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Se i prodotti non arrivano, l'azienda non fabbrica e non vende!

Se i prodotti non arrivano, l'azienda non fabbrica e non vende!
Adalberto Biasiotti

Autore: Adalberto Biasiotti

Categoria: Security

11/01/2018

I professionisti della security devono prestare attenzione alla continuità dei rifornimenti di materie prime e semilavorati, nonché al regolare rifornimento dei canali di vendita. Le informazioni su una nuova norma tecnica.

È stata recentemente pubblicata una specifica tecnica, elaborata da ISO/TC 292 - security and resilience, che amplia i temi già trattati nella normativa di base ISO 22301 ed ISO 22313. Questa nuova specifica tecnica è intitolata ISO/TS 22318 - Societal security - Business continuity management system - guidelines for supply chain continuity.

 

Questa norma parte dal principio che l'organizzazione, che vuole impostare un programma di gestione della continuità dei rifornimenti, è al corrente dei principi afferenti alla gestione della continuità operativa ed ha stabilito, o intende stabilire, un sistema di gestione della continuità operativa, allineato a standard di rilevanza internazionale, che garantiscono il rispetto della regola d'arte

 

Questa specifica tecnica è stata elaborata, avendo come destinatari tutti coloro che comprano, gestiscono o sono responsabili per l'approvvigionamento di un prodotto od un servizio, che è necessario perché l'organizzazione possa, a sua volta, produrre prodotti e servizi.

Purtroppo non sempre le strutture aziendali di riferimento si rendono conto di quanto sia importante il fatto che un fornitore consegni prodotti o servizi rispettando i tempi e i livelli di qualità pattuiti. Spesso la mancanza di un singolo prodotto può impedire di completare un prodotto assai più impegnativo e complesso.

 

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Mi permetto di ricordare ai lettori lo sciopero dei fornitori di pneumatici, avvenuto anni fa, che obbligò i produttori italiani di automobili a consegnare ai clienti le autovetture prive di ruote di scorta, perché con questo accorgimento ogni quattro vetture prodotte si riusciva ad equipaggiare una quinta vettura. 

 

La norma prevede che i fornitori vengano classificati in funzione della criticità dei loro prodotti o servizi, valutando l'impatto sull'organizzazione di una possibile discontinuità di fornitura. 

Non basta però fermarsi a questo livello. 

 

Vi sono infatti dei fornitori che, a loro volta, fanno riferimento a dei subfornitori ed ecco la ragione per la quale la norma prende in considerazione i fornitori primari, che hanno una relazione contrattuale diretta con l'organizzazione in causa, e subfornitori, che forniscono i loro prodotti al fornitore primario. 

 

In un quadro organico di gestione della continuità della catena di fornitura, occorre quindi verificare quali siano le garanzie offerte da tutti i soggetti coinvolti, indipendentemente dal fatto che siano fornitori e o subfornitori. 

 

La garanzia di un adeguato livello di resilienza nella catena di fornitura è un aspetto fondamentale per rispettare gli obiettivi del sistema di gestione della continuità operativa.

 

Come di consueto, la norma parte con una introduzione, seguita dai riferimenti normativi applicabili. 

Indi un intero paragrafo è dedicato alle ragioni per le quali è importante la continuità della catena dei rifornimenti, con alcune indicazioni sul modo più appropriato di impostare un sistema di gestione della continuità dei rifornimenti. 

 

Si passa quindi alla analisi della catena di fornitura, analizzando tutti i fattori coinvolti e giungendo ad individuare le aree critiche. 

 

Successivamente vengono presentate alcune opzioni, oltremodo interessanti, circa le modalità con cui l'organizzazione può affrontare la gestione della continuità dei rifornimenti. Vengono offerte 5 opzioni, che vanno dalla accettazione della situazione attuale, fino addirittura alla interruzione dei rapporti con un fornitore, che non dia adeguate garanzie. 

 

Il paragrafo successivo fa riferimento alle modalità con cui è possibile fronteggiare una discontinuità, sempre possibile, preparando per tempo dei piani di prevenzione e di contrasto, che possono anche essere sperimentati in pratica, con adeguate simulazioni. 

 

È una norma di estremo interesse per qualsiasi azienda e soprattutto per un professionista della security, che voglia rispettare i suoi impegni professionali nei confronti del suo committente.

 

 

 

Adalberto Biasiotti



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