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MGNM: come organizzare un modello di gestione dei near miss?

MGNM: come organizzare un modello di gestione dei near miss?
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: SGSL, MOG, dlgs 231/01

25/05/2022

Un documento dell’Inail si sofferma sulla diffusione della cultura della sicurezza con riferimento specifico ai modelli di gestione dei near miss. Gli studi sui near miss e l’applicazione del modello di gestione.

Roma, 25 Mag – Lo studio dei near miss, come ripetuto più volte anche negli articoli del nostro giornale, è molto importante per ottenere reali indicazioni sui fattori di rischio correlati alle varie fasi di ogni processo lavorativo. È proprio dalla corretta analisi degli infortuni mancati che “si ricavano informazioni maggiormente predittive sui fattori di rischio che possono determinare infortuni”. Riuscire a identificare questi fattori “contribuisce a migliorare la valutazione e la gestione dei rischi nonché a favorire lo sviluppo di una maggiore consapevolezza in materia di prevenzione”.

E proprio per questo motivo sta crescendo sempre più l’interesse per i modelli di gestione dei near miss (MGNM) e per la loro applicazione in diversi settori produttivi.

 

A ricordare in questi termini l’importanza dei modelli di gestione dei near miss è un recente documento Inail prodotto da Inail (Contarp e Dipartimenti DIT e DIMEILA) e Fincantieri dal titolo “Modelli di gestione dei near miss (MGNM): la diffusione della cultura della sicurezza nell’azione congiunta Inail-Fincantieri”.

 

 

Il documento è connesso alla sottoscrizione, avvenuta il 18 marzo 2019, di un Protocollo d’Intesa tra l’Inail e Fincantieri relativo a diverse attività finalizzate alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e alla diffusione della cultura della sicurezza e, tra queste, l’analisi del modello di mappatura dei near miss. Il Protocollo continua l’impegno dell’Inail di collaborazione “sui temi della prevenzione avviato nel 2011 con la realizzazione delle Linee di indirizzo Inail-Fincantieri SGSL lavori in appalto e con la pubblicazione, nell’ambito del protocollo di collaborazione Inail-Utilitalia” del documento “ Gestione degli incidenti: procedura per la segnalazione dei near miss”.

 

Nell’articolo di presentazione del nuovo documento Inail ci soffermiamo sui seguenti argomenti:

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Near Miss: La prevenzione partecipata
Near Miss: La prevenzione partecipata - Esercitazioni di formazione su supporti didattici dedicati all'aggiornamento dei vari soggetti della sicurezza.

 

Il nuovo documento sulla gestione dei near miss

Il documento - prodotto anche attraverso il lavoro di un comitato di coordinamento composto da Diego De Merich, Ruggero Maialetti, Carla Simeoni, Stefano Borgagni, Davide Franceschi e Francesco Saverio Zanoni – descrive “il percorso congiunto Inail-Fincantieri di approfondimento del MGNM applicato dal Gruppo Fincantieri con l’obiettivo condiviso di esplorarne le opportunità e le criticità applicative e verificarne le aree di possibile miglioramento in termini di efficacia preventiva”.

 

Questo lavoro è in linea con l’approccio di alto livello proposto dalla norma UNI ISO 45001, norma che “indirizza le organizzazioni a considerare il concetto di rischio anche in termini di opportunità di confronto e collaborazione con gli stakeholder istituzionali, interessati ad attivare strategie di promozione e ricerca per la prevenzione sempre più efficaci”.

 

Nella pubblicazione viene presentata un’analisi delle dinamiche su un campione di near miss “adottando varie metodologie utilizzate sperimentalmente dall’area ricerca dell’Inail”. Tutto ciò non solo può fornire al Gruppo Fincantieri “indicazioni per migliorare l’efficacia del MGNM in uso”, ma può fornire all’Inail la “possibilità di sperimentare ulteriormente le potenzialità degli strumenti di analisi su modelli organizzativi complessi e sviluppare ulteriori iniziative di promozione e divulgazione dei MGNM, anche presso imprese di minori dimensioni e complessità”.

 

Lo studio dei near miss e l’importanza di un modello di gestione

Il documento oltre a fornire un quadro di riferimento legislativo-normativo e ad affrontare la gestione dei near miss in Fincantieri, presenta anche un interessante riepilogo delle ricerche connesse al tema.

 

Tale trattazione non poteva non partire dalla cosiddetta “piramide della sicurezza” spesso rappresentata nei contesti di studio degli eventi infortunistici.

Infatti all'inizio degli anni '30 Heinrich ha teorizzato la piramide della sicurezza che schematizza il rapporto quantitativo fra diversi tipi di "eventi avversi": “dagli infortuni mortali agli eventi near miss, che rappresentano la base della piramide in quanto hanno solitamente una frequenza maggiore rispetto agli incidenti/lesioni”.

 

Tuttavia a questo studio ne sono seguiti altri.

La relazione studiata da Heinrich “è stata confermata nel corso degli anni; un altro studio rilevante in questo campo (Bird e Germain, 1996) ha confermato l'alto livello di valore prevenzionale dei near miss: un'analisi efficace delle cause alla base di questi eventi può aiutare le aziende/organizzazioni a ridurre il numero di incidenti minori e maggiori”.

 

Se la segnalazione e l’analisi delle cause dei near miss sono stati sviluppati e adottati con successo in diversi settori (chimico, nucleare, aereo, marittimo, manifatturiero, minerario, delle costruzioni, …), in realtà “solo poche grandi aziende applicano attualmente, in una modalità completa, un modello di gestione dei near miss”.

 

Si ricorda che un modello di gestione dei near miss “è composto da diversi passaggi operativi: dalla raccolta e analisi delle informazioni sulle dinamiche, all'ampia diffusione della conoscenza a tutte le parti interessate ed infine al follow up per verificarne l’efficacia”. E un modello standard “non è ancora stato compiutamente proposto nella letteratura internazionale”.

 

Il documento si sofferma anche sui tentativi di analizzare il modello di gestione dei near miss da una prospettiva completa. Ad esempio Van der Schaaf (1995) “dopo aver introdotto le principali fasi critiche in un MGNM”, delinea “tre fattori principali per il suo successo: un alto impegno della gestione aziendale; un sistema di reporting e formazione imparziale, e, un supporto efficiente per l'analisi dei dati. Questi fattori abilitanti sono confermati anche da altri studi più recenti”.

Uno studio più recente (Wincek, 2015) delinea come “possibili ragioni che scoraggiano i lavoratori dal segnalare un near miss diversi fattori contribuenti, come la paura di essere puniti dai manager, la difficoltà di riconoscere il near miss, o la scarsa riluttanza a spendere tempo per la segnalazione”. E altri autori hanno evidenziato “l'importanza della formazione per sostenere meglio i lavoratori al fine di riconoscere e segnalare i near miss” e della “condivisione delle conoscenze per massimizzare i benefici legati ad una gestione efficace dei near miss”.

 

L’indice del documento Inail

Rimandiamo alla lettura integrale del documento “Modelli di gestione dei near miss (MGNM): la diffusione della cultura della sicurezza nell’azione congiunta Inail-Fincantieri” e ne riportiamo integralmente l’indice:

 

1 Introduzione

 

2 Quadro di riferimento legislativo-normativo e attività di ricerca

2.1 Aspetti normativi

2.2 Background scientifico

2.3 Attività di ricerca Inail

 

3 La gestione dei near miss in Fincantieri

3.1 Premessa

3.2 Il modello Fincantieri

3.2.1 Definizioni

3.2.2 Classificazione dei near miss

3.2.3 Gestione dei near miss riscontrati all’interno del sito

3.2.4 Determinazione della causa base e delle concause

3.2.5 Piano di azione

3.2.7 Comunicazione e condivisione dei near miss

3.3 Considerazioni di sintesi

 

4 Rilevazione ed analisi dei near miss: metodologie e strumenti proposti da Inail

4.1 Premessa

4.2 Il modello Infor.Mo per la ricostruzione delle dinamiche e l’individuazione dei fattori di rischio

4.2.1 Analisi dati: infortuni e near miss nella Cantieristica navale

4.3 Il modello bow-tie per l’analisi dei near miss

4.3.1 Alcuni esempi di applicazione della metodologia bow-tie sui dati Fincantieri

4.3.2 Analisi di insieme degli eventi incidentali

 

5 Conclusioni

5.1 Punti di forza

5.2 Elementi di miglioramento

5.3 Prospettive

 

6 Bibliografia di riferimento per approfondimenti

 

 

Tiziano Menduto

 

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione Inail, Dipartimento Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro ed Ambientale Inail, Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici  Inail, Fincantieri, “ Modelli di gestione dei near miss (MGNM): la diffusione della cultura della sicurezza nell’azione congiunta Inail-Fincantieri”, documento a cura di Patrizia Agnello, Silvia Maria Ansaldi e Carla Simeoni (Inail, DIT), Pierpaolo Bisso, Stefano Borgagni, Davide Franceschi, Massimiliano Giuffrida e Francesco Saverio Zanoni (Fincantieri), Diego De Merich, Armando Guglielmi e Mauro Pellicci (Inail, Dimeila) e Ruggero Maialetti (Inail, Contarp), edizione 2022 (formato PDF, 2.72 MB).

 

 

 

Vai all’area riservata agli abbonati dedicata a “ MGNM: esempi di modelli di gestione dei near miss”.

 


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