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I sistemi di gestione: volontarietà e processo di certificazione
Roma, 9 Sett – In questi anni di applicazione del Decreto Legislativo 81/2008 è emersa sempre più non solo la centralità dei SGSSL, dei Sistemi di Gestione della Salute e della Sicurezza del Lavoro, ma anche l’importanza dell’integrazione di questi sistemi con altri sistemi di gestione, come i sistemi di gestione della qualità ( ISO 9001) e i sistemi di gestione dell’ambiente (ISO 14001).
Proprio per affrontare questi temi la Commissione “L’ingegneria nei sistemi di gestione integrati”, istituita presso l’ Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, ha proposto il seminario “I Sistemi di gestione: modelli e certificazioni” che si è tenuto a Roma il 25 giugno 2015. Un evento che ha avuto lo scopo di illustrare i principi ed i requisiti generali richiesti dalle norme internazionali per implementare un Sistema di Gestione certificabile con particolare riferimento agli schemi ISO 9001 e ISO 14001. Nell’incontro è stato presentato anche un caso pratico di applicazione di un sistema di gestione integrato qualità ed ambiente, con riferimento anche ai benefici derivanti dal suo utilizzo.
Oggi ci soffermiamo in particolare su uno degli interventi, raccolti negli atti del convegno pubblicati sul sito web dell’Ordine, che presenta i sistemi di gestione, i principi fondamentali, il quadro normativo e la loro diffusione e articolazione.
In “I sistemi di gestione: modelli e certificazioni”, intervento a cura dell’ Ing. Fulvio Mete (ingegnere gestionale, specializzato in pubbliche amministrazioni e in analisi di processi e organizzazioni), viene presentato un breve excursus con riferimento ad alcunedefinizioni che permettono di comprendere meglio il significato e il ruolo dei sistemi di gestione:
- sistema: ‘… è un insieme di elementi o sottosistemi interconnessi tra di loro o con l'ambiente esterno tramite reciproche relazioni, ma che si comporta come un tutt'uno, secondo proprie regole generali’;
- gestione: ‘… direzione logistica di qualcosa, controllo, guida’;
- sistema di gestione: ‘... modello collaudato per gestire e migliorare continuamente le politiche, le procedure e i processi di un'organizzazione’, ‘l'insieme del personale, delle responsabilità, delle risorse e delle procedure impiegati dall'organizzazione per raggiungere e mantenere gli obiettivi di miglioramento …’.
Tuttavia i sistemi di gestione, che utilizzano una logica per processi sono efficaci, sono efficaci “solo ed esclusivamente se sono condivisi e implementati congiuntamente dal personale e dall’alta direzione”.
Dopo averne ricordato il funzionamento (un ciclo è formato da esame iniziale, politica, pianificazione e organizzazione, sensibilizzazione e azione, monitoraggio, riesame e miglioramento), sono presentati alcuni differenti schemi:
- UNI EN ISO 9001 (qualità);
- UNI EN ISO 14001 (ambiente);
- BS OHSAS 18001 (sicurezza e salute nei luoghi di lavoro);
- UNI CEI EN ISO 50001 (energia);
- SA 8000 (responsabilità sociale d'impresa ed etica).
Dove i primi tre sono sicuramente gli schemi più diffusi (“in Italia oltre 160.000 certificazioni a fine 2014”).
Queste le caratteristiche principali:
- i sistemi di gestione (SdG) sono “volontari ovvero non obbligatori per legge”;
- i sistemi di gestione (SdG) sono “certificabili da un Organismo di certificazione noto come Organismo di valutazione della conformità”. E la certificazione è dunque “l’attestazione da parte di un organismo di terza parte della conformità del proprio SdG ai requisiti definiti dagli standard di riferimento (può riguardare prodotti, processi, sistemi le persone - Norma UNI CEI EM ISO/IEC 17000)”.
Riguardo al tema della volontarietà, il relatore ricorda anche la differenza tra norme e regole tecniche:
- regole tecniche: “obbligatorie in quanto soddisfano i bisogni primari della popolazione, sono emanate da organismi specifici a livello nazionale e sovranazionale (Parlamento, Presidente della Repubblica, Commissione Europea, etc.)”. Ad es. il D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.;
- norme tecniche: “volontarie in quanto soddisfano i bisogni evoluti della popolazione. Fra queste rientrano le norme legate alla certificazione dei sistemi di gestione”. Ad es. la norma BS OHSAS 18001.
Si ricorda poi che l’emissione delle norme volontarie può avvenire:
- a livello internazionale, dall’ISO (International Organization for Standardization), dall’IEC (International Electrotechnical Commission) per il settore elettrotecnico e dal ITU (International Telecommunications Union) per il settore delle telecomunicazioni;
- a livello europeo, dal CEN (Comitato Europeo di Normazione), dal CENELEC (Comitato Europeo di Normazione Elettrotecnica) e dall’ETSI (Istituto Europeo per le Norme di Telecomunicazione);
- a livello nazionale, dall’UNI (Ente Italiano di Normazione) e dal CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano)”.
Concludiamo questa breve presentazione dei sistemi di gestione, ricordando che la relazione si sofferma anche sul processo di certificazione con riferimento agli organismi nazionali di accreditamento (Regolamento CE 765/2008).
E si sottolinea che gli Organismi di accreditamento oltre ad accreditare hanno “il mandato di mantenere i rapporti con gli Organismi di accreditamento degli altri Paesi, a livello sovranazionale e internazionale, garantendo accordi di mutuo riconoscimento”.
“ I sistemi di gestione: modelli e certificazioni”, intervento a cura dell’Ing. Fulvio Mete (ingegnere gestionale), intervento al seminario “I sistemi di gestione: modelli e certificazioni” (formato PDF, 527 kB).
RTM
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