manutentori, proprietari e gestori di sistemi di refrigerazione â si sofferma in particolare sulle misure di prevenzione per i rischi di âintossicazione, soffocamento, incendio, esplosione e ustioni criogenicheâ.
Questi gli argomenti affrontati dall'articolo:
- Le misure di ventilazione
- I requisiti dellâimpianto di ventilazione
- Impianto di rivelazione gas
- Dispositivi di protezione individuale
- Gli interventi di manutenzione
Le misure di ventilazione
Dopo aver giĂ affrontato, in precedenti articoli, le misure di carattere generale e il rischio esplosioni, ci soffermiamo ora su quanto indicato nel documento a proposito delle misure di ventilazione.
Si indica che per lâesercizio di un sistema di refrigerazione âè richiesta una sufficiente ventilazioneâ. E sono riportate alcune tipologie di sistemi di ventilazione:
- Ventilazione naturale per locali fuori terra: âsono considerati sufficientemente aerati in modo naturale i locali fuori terra dotati di almeno due aperture poste di fronte, non richiudibili e comunicanti con lâesterno di cui una deve trovarsi al livello del pavimento o a unâaltezza massima di 10 cm. Ogni apertura di aerazione deve avere una sezione di almeno 20 cm² per m² di superficie del pavimento. La conformitĂ alle condizioni di installazione âallâapertoâ garantisce unâadeguata ventilazione naturale;
- Ventilazione artificiale (ventilazione di base): la ventilazione artificiale è sufficiente se la potenza del ventilatore genera un ricambio di aria pari a 4 volte ogni ora. Il punto di aspirazione della ventilazione deve essere posizionato in funzione delle caratteristiche fisiche del refrigerante a unâaltezza massima di 10 cm dal pavimento o in prossimitĂ del soffitto. Per rispettare le quantitĂ di aria richieste ed evitare lâinsorgere di pressioni negative può essere necessario, a seconda della situazione, un apporto attivo di aria. Lâaria aspirata va evacuata in modo sicuro allâesterno e lâestremitĂ del condotto di ventilazione deve essere protetta dalla penetrazione di acqua e sporcizia;
- Ventilazione artificiale comandata dallâimpianto di rivelazione gas (ventilazione di base): se la ventilazione artificiale è comandata da un impianto di rivelazione gas, i valori di allarme devono essere scelti in funzione del refrigeranteâ. Si indica che âlâinserimento forzato della ventilazione artificiale nel momento in cui si accede al locale può essere combinato con lâinterruttore della luce o il sistema di apertura della portaâ;
- Ventilazione meccanica di emergenza: âla ventilazione meccanica di emergenza è possibile solo in combinazione con un impianto di rivelazione gasâ. E âun ricambio di aria pari a 15 volte ogni ora è ritenuto sufficiente per tutte le classi di sicurezzaâ.
Si ricorda che alcuni esempi di calcolo in materia di ventilazione si possono trovare in una norma dellâente di normazione elvetico, la norma SN EN 378-3.
I requisiti dellâimpianto di ventilazione
Riguardo poi ai requisiti dellâimpianto di ventilazione si sottolinea che âil refrigerante in forma gassosa deve essere evacuato integralmente allâesterno attraverso il condotto di sfiato e non deve raggiungere altre parti dellâedificioâ.
In questo senso la soluzione ideale è di âinstallare il ventilatore di estrazione alla fine del condotto in modo da garantire una pressione negativa lungo tutto il percorso. Se anche lâafflusso di aria avviene attraverso un condotto di ventilazione, bisogna accertarsi che allâaperto ci sia una distanza sufficiente tra i due condottiâ.
Il documento riporta poi informazioni sulla ventilazione per due tipologie di sistemi di refrigerazione:
- Sistemi di refrigerazione in sala macchine o allâaperto
- Sistemi di refrigerazione in vano ventilato.
Ad esempio, riguardo a questâultimo caso, si indica che âse il sistema di refrigerazione è installato interamente o parzialmente in un vano separato, questâultimo deve essere ventilato in modo tale che, in caso di fuoriuscita di refrigerante, allâesterno del vano e nei condotti di ventilazione non vi siano rischi per la saluteâ. E si richiama lâattenzione sulla âsovrapressione nei condotti di sfiatoâ.
Per gli interventi di manutenzione con vano aperto âoccorre adottare misure specialiâ.
Impianto di rivelazione gas
Il documento elvetico si sofferma anche sullâimpianto di rivelazione gas e sulle misure necessarie.
Si segnala che un impianto di rivelazione gas âdeve essere installato in caso di superamento del quantitativo di refrigerante riportato nella tabella 1 o del valore limite pratico secondo la norma SN EN 378-1. I rivelatori di gas vanno posizionati in base alle proprietĂ fisiche del refrigerante e alle caratteristiche del locale. Per situazioni di mancanza di ossigeno, gli impianti di rivelazione gas possono essere utilizzati solo in sistemi che contengono refrigeranti della classe di sicurezza A1, fatta eccezione per lâR-744 (CO2)â.
Il documento riporta poi i valori di allarme e le misure seguenti per sistemi di refrigerazione che utilizzano refrigeranti di varie classi di sicurezza.
Dispositivi di protezione individuale
Oltre a soffermarsi sui piani di emergenza e il primo soccorso, il documento presenta poi indicazioni sui dispositivi di protezione individuale (DPI) che devono essere adeguati al tipo di refrigerante. Si segnala che informazioni su questo aspetto sono contenute ânel manuale dâuso del sistema di refrigerazione o nella scheda di sicurezza corrispondenteâ.
Si indica poi che i DPI necessari âdevono essere scelti a seconda degli interventi previsti e dei potenziali pericoliâ:
- protezione delle vie respiratorie: âi respiratori con filtro antigas non devono essere impiegati in presenza di gas refrigeranti inodori o che riducono la concentrazione di ossigeno. Per tutti gli altri refrigeranti (ad es. ammoniaca) i gestori di sistemi di refrigerazione devono emanare disposizioni e regole di comportamento per lâutilizzo dei respiratori. I diretti interessati devono essere istruiti in merito. Durante unâavaria i respiratori isolanti autonomi possono essere utilizzati soltanto dai servizi di salvataggio qualificati o dai vigili del fuoco;
- protezione degli occhi: gli occhi devono essere protetti in modo adeguato dagli spruzzi di refrigerante;
- protezione dalle ustioni criogeniche: le parti del corpo esposte devono essere protette con guanti e allâoccorrenza con indumenti di protezione contro il freddo o gli spruzzi di refrigeranteâ.
Gli interventi di manutenzione
Il documento ricorda poi che il sistema di refrigerazione, lâimpianto di rivelazione gas, il ventilatore e i dispositivi di allarme âdevono essere sottoposti a manutenzione secondo la frequenza definita dal fabbricante. Lâimpianto di rivelazione gas, il ventilatore e i dispositivi di allarme vanno in ogni caso controllati o calibrati almeno una volta lâannoâ.
Dopo aver accennato alla necessaria formazione degli operatori (con riferimento alla normativa e alle autorizzazioni richieste in Svizzera), si segnala che per i refrigeranti di tutte le classi di sicurezza âvanno adottate misure basate sullâindividuazione dei pericoli specifici per lâimpianto contro la formazione di unâatmosfera pericolosa (soffocamento o intossicazione), le esplosioni e le ustioni criogeniche (ad es. ventilatore di estrazione supplementare e impianto di rivelazione gas, attrezzature di lavoro conformi alla zona, eliminazione di effetti elettrostatici, DPI adeguati)â. E per i sistemi di refrigerazione in un vano ventilato âvanno rivalutati in particolare i rischi di intossicazione, soffocamento, esplosione e ustioni criogeniche, in quanto lâefficienza della ventilazione artificiale può ridursi drasticamente con lâapertura del vanoâ.
Si segnala che prima di un intervento di manutenzione è bene mettere a punto un piano di emergenza e definire unâorganizzazione in caso di allarme. Inoltre se durante la manutenzione si procede alla rimozione del refrigerante è necessario accertarsi che non si crei unâatmosfera pericolosa (intossicazione, soffocamento o esplosione)â.
Infine si indica che âprima di eseguire lavori con formazione di scintille (ad es. brasatura forte, saldatura) su sistemi di refrigerazione che utilizzano refrigeranti combustibili, lâimpianto va svuotato e reso inerte. In questo modo si previene che i gas combustibili residui presenti nel sistema possano incendiarsiâ.
E per eseguire lavori con formazione di scintille in una zona a rischio di esplosione âè richiesta unâautorizzazione preventiva. Dopo una sostituzione del refrigerante bisogna verificare lâermeticitĂ dellâimpianto ancor prima di procedere al riempimento con il nuovo refrigeranteâ.
Il documento, che vi invitiamo a leggere integralmente, indica che âin caso di modifiche allâimpianto, ad esempio dovute a un nuovo refrigerante, va effettuata anche la prova di resistenza a pressioneâ. E si conclude segnalando che tutti gli interventi di manutenzione âdevono essere documentatiâ.
N.B.: Se i riferimenti legislativi e alcune indicazioni contenute nei documenti di Suva riguardano la realtĂ elvetica, i suggerimenti indicati sono comunque utili per migliorare la prevenzione di tutti gli operatori.
RTM
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
Suva, Sicurezza sul lavoro, Settore chimica, â Funzionamento in sicurezza dei sistemi di refrigerazione e delle pompe di caloreâ, edizione agosto 2018 (formato PDF, 847 kB).
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