Pentole e coperchi in materia di protezione del patrimonio archeologico
La scoperta, citata nel sottotitolo, è stata fatta dalla squadra di protezione del patrimonio archeologico italiano ed alcuni sommozzatori, che operavano nell’ambito della protezione del patrimonio culturale subacqueo del nostro paese.
Al momento, la guardia costiera sta pattugliato la zona per tenere in sicurezza il sito. Questo vascello aveva una lunghezza di circa 20 m e trasportava centinaia di anfore romane. In particolare, fra le varie categorie di anfore, queste sono classificate come anfore di tipo 1B, a forma di tubo. Per ora, gli esperti non sono ancora in grado di identificare i liquidi trasportati.
Lungo questo stesso filone, ricordiamo che nel 2021, nel giro di poche settimane, gli archeologi siciliani hanno scoperto altre due navi romane, una al largo di Palermo e l’altra vicino all’isola di Ustica. In questo caso, le anfore erano piene di vino.
Al proposito, ricordiamo che nel giugno 2021, le forze incaricate di tutelare il nostro patrimonio archeologico hanno recuperato centinaia di reperti archeologici, tra cui numerose anfore, presso un collezionista del Belgio. Stiamo parlando di più di 800 pezzi di eccezionale rarità e di grande valore.
Tracciando all’indietro il percorso di questo patrimonio archeologico, gli esperti sono riusciti a risalire alle località di acquisto, perlopiù in Puglia. Ulteriori approfondimenti hanno permesso di individuare i siti di provenienza di questi reperti e, in particolare, anche di individuare il relitto dal quale le anfore erano state sottratte.
Ancora una volta, fortunatamente, il diavolo fa’ le pentole, ma le forze dell’ordine impediscono di porre il coperchio!
Adalberto Biasiotti
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